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Gli ultimi 5 iscritti: Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato |
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In questo deserto abbandonato dal tempo,
i folli amano anche il vento...
l’amore si sgretola in dune che cambiano posto,
sembrano ferite che si modellano all’anima.
L’emorragia mescola il sangue con la sabbia fine.
Si fa tardi e le ombre danzano
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Sarà poi vero quanto dovrebbe accadere
dicono che la speranza sia l’ultima a morire
non lasciamoci influenzare da simili parole
non diamo un calcio alla fortuna
teniamola invece ben stretta al nostro cuore
affinché il dopo possa risplendere di
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I campi arsi a foglie d’autunno
dorati tramonti al vaglio della notte
meravigliosa natura
dalle mille sembianze di donna
in questo trepidar di fuochi si spegne il giorno.
Il tempo fugge dal vivere
scende negl’inferi della morte
ora che il
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In autunno prima di spogliarsi e offrirsi
al cielo nuda la natura civettuola si agghinda
con i suoi alberi verdi mutando di colori
foglie rosso accese della cornus rubra
della acacia il giallo canarino e del tiglio
quel marrone tamarindo poi
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 | L’ombra si accartoccia sulla costa
ferita da grappoli di tramonto.
Intorno la vastità afona del vuoto.
Ah, poter avere un campo incorrotto
a seminarvi nuova una spiga
dove l’accetta impietosa del dolore
abbatte il mio virgulto!
Basterebbe così
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Resta solo
un tappeto di foglie
le nostre ferite
sorprese dal cielo.
Piove ancora
ma sono piccole gocce
che sembrano
lacrime incomprese
che la terra non ama
e lascia scorrere
come se fossero
desideri di mare.
Resta ora
e non andare
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Son note di stupore
a drappeggiar il pensiero, folate di fumo,
ed onde evanescenti, musica soave,
ed anime gioconde in libere opinioni.
Son libertà a stormir la vita,
uccelli in volo ad elogiar il cielo,
carismatiche effusioni a penetrar nel
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Ma non si stancano proprio mai
imperterrite ritornano ad illuminare il giorno
per chi con amore e devozione
fa di tutto affinché niente e nessuno
arrivi a depennare quanto con impegno è stato creato
turbinio di pensieri evolvono
ognuno con il
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Non siamo che ombre
tutte quelle volte
che ci rubano il futuro.
Le nostre storie piene di speranze
sogni in cerca di noi
nei solchi dei nostri padri
gente semplice
pane lievitato con il sudore del lavoro
nei forni a fascine cotti con il
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Non è il tempo
di dirimere i fili
di un cielo vuoto
senza colore
e percorro i giorni
che il vento
mi ha concesso
in un unico fiato.
Non è il mondo
che mi ha dichiarato
guerra ma solo
qualche rara ferita
aperta sui ricordi
di anni
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Ho sostenuto tesi
in bilico su equilibri precari
per racimolare il buono,
come mucchietto di sabbia
in un setaccio rotto.
Ho visto luci,
nelle tenebre della mente
accendersi ad intermittenza
e spegnere entusiasmi e gioie.
Ho udito il
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 | Sogno di prenderti per mano
e camminare per il lungo viale
che ogni giorno ti vede passare
mentre le foglie, dai colori
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| Spesso nei primi giorni di novembre
quando sta per sparire la nebbia
mattutina sopra i cimiteri dal vento
lì portate vedi un aleggiar di foglie
sappi che son le anime dei morti
che dal cielo tornano a rivedere
dai sottostanti marmorei
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| Basta poco onde perdere la ragione
quello stillicidio d’acqua che non senti
è capace proprio di tutto
vero fantasma che non riesci a gestire
se non attendere quando l’alba
farà la sua nuova comparsa e solo allora
un sospiro di sollievo si
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| Cercare in un fiore il profumo di te
sentire che anche tu sei in me
il giorno che vive.
Silenzio che albeggi nel cielo
dove mai sarà l’amore
quel sguardo che senza fine
inseguo nei respiri che mancano al buio.
Un deserto sono i sorrisi
gli
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Perché niente
è più come prima
e ho scritto poche parole
sulle nuvole
prima che la pioggia
portasse via
ogni ricordo di noi
e del mare al tramonto.
Perché ogni colore
ora è tutto
e le sfumature sfocate
sono solo cielo
che di notte
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Scoprendo di ogni giorno il lume spento
e le parole in viso aperto morte
per poi scrutare invano chiuse porte
cercando risa e abbracci senza stento
abbiamo schermi accesi col portento
di un’invenzione a dire troppo forte,
come finestra aperta
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Erano i primi di settembre
la bimba malata stesa nel suo letto
non sapeva di dover morire
alla mamma diceva quando vedrò il sole
lo vedrai domani al suo sorgere
al mattino e la bimba a lei sorrise
e quando poi vi tornerò a scuola
tra poco quando le
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Un giorno di ritardo sì solo un giorno
quanto basta per non dimenticare quel dì
seppure ancora nel paese dei balocchi
ti trastullavi in quell’attesa unica
che tanto amore ha saputo donare
quella nostra morbida carnina
ancor oggi in auge si
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La verità, dov’è?
Come la colgo?
Caos faceva Parmenide
tra verità e opinione
Aristotele lo sapeva
che è dentro di noi
per Epicuro erano tutte
le sensazioni indistintamente
quelle
vere.
Io, nei momenti tristi
con occhi umidi
l’ho
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Si disperde l’onda
ingoia la sabbia la sua anima
negli sguardi dissolti
il niente è solo nostalgia.
Partenze e ritorni
vivono il passato
domande senza risposte
inutile essere liberi dagli affanni
pensare all’infinito che la vita
ti dia
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Tu pensavi
che io fossi quel genere
di uomo che torna
sui suoi passi mille volte
e che porta una rosa
per chiedere in ginocchio
l’amore che una volta
c’era e più non c’è.
Tu credevi
che non avrei continuato
a guardare i tramonti
come se
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Io vedo ancor volare su nel cielo
rapaci uccelli, pronti a divorare
i loro uguali, divenuti prede
per un disegno disumano, atroce.
Con ansia il mondo attende la speranza
d’avere spazi liberi e sereni,
ove poter ancora disegnare
quei sogni, che
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Ho sognato
che non eri più
e il male
aveva lasciato
solo rabbia
in questo deserto
che chiamiamo
ancora amore.
Ho sperato
di andarmene
prima che il cielo
si accorgesse
del mio respiro
di cenere
e di non vagare
troppo a lungo
col
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Vive il tempo tra i giardini infiniti dell’età
tu anima sei più del sogno
l’onda d’amore che in me rimane.
Nel buio piccole luci s’allontanano
tempo vissuto sei l’attimo perdente
di chi ama e non ha più luce
per il sentiero che si schiude alle
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Sdrucciolevole mattino
si scioglie
dirompendo dai vetri appannati,
custode di brame e sogni,
catapultati in ere scomposte.
Le ore,
melliflue si aggirano
mordendosi la coda,
mentre il sipario cala
su un bisogno
appena mascherato di luce.
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isole incontaminate
dietro penombre d’anima
radici di alberi
che toglieranno spazio al cielo
come una pennellata
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Cosa ne sarà
del mio domani, chissà...
intanto mi perdo
guardando le nuvole
nel loro lento andare
chissà dove,
o nel repentino cambio
di consistenza e colore
delle foglie, in un giardino
sempre più spoglio.
E mi smarrisco nel fluire
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Rabbia incandescente si scatena come non mai
quando in contesti preannunciati
visioni inattese fanno rabbrividire
seppur avendo fatto in modo
sino al limite delle possibilità
di rendere il più possibile innocua
ogni peripezia che negli anni si è
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Ora che sei morta
dimmi del cielo
e dei capelli lasciati
scorrere sulle spalle
mentre gli sguardi
erano come
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Ne la soffitta, drento ‘na borzetta,
de pora nonna mia, Angelina,
piegata in quattro c’era ‘na ricetta
scritta a mano su
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Il passato è tornato,
presente con tutti i ricordi
e l’amarezza spazzata via.
Il presente è pieno di sorprese,
di gioie ma anche illusioni.
Il futuro è solo un pensiero da scartare,
so solo che io ci sarò sempre.
Verranno giorni tristi,
di
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 | Certe giornate d’ottobre
sono così splendide
da non far rimpiangere l’estate-
nitide azzurre luminose
stanno nel Sole
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 | Stamattina scendendo in strada
mi ha sorpreso lucida la rugiada,
mille gocce sul mio verde prato
pareva proprio un diadema ingioiellato.
Poche foglie caduche ormai stanche
si posano lievi sulle mie mani bianche
libere nel vento come eteree
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Sfilai una calza
poi l’altra,
muovendo sinuosa il mio corpo.
Accavallai le cosce.
Lo feci sicura,
capace di rendere potente ogni mio gesto
e lo lasciai morente.
Sedotto.
Niente fu più gratificante
che la vendetta
per quel suo amore maledetto.
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Sotto l’acacia ieri d’asfalto un nero manto
stamani un tappeto di gialle foglie lo ricopre
nella notte lo ha tessuto sapientemente la natura
il dondolio dei lunghi rami il vento amico
quel distacco di sottili tessere dorate il lor posarsi
dolcemente
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Incredibile
come non riconosciamo nemmeno noi stessi
quando eventi trasformano in tutt’altro
.
in quella ricerca di sicurezza
che mai avremmo pensato di vivere
secondi minuti attimi
avrebbero potuto risolversi in diverso modo
brividi al solo
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E sembra ancora cupo l’orizzonte
in questo principiar d’autunno stanco,
mentre col vento foglie da ogni monte
volteggiano nell’aere ognor più bianco.
Se pria la pandemia, or che hai di fronte
la micidiale guerra con quel branco
che è guidato da
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Cosa faremo
di quest’amore
sfibrato,
giunti come siamo
alle porte di Urano,
guerrieri
di una terra sfiorita
noi angeli
di un giardino perduto,
petali esausti
di una rosa vissuta.
Tiepidi
giorni del disincanto
fredda questa tua casa
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LA NOTTE
Riposa la notte
tranquillo è il cielo con le sue stelle
l’alba è nel travaglio delle ore.
Nulla chiede l’anima
una croce di rose
illumina il finire del tempo.
Riposa notte sul fianco della luna
al canto di un usignolo l’amore ti
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Nel divorare i nostri impervi viali
tu ed io ci siamo persi;
ma in me rimangono le gomene massicce
che io chiamo ricordi.
Come potrei non averti a cuore
ricordando il mio volo?
Come potrei
non condividere la dura strada
biasimando la sorte
con
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Non è la fine
se mi guardi ancora
prima della sera
e se le parole
toccano la pelle
più del vento
che soffia via
l’estate dai sogni.
Non è l’inizio
a pretendere stelle
e a negare
ogni piccola luna
che le ombre celano
fra le nuvole
di un
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Mi lascio trasportare da una brezza
leggera come piuma,
sospesa tra quest’aria
che addolcisce i pensieri.
Mi guardo intorno
mi godo la bellezza
che la vita mi concede,
osservo i volti della gente.
Grandi e piccini
c’è chi nasce e chi
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Ottobrata siciliana
tenue
accarezzi
con lieve brezza
visi
corpi
pensieri
Colori e sapori
chiamano a raccolta
Azzurri ricordi
svaniscono
dissolvendosi
Molecole di vita
volgono al sopire
Sogni e desideri
silenti
timidi
attendono
un
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L’El Dorado, quello vero,
brilla dove sono.
Sono un condottiero
s’una zattera di scimmie.
Le rapide del fiume
mi portano
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 | Giocano le foglie
al vento del mattino,
par che in cielo
bisticcino tra loro.
A terra si rincorrono
e scricchiolano
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Non ti chiedo, Signore,
di farmi roccia,
ma fiume,
che dalla sorgente
tenace guadagna il suo varco
tra balze e dirupi
e scende a valle.
Se rallenta talora la corsa nelle strettoie,
non per questo si ferma,
ma procede
senza mai farsi
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Quando si stacca una foglia dal materno ramo
sarà il caso e qual guide la pioggia il sole il vento
o uno spazzino a determinarne il suo destino
quale che sia la sua forma o il suo colore,
quando dall’albero del vita e da un suo ramo
si stacca un
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Quando si deve smettere bisogna smettere
inutile portare avanti le cose
seppure difficoltà si facciano avanti
giungeranno momenti migliori onde approfittare
qualsiasi azione realizziamo con forza
verrà sicuramente male
impariamo ad
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Solo, tra reti e ami,
lotta il marinaio in alto mare.
Bocca secca per il sale,
pelle indurita dal sole.
Occhi tristi quando guarda l’orizzonte
e un cuore afflitto
per tante assenze...
.
Assenze che gli lasciò la guerra
quando gli strappò i
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L’aria ottobrina non m’intorpidisce,
un pensiero salutare mi ristora,
in un giorno d’autunno
matura il frutto tanto agognato,
come un aroma fresco e profumato.
M’ispira tanto il desiderio di stringervi a me,
oltre ogni apparenza,
colgo ogni
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Non credere alle fate
ti inganneranno
ti diranno che l’alba
è l’inizio dell’amore
e ti baceranno
a lungo con le carezze
andate a morire
nell’ombra delle sere.
Non credere alle ali
aperte nella notte
ti sussurreranno lune
velate di
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Fresca e silente scende la notte
e sul bruno monte,
luminoso e forte il segnale svetta:
la Croce Santa maestosa e raggiante
lì dall’uomo posta
perché accompagni col suo splendore
ogni vivente.
Rapito è il mio sguardo
dalla sua luce intensa e
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Ciò freddo tra li vicoli der Ghetto
co un caffellatte che nun scalla gnente.
Me guardo intorno e nun vedo la gente
accosto ar muro o fora dar Tempietto.
Tant’anni fa per l’odio der nazista
è morta troppa gente giusta.
Si ce penzo m’immaggino che
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Non é il caso di insistere:
certi fiori non sbocciano in autunno
o in un tempo non loro.
Neppure sbocceranno
se ci spendiamo a sfamarli di luce
a innaffiarli e a curarli
con grande impegno ogni giorno e in ogni ora.
Non serve confidare
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 | E’ ‘nessere viscido e carogna
che campa ‘ndè gomitoli de cacca
aronza ‘ntorno ar bucio de la vacca
e se tracanna merda da ‘gni fogna.
Poi ce so’ li bacherozzi umani
che so’ stronzi e nun cristiani
insetti che leccheno er buco de li potenti
pezzi
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La musica
sublime arte delle muse
ignora i confini
dell’assurda violenza
del potere.
La musica è l’antesi
della Libertà.
La musica ci circonda
e prende vita
attraverso le note
che danzano su uno spartito.
E non attraverso
il sibilo
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Natura in controtendenza
quando tutto risulta catastrofico nel vivere
mi fa male qui mi fa male là
collabora a far sentire anche quello
che vorremmo potesse stare lontano
amicizia in sordina
aria che ben volentieri si farebbe a meno
onde poter
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In quel sorriso vedo il Paradiso,
amor nato per caso,
rondine venuta da lontano.
Di quel sorriso il cuor nutre e dilaga d’emozioni,
favola d’amore a brividi di cuore.
Quel sorriso si dona al mondo
ed anche all’universo fan capolino!
In quel
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S’addormenta il crepuscolo
nelle prime ombre della notte...
Sospira il colore dei fiori
spegnendosi pian piano e
nell’imbrunire della rosea brezza
sento fondersi nell’aria
un agognato profumo
che i sospiri del cuore accarezza.
Un sottile
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336345 poesie trovate. In questa pagina dal n° 8001 al n° 8060.
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