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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’140Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato |
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Ricordo il tempo dei miei occhi
che non potrà tornare,
il mormorio di freschi ruscelli,
pascoli verdi con fauna felice,
cinguettio di uccelli in volo,
nidi e armoniose melodie
nei giardini vestiti a festa,
sui volti pace e serenità.
Uomo stupido
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Acqua, mia invidia,
tu che lambisci i suoi capelli,
mestamente ti prego:
accarezza
il suo morbido viso
il suo morbido
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Dopo anni di silenzio è tornato,
improbabile e irrazionale,
assurdo e struggente,
osceno.
Il corpo prigioniero del
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Come la pioggia quell’arido campo
sofferente e provato sotto la calura
va ad irrorare e alla lì spenta
seminagione dar vita e a rinverdire
così quel lacrimar che ecco nasce
per un amato non riamato amore
spesso dona ad uno spento cuore
e inerte
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Conchiglia in mezzo al mare,
terra di nuraghi
con blocchi di pietra,
grotte scavate dal mare,
venti impetuosi che mutano i giorni
con impeti d’ira e bonaccia,
alberi ricurvi a cercare il sole.
Piegate dal vento di maestrale
le secolari querce sono
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D’antico veste l’arroganza,
ch’intrisa s’insinuò con plagio,
nel sano sentiero d’alme pure.
A perpetrar l’inganno, incline,
nell’incuria c’altrui, ebbe a patire.
Fù tristo l’incedere, seppur conscio,
che d’un amor fraterno s’ebbe a subire,
da
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Riprendo il cammino
La storia ha la sua via
Io ho i miei sentieri
Ricchi di croci di pietra
Nate quando il fango non c’era
Allora gli uomini cantavano
Sia a l’alba e al tramonto
E non sommavano il denaro
E le notti erano fredde
Ed i sogni erano
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"TRILOGIA DELLE TENEBRE"
1) - La tenebra sarà la mia sposa -
Coglimi
mentre sarò all’ombra
dell’ultimo cielo di cenere
e quando la tenebra
sarà la mia sposa
non avrò altro desiderio
che finire i miei giorni
fra due ali di
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Quanno t’ha fatto st’uocchie
‘o sanno pure ‘e prete ‘e chesta chiazza
‘mpastava ‘a cchiù carnosa sfugliatella
spassosa butirrosa e aggraziatella.
Quanno t’ha fatto ‘a vocca
teneva dint’o furno nu babà
ca ardente comme ‘o cielo ‘e sta città
cuceva
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Notte,
oscura e lenta, - e fredda –
Sola compagna l’anima smarrita
e pensieri duri che rimbalzano
sulle pareti nude di sorrisi.
Vive nel buio quel lato oscuro
misterioso e segreto
dove alberga paura e coraggio
dubbio e certezza
- ombra che
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Nun so se pure a voi v’è capitato,
d’avecce a casa un parente stretto...
fijo, marito, nòra ... fidanzato
che nun sopporta
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Fine aprile e a rifiorire
tornano le azalee s’aprono
al cielo tre color diversi
di tenue dolce ciclamino
di rosa delicato e rosso fuoco
e portano il vecchio che sospira
a quel suo tempo perduto e antico
quei colori dello sbocciare piano
della
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Povero mondo inquinato,
accecato da odio e fame di potere.
Regna incontrastato il virus grave del male,
non ci sono rimedi,
nessun vaccino può prevenire o guarire,
neanche una fata regina
che sappia condurre tutto a buon fine.
Un’ondata di
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"TRILOGIA DEL CIELO"
1) - Il vento di un addio -
Strani i tuoi sguardi
sembrano gocce morte
che la pioggia
ha dimenticato per anni
nel cielo ostile
di qualche primavera
passata col dolore
di una lacrima nascosta.
Strani i tuoi
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Mi sono innamorata di un ricordo,
non ti vedo come ora,
con i tuoi capelli bianchi,
ma come eri.
Non mi vedo come sono
con le rughe sul viso,
ma come ero.
Tutto nella mia mente...
non so quanto ci resterai nei miei pensieri,
quanto resterò nei
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"TRILOGIA DELLE OMBRE"
1) - Il cielo delle ombre -
Fuggo dalla luce
perché i miei occhi
non reggono
il peso del mondo
e il cielo delle ombre
dove mi nascondo
pretende rispetto
per il mio dolore.
Fuggo dai tuoi occhi
perché ho amato
e
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Lo specchio implacabile
riflette l’immagine mia
apprezzabile ancora
sebbene una scia di rughe sottili
si stampi su ogni sorriso.
I candidi soles di Lesbia
oscurati dal tempo impietoso
non splendono più come allora
e la notte allunga audace le
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Per una mamma è un donarsi unico
ai figli suoi fino alla fine della sua
esistenza un dare senza chiedere
mai nulla: gli sbagli perdonare
e i dolori consolare e il rialzar
dagli inciampi e poi dalle cadute,
figli che crescon e che agli occhi
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Non avere paura del buio
la morte è nel tacere del silenzio.
Si passa tra nuvole
sfiorando i pensieri di questa vita.
Sul fondo del mare è solo buio
morire è solo un attimo d’infinito vuoto.
Infantili voci chiamano sorridono
nel buio la luce
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Lo specchio implacabile
riflette l’immagine mia
apprezzabile ancora
sebbene una scia di rughe sottili
si stampi su ogni sorriso.
I candidi soles di Lesbia
oscurati dal tempo impietoso
non splendono più come allora
e la notte allunga audace le
leggi

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Io vorrei
parole che nascono dal cuore
negli occhi il sole
io vorrei
ascoltarti nel silenzio
nel silenzio perderti
e tra le labbra ritrovarti
io vorrei
la luna di una notte che s’illumina con te
come fossi un fiore tu il profumo di un
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Il sole si era abbassato
La brezza giocava con i miei capelli
alla sua ora la campana suonò
sentivo in me una nuova pace
e salii alla casa di Dio
dove il suono dell’organo
mi riempiva di novelli pensieri.
Quale e quanta voglia
di salire a parlare
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Faticando si cammina
trascinandosi con sforzo lungo le salite.
La vita non sempre è poesia
prova a inventare una melodia
che ti accompagni lungo la via.
Percorri un sentiero così bello
quando il mare si è calmato
e il sole si è attardato
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 | Chi vo’ di mia,
chi vulissi fari?
Mi basta chiddu
c’aiu a suppurtari.
Vo’ fari comu lu surci
cu a la nuci
ddra vota
ca nun fu affattu duci?
Ci dissi pari pari:
dumani tempu
ca t’a spirtusari.
A’ lu mè corpu
ora vo’ puru la menti?
Lassala a
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Lasciare andare i volti del passato
staccare le mani
distogliere lo sguardo
È un andare lento oscillante
sulla via delle stelle eterne
Un ricordo rinviato indietro
un dolore coperto da pensieri nuovi
schiacciato verso il basso
Fuoriesce
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Su quel letto ormai disfatto
si è chiusa la tua storia,
è cambiata la tua vita
vorresti non aver memoria.
Sospinto
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Meschino come un verme
col pannolino ancora sul culetto
per conservare tutto l’apparato
dal seme al suo pandoro al cioccolato
adatto a far da scudo al buon diletto.
Meschino come un verme
con questa bocca amara di saggina
così salata ricca ed
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Allunga il tuo passo per raggiungermi,
rallenta per non superarmi.
Camminiamo fianco a fianco,
due cuori che s’incontrano.
Percorriamo insieme la stessa strada della vita,
ti condurrò nel mio universo.
Mi rifletto nei tuoi profondi occhi,
ti
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In statica euforia a squarcio di sereno
volan rondini a tratteggiar di nero il cielo.
Tiepido vento a smuover le foglie,
amore ad aggirar intorno,
t’attendo primavera.
Verrai con ceste di ciliegie,
mandorle ed albicocche e
nel cielo stratificati
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In un dolce canto di ricordi. ...
margherite curiose
come bianche ballerine, danzano
nel verde intenso della primavera
sembrano cantare dolci filastrocche
tra i riccioli d’oro dei tuoi capelli.
E in una soave brezza d’amore
risento le tue
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L’esistenza
prese la mano
di quella solitudine
che condusse
a te Eterno.
Genuflesso accanto
al dolore di quella madre ...la tua
colsi le colpe nostre
che sanguinanti caddero
dal tuo costato
come gocce di pianto
attenuarono la sete
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 | Perso assenziente
tra rivoli di luce
e sussurri nella mente
d’un borgo in pace.
Ove clessidra del tempo
sfingea s’è fermata ...
mentre poesia d’incanto
ad alfiere cosegnata?
Oltre silente soglia
s’effonde in canto ...
custode veglia
versi
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| Corre veloce il tempo come il fiume
che d’alto monte scende infino al mare,
ove s’acquieta e muore in un con l’onda,
senza ritorno.
Tal è dell’uom la vita sulla terra,
che giunta a primavera lentamente,
con ansia attende pur stagion novella,
per
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Lei mi sta aspettando
da quella sera
e non una parola
sul tempo che è passato
amando altre lune
nelle notti d’estate
e nei tramonti d’inverno
gelidi come la morte.
Lei mi sta sussurrando
nuvole d’ottobre
e dolci pensieri
senza il dolore del
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 | Sibilo lento richiama
tra strette vie sempiterne
ove pur pietra antica declama
poesia d’affiliate lanterne.
Giocoforza ci si perde
lì in cui ti senti a casa ...
ritrovarsi mentre arde
Cuor per fatale Musa.
Fragor d’uno zampillo
rispecchia fontana
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 | Sta sul palco dietro al tavolo dei sapienti
ove parlano le voci dei saggi che sanno raccontare.
Quanta vita in un filo di fiato.
Quanto tempo per arrivare li.
Con i capelli grigi e gli occhi densi di rigore,
dentro quel vestito di fresco
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Attrazione magica, fatale
rapisce e t’incatena,
ogni sera l’incantesimo si avvera.
Sussurra dolcemente il suo bagliore
facendo trepidare il cuore.
Ti svuoti dei macigni,
ti riempi di farfalle
colorate, impalpabili, leggere,
per raggiungere il suo
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 | L’alba non sorge,
il sole non splende,
una nebbia fitta
offusca la mente.
La vita ormai
è triste e amara,
ogni giorno che passa
diventa più avara.
I contorni del tempo
m’appaiono confusi,
in ogni mia rima
ci sono refusi.
Confondo le
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Sei più di quel cielo
che sa raccontarmi
momenti ove anelo
Te pronta
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Chiudo lentamente
le ferite ancora aperte
e resto a guardare
la notte che scorre
in un fiato di nuvola
dimenticata dal cielo
di un buio incompreso
da ogni cosa viva.
Penso lentamente
alle mie catene d’oro
e mi sciolgo nell’ombra
come una
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Danzano fiocchi di neve,
brillano gocce di brina
mentre il vento pizzica le corde dei rami.
È musica...
disegna voli di uccelli in concerto,
senza invito e senza permesso
dipinge gli azzurri del cielo, del mare,
i colori dei fiori.
Vive
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Sono qui a volerti
quando il sole diventa rosso,
negli angoli di strada
laddove si ritagliano labili ombre.
Tu che mi scuoti la malinconia
nell’assenza dei tuoi giorni
e quando mi sei accanto.
È per te
che non oso scoprire
il bagliore
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Sorge il sole e dà calore
brilla e riscalda il cuore.
Sospirava di essere brezza,
leggera come carezza,
si plasmava come dolce canto
l’istinto di abbracciare il suo incanto.
Le loro bocche fragole odorose
bramavano baci,
volavano nel cielo
le
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Non temo la notte
il buio ha coperto
i miei dolori
e la mia maschera
è un velo di ombre
che la sera
sussurra lentamente
sulla mia pelle.
Non temo la luna
ho amato troppo
le mie stelle d’argento
quando il mattino
tremava la sua
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I giochi del mio destino
si chiamano baci.
Baci rubati
sotto sguardi di stelle,
vicino a fontane
che musicano la brezza,
Là dove nasce il vento
regalando dolci sospiri,
e nella pazzia
di un bacio in più,
stendo tappetti di margherite
per
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I fari scaldano gli incontri
svolgendo pieghe
nei vertici di armoniose catene
gli affanni leggeri
i rollii
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Carlo ha fatto er gioco der compare,
come Caronte, in tera de Sicija,
ha traghettato Teo in artomare...
cascanno come er
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Eri una farfalla
morta al mattino
mentre la luce
nascondeva
i colori del mare
al mondo ignaro
del tuo cuore
buio come l’ombra.
Eri una nuvola
soffiata via
dal vento d’estate
che il tempo
aveva dimenticato
sul dolore degli anni
passati
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Silhouette longiligne,
Orgue mélancolique,
Premières notes,
Hip hop cérébrale,
Improvisation scénique,
Empreinte thérapeutique,
Liberté approuvée,
Accroche récente,
Noce des sens,
Gymnastique des mots,
Arborescence invisible,
Beauté
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Puoi sentirne fragranza
d’un mandorlo fiorito
quando natura danza
trasmutando colorito?
L’infinito con parole
più o meno in rima
ti ho donato mai sole
pur da monte in cima.
Ci ho messo l’Anima
che ascolta il Cuore
mentre etereo
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Il dopo,
è la dissolvenza nell’oltre,
la chiusura degli occhi,
il giorno più breve.
Sul bordo dell’ultimo passo
il
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I miei sentieri
sembravano letti
bianchi di margherite
che fiorivano al richiamo
di un sole molto amico.
Io e lei sul bianco dei petali,
non fra lenzuola
ma su boccioli affamati
di stesi caldi raggi.
Ignari di un tramonto
bello e
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Non ti ho mai amata
nemmeno quando
ti parlavo d’amore
e cercavo i silenzi
attorno ai giorni
dove la luce moriva
di qualche orgoglio
nascosto alle ombre.
Non ti ho mai cercata
dopo il nostro addio
e le poche parole
che il buio ha
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Primavere esplosive
baci infuocati
notti di vera pazzia
fra lenzuola profumate
ed albe pesanti e assonate
sognando colorati tramonti
perché
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 | Racconta al tuo sentire le ombre chiare del passo.
Che vivere è dubbio .
Perenne andare senza certezze.
Solo il misterioso canto che abita l’anima
cononosce l’ardire della vita.
Ti racconterò dei campi fioriti, del cielo azzurro,
del volo migrante
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Volevamo
morire insieme
ma la notte
non ci ha ascoltati
e il mare
al crepuscolo
era troppo scuro
per volgere lo sguardo
altrove
dai nostri dolori
troppo profondi
per avere
la pietà dei morti.
Volevamo
avere ancora
un ultimo
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 | Volava sinistra e lesta
‘a zanzara vicino a la finestra,
sentiva pe’ l’aria ‘nodorino
de tenera carnuzza de bambino.
Je svolazzava tutt’attorno
ma nun aveva fatto li conti co ‘a zanzariera
che chiudeva ermetica tutto er suo lettino.
Triste e
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| Soulever des montagnes,
Ouvrir les portes du cœur,
Poursuivre des rêves lointains,
Hiérarchiser nos premiers pas,
Identifier nos derniers émois
Et songer au son du bonheur.
La voici cette frêle lueur,
À l’orée de ces vertes vallées,
Nichées dans
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| E s’aprono nuovi germogli
al tepido sole d’aprile,
e i campi si veston di fiori
dai mille colori.
Dai rami degli alberi si ode
festoso il cinguettio d’augelli,
mentre una lucerta si affaccia
per prendere il sole.
Pure tu che corri nel
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L’ho visto l’ho veduto l’ho incontrato
il tuo pensiero povero orfanello
dipinto con l’inchiostro ormai scontato
dal verbo declinato col martello
dove che cresce e splende l’alberello
con le sue foglie rosse del tormento
capace di passare quel
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336310 poesie trovate. In questa pagina dal n° 6321 al n° 6380.
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