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      Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
       
      Poesie pubblicate:  363’611Autori attivi:  7’458
 Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava 
 ♦  Pierfrancesco Roberti    |           | 
   
 
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        Tristezza avvolge questa domenica d’autunno. 
 
Nel cuore antico, tra scogli spezzati, 
il mare conserva i suoi misteri. 
 
Il vento porta voci senza tempo 
che sanno ancora di sale e tempesta 
anche nelle pietre delle montagne. 
 
Sembrano di onde
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        Dio ci ha creati aggratis 
con tutta la pazienza di un destino 
che attende vanamente il buon mattino 
su questa strada nuda fecondata 
dal nero del catrame attenzionata 
tra tanta gente rassegnata e stanca 
seduta cuore e mente sulla panca! 
 
Dio ci ha
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        Non so da dove vieni e quando vai 
invisibile forte e magico 
sento la tua presenza 
quando ci sei 
 
pastore di nubi se o non piove  
programmi e governi l’atmosfera 
dirigi La Rosa in ogni dove 
 
con la profumata delicatezza 
anche oggi hai pulito il
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        Abbiamo visto tutto. 
Ogni maceria, ogni bambino steso al suolo 
come una domanda senza risposta. 
 
Abbiamo visto le madri scavare con le unghie 
tra la polvere e il fuoco, 
abbiamo contato le ossa 
più volte dei giorni. 
 
E restiamo in
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        lasciate che io socchiuda l’ultimo bacio sulla tua bocca fredda d’aurora  
si che sia un istante di un canto che duri fino alla mia morte  
venga il silenzio della terra e delle pietre scorrere nel mare  
dipinto dall’azzurro immenso di occhi fissi di
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        Il silenzio si rivela raccapricciante 
portando alla luce 
immagini ormai andate nel loro sgabuzzino 
 
respirando con fatica situazioni sempre vive 
che mai vorresti abbandonare 
seppure portatrici di dolore 
 
ognuna con il proprio DNA 
capace di
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        S’adombra notturno 
e’l ciel di gelo si traveste, 
il verso del gufo reale 
indispone 
il buio alla redenzione 
 
Nere fronde 
dal vento sventrate 
paiono fantasmi 
dal cuore nero 
 
Odo il riposo di Natura 
e pure la tenebra  
che silente tace 
 
Odo
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        Ti sento tremare 
e continuerò per sempre 
finché il cielo 
non sarà che un dolore 
 
un piccolo velo scuro 
davanti ai tuoi occhi 
che implorano una pioggia 
fatta di sale 
 
e di respiri di vento. 
 
Ti sento svanire 
la volontà che fugge 
in un altrove
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        L’atleta del mar, intrepido surfista,  
con le sue movenze gioconde 
sincronia viva conquista  
con l’energia e i moti dell’onde. 
 
Ne segue altezza durata e potenza, 
ne misura il flusso con schietta costanza, 
ritmo che dentro gli sboccia come
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        Nel vento della guerra mi riscopro 
ferito — non dal ferro, ma da ciò 
che l’uomo ha coltivato: 
superbia, avarizia, odio. 
Tre mostri che divorano nel buio 
la stanza più segreta del mio petto. 
 
Vi entro 
e trovo l’antica lacerazione, 
un taglio che
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        Ti ho incontrata tra le palpebre 
quando chiudo la luce mi appari 
occhi azzurri di fata tra tenebre 
 
e mi prendi la mano 
in quel mondo bambino 
 
nel silenzio mi esilio 
e trovo il tuo ausilio 
 
nel cercare parole  
rifugiate nell’ombra 
per
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        Immagina un mondo senza monete, 
dove l’unica ricchezza sia la carezza, 
dove l’amore diventi seme 
e il rispetto la sola legge che resta. 
 
Un mondo dove il sorriso sia dono, 
dove la mano si stringa soltanto per unire, 
e ogni gesto, senza catene, 
sia
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        lasciatemi esistere sono felice fino all’ultimo angolino del cuore  
espiro pane silenzio e chitarra accarezzo la tua guancia  
anelo la dolcissima sabbia tra le leggere dita  
si lasciatemi mordere la tua bocca di luce  
scivolano i miei piedi nudi nel
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          | Vorrei dirti quanto è bello il dolce risveglio, 
quando il sole caldo abbraccia le emozioni, 
quando il canto della cinciallegra risuona, 
e il profumo del pesco in fiore ci avvolge 
richiamando quel sapore tanto desiderato, 
di una stagione di vita e di
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         | Ho voglia di scrivere 
Ho bisogno di scrivere 
Ho un disperato  
bisogno di scrivere  
e un disperato  
bisogno di te. 
In questo momento  
non mi basta sapere  
che ci sei. 
Ho bisogno di sentire 
il tuo abbraccio stretto, 
i tuoi battiti nel mio
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        Dell’ultimo fiore 
il ciliegio si è spogliato. . 
 
Nudi rami si levano al cielo 
sono braccia dolenti che invocano 
un grido d’aiuto. 
 
Nessuno ascolta la dolente preghiera, 
nessuno lenisce lo straziante dolore delle madri. 
 
Tra bombe e macerie 
il
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        Niente può essere di buon auspicio 
quando tutto si rende difficoltoso 
inutile cercare di ovviare a ciò 
 
nulla che possa intervenire in merito 
se non quel senso d’impotenza 
che spesso si riversa come fiume in piena 
per distruggere la vita 
 
niente
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        Credimi almeno 
se cerco di spiegare 
che l’altare dei sogni 
ha già rubato 
 
il nostro sacrificio 
alle ombre che sciolgono 
ogni traccia 
del dolore passato. 
 
Spiegati con i silenzi 
e non con le parole 
perché uno sguardo 
può aprire le porte 
 
e
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        Sul crinale dolce del colle sorge, 
il borgo mio, piccolo e fiero, 
tra ulivi e vigneti, silenzioso, 
custode di storie antiche. 
 
Le strade parlano di passi lenti, 
di mani che costruirono pietre e speranze 
e tra archi e chiese di memoria, 
risuona il
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        riempimi di me immolami bruciami nella tua bocca gli ultimi baci di un eretica litania  
divorami nelle tenerezze notturne spogliate dei marinai ho fame dei tuoi occhi sporgenti  
di tramonto bellissimo tesoro nascosto nella foresta selvaggia  
indagami
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        Ora hai messo quel vestito  
dalle mille bolle blu’ 
il tuo mare un incanto  
le tue onde e nulla più  
 
quanto bella sei davvero  
con un dito tocchi il cielo 
 
e’ la dieta sovrana  
regina della settimana  
 
perdere peso snellisce il passo  
e’ danza
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        Cercando nel vuoto quel pizzico di felicità 
aggiustando direzione 
 
particolare bussola da condurre 
sfruttando quanto nel cuore batte 
posizionando sguardo sino là 
 
calcando e ricalcando orme 
unico mezzo per raggiungere traguardo 
 
ansimando con
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        Settembre se ne va un po’ stordito 
Eluso dai suoi giorni attenzionati 
Tradito dal passaggio dei primati 
Trattato da un passaggio illanguidito. 
 
Estraneo e tanto caro al dio proibito 
Magnifica i suoi aspetti autografati 
Bisogno di messaggi
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        Un canto di gloria s’elevi 
a te, Madonna del natio mio paese, 
m’inchino e mi prostro 
davanti a te, 
fonte di benessere e saggezza 
 
A te rivolgano ogni prece 
i fidi fedeli astanti 
fra le tue benedette mani 
che han sostenuto il figlio di Dio 
nel
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        Vorrei che il mondo tacesse 
quando piove. 
 
Ascolterei la danza del tempo che muore. 
- Riga la terra il pianto del Signore - 
 
Spalancherei la porta del cuore. 
 
Starei zitta senza respirare, 
la luna a onorare. 
 
Si specchian fiori sparsi fra i
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        Le voglie di maggio 
si trascinano a settembre 
e vivo la fine dell’attesa 
di essere nel profumo eterno 
del nuovo vino e godo 
i tramonti che mi cercano 
le colline che cambiano  
un già bello loro vestito, 
nel mio io più profondo 
mi accosto al divin
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        Verde Canavese rinverde 
al tintinnio di pioggia, 
che cheta scorre 
su vetusti palazzi 
d’aviti ricordi, 
un tempo da folle
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        Odio e guerra lacerano il cuore, 
dimentichi che esiste l’Amore 
 
dilaniano il pensier con infiniti tormenti,  
a rischio son le vite di tutti i viventi. 
 
Se sboccia un fiore tra le erbe novelle, 
d’acqua non trova goccia neppur nelle stelle. 
 
Tra
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        in fondo a me inginocchiato m affamo dei tuoi baci 
in silenzio l’anello gemello della tua luna 
ogni giorno ogni sera sale la dolcezza implacabile nella rosa di sale 
divorami nelle tue tenerezze che bruciano le tue guance 
anime gemelle che rompono il
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        La stanza ha ben tre barelle nuove 
diciassette  
diciotto 
diciannove 
 
ove sostano degenti  
pazienti 
curati da sanitari attenti 
 
un mondo che si prova nel bisogno 
quando la vita non è più un sogno 
 
mette in campo 
i suoi ostacoli 
a volte si
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        Esplode il cuor di corte, 
che ci morde mentre siamo assieme, 
e tra queste braccia vive 
un arcobaleno d’amor gemello c’impiglia.  
Verso univoci color di rotta, 
e monogame chiavi di deflagrazione, 
abbiamo bisogno l’un l’altra 
di questo busso alla
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        Sconvolgimento è giungere al sesto decennio 
e trovare la tavola spoglia, 
senza salario, senza rendita, senza riparo. 
. 
È vedere, come naufraghi spezzati, 
i negozi e i capitali -sudore di giorni interi- 
sepolti nel fango di due tiranni, 
il cui
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        Ad un tratto qualcosa 
è cambiato nel reale,  
non nella mente. 
È un divenire continuo. 
Appaiono volti noti, assenti, 
vorresti incontrarli. 
Senti le loro voci amicali 
t’invitano a sorridere, 
ma il tuo sguardo stranisce.  
Anche le cime dei monti
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        Ti cerco, padre, 
nel silenzio che custodisce i giorni, 
tra pieghe di cielo 
e sussurri di vento. 
 
Ritorni a me 
nel candore dei tuoi capelli, 
nei gesti che il cuore non smarrisce, 
nella dolce fermezza del tuo sorriso. 
 
Ogni ricordo è un filo 
che
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        È buia la mia anima 
che dimora nello sprofondo 
del mio io 
dove grotte nere 
nascondono le loro volte 
dense di acuminati stalattiti 
pronti a ferirmi 
se solo oso alzare la testa,  
è tutto scuro qui 
e il cuore fluttua 
nelle secrezioni
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        Perderai i sensi 
per non dimenticare 
chi comanda alle ombre 
di lasciarti sola 
 
anche quando il velo 
delle carezze si abbassa 
a coprire ogni cosa 
anche le pene del cuore 
 
e i silenzi del mondo. 
 
Ti risveglierai 
nuda nel tuo cielo 
e più in
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          | Nel buio si cela una passione ardente, 
un ombra che guarda e tutto consuma. 
Tradimenti sussurrati, carezze velenose, 
una nazione in agonia, mentre 
il dolore assume. 
 
I segreti, fiori neri, germogliano in silenzio 
frutto dei tuoi figli, un volto che
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        Alle prime luci 
d’un abulico mattino 
il fragore di serranda 
interrompe il pisolino, 
quel tacito silenzio 
che imperava sino ad ora 
ben presto è rimpiazzato 
dall’arrivo dell’aurora 
 
Il sole all’orizzonte 
battezzava la giornata, 
la speranza che
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        Sono gli ultimi colpi di sole 
per distese di acini e 
foglie 
stanziati tra filari e pergole  
 
m’accompagni nel tiepido autunno  
tra i boschi di castagne e funghi 
ove cala il ritmo di un anno 
 
ascolto un fermento di grappoli 
aspro odor di mosto
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        C’è un gradino alto come un monte, 
un marciapiede che taglia la strada 
come una crepa nel tempo, 
e una porta stretta che non chiede permesso. 
 
Ogni ostacolo è un sussurro di pietra 
che dice: "Tu non puoi" 
a chi invece ha imparato 
che la forza non
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        Sai, volevo scrivere una poesia 
o magari qualche frase originale ad effetto  
volevo che tu fossi a casa mia 
e far finta di tirar fuori il foglio dal cassetto. 
 
Volevo fare il superiore 
dirti "ma dai, senza neanche pensarci la butto giù" 
ma
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        in fondo al corpo che canta mi genufletto come il pane soffice della spiga 
nell’amore affamato di bellezza guardo il sole impalpabile di cenere 
sale ogni giorno a te un implacabile fiore maturato in silenzio 
abbiamo scritto sui nostri corpi nudi la
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        Se bastasse essere convinti del proprio modo di fare 
avremmo raggiunto l’apice benché chi dappresso 
con il loro sguardo tenderà a minimizzare 
onde poter avere voce in capitolo 
 
cosa del tutto non ammissibile 
quando l’attesa si attesta come
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        Ogni goccia di pioggia 
sembra una lacrima 
caduta dal cielo 
per chiedere amore 
 
alle cose del mondo 
e ogni soffio di vento 
è un respiro in rovina 
che finisce nel vuoto 
 
di un gelo indifferente. 
 
Ogni fiato di Luna 
ferma le nostre carezze 
e le
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        Svanisce la linea 
dell’orizzonte morale 
quanto è difficile 
non lasciarsi pietrificare 
dal male assoluto 
destinato a segnare. 
Da tiepide case 
straripanti d’ogni agio 
spettatori assistiamo 
a disegno d’uomo malvagio. 
Nevicano lenti i
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        Urla d’infanti s’ersero,  
nel constatar d’essi il declino. 
 
M’alieno da codesta insana resa 
e constatato l’ossimoro,  
rinnego il facilista libero arbitrio. 
 
Perché, Tu, che tutto sai e tutto puoi, 
nulla fai per porre fine al
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        Si ‘a vita fosse comme a sta cerasa 
carnosa sapurita e a ponta ‘e naso 
io m’astrignesse ‘mpietto cu piacere 
 
e m’a purtasse a lietto pe’ mestiere 
ma ‘ncuorpo tene l’anema ‘a cchiù amara 
tosta ca è preta peggio ‘e na janara... 
 
E allora ‘o doce e
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        Luna splendente, 
che vispa ogni sera 
col tuo viso ridente 
 
mi stai a rimembrare 
quando ogni dì  
era nel mio cuor primavera. 
 
Lungo la riva del mare 
sotto il cielo ricco di stelle 
e tra la risacca leggera 
 
sceglievo col mio amato  
quelle più
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        io guardo dalla finestra l’impalpabile sole di cenere 
sento lo slancio d’emozioni vivere nella risata dei tuoi occhi 
è bella la serenità affamata del mio turbamento  
vado al paese della poesia d’amore per rendermi cittadino del cuore 
voglio andare da
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        Un suono spirituale 
tra mare e colline 
solca gli orizzonti 
retto da meccaniche 
divine 
 
laggiù c’è il porto 
fonte di speranza 
chi parte chi arriva  
la fede in un’unica danza 
 
mercantili traffici 
sorvegliati da lanterna 
mediterranei
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        Ancora oggi manifesto in me 
la voglia pazza di uscire dall’ordinario 
e da tutto ciò che risulta essere  
un vincolo al mio pensiero libero, 
molto rimane nascosto 
nel buio dell’incoscio 
lasciando trasparire solo la parte minore 
quella visibile a
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        Bramoso un giorno, 
- breve eternità donata dai cieli-, 
di dischiudere i ferrei chiostri del mio petto, 
e versar torrenti cristallini 
che, come fiumi d’argento, 
mondino cicatrici silenziose. 
. 
E alzar la voce, 
tuono esiliato negli abissi, 
per
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        Tu, che nasci dal silenzio profondo, 
sorgente segreta che nutre il mondo, 
sei faro nel buio, sei vela nel mare, 
sei tempio invisibile in cui dimorare. 
 
Ardi di luce nelle vene dell’aria, 
custode di sogni, promessa contraria, 
mi guidi tra i varchi
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        Al bando il pianto 
che ha seminato 
l’atteso canto 
per un domani nuovo 
figlio della luce 
e di un sapere 
maturato negli
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        Anche se qualcosa potrebbe far pensare al peggio 
se dentro di te è talmente forte 
niente può essere d’intralcio 
in quanto speranza non demorde 
 
che siano parole o situazioni momentanee 
la vita va avanti allontanando sgambetti 
che potrebbero avere
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        Dovevamo ascoltare la luna 
e non parlare d’amore 
alle nuvole morte 
che il cielo portava 
 
al mare dall’orizzonte 
della pelle smarrita 
dai tanti giorni passati 
nella solitudine delle ombre 
 
di uno sguardo sempre vuoto. 
 
Dovevamo ammirare le
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          | Dopo l’estate c’è l’autunno vero, 
cadono le foglie anche dal pero. 
Il cielo spesso è nuvoloso,  
il tempo è grigio e anche piovoso. 
Le foglie non stanno sui loro rami 
come le esche fanno con gli ami. 
Il corpo è malfermo sulle gambe, 
s’inventa
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         | scricchiola la spiga di grano che splende nel terreno d’estate 
ho confuso lo slancio del cuore senza la giusta direzione della parola 
voglio vivere in mezzo al mondo con te e ridere piangere e vivere 
sento la rivoluzione delle parole masticare il
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         | Ti ho dovuto lasciare 
paese mio adorato, 
e altrove cercare 
quello che non hai più 
casa, affetti, il tuo bel sole! 
Tuttto rimane con te 
solo mi porto via 
il mio più grande dolore 
di vederti ormai finito 
e coperto di ferite 
perché ti han rubato e
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         | Al tramontar del di’ 
di una lunga giornata 
il Sole ci saluta 
per una nuova giornata 
 
Ripone i raggi caldi 
dietro la montagna 
raffredda la Sua faccia 
e per noi è una cuccagna 
 
Al fresco della sera 
sotto la pergolata 
tra il vociar di suoni 
e
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