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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’250Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Sparso sole
E vento dappertutto
Tinteggiare l’anima
Tra riflessi di pace
Emanare l’amore ardente
Magnifica
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Oltre:
i passi dell’infinito,
le canzoni
di chi cammina sulla terra,
le stagioni
che mi danno e mi rubano
gioie bellissime
e laceranti tristezze,
là oltre c’è Lui, il mio Dio,
che è quello:
di mia madre e della nonna
ed ora io, devo
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Tu che passi le giornate in tutta fretta
fra strade e grattacieli di cemento
fermati un minuto, oggi, dammi retta
sulla piazza almeno per un momento.
Fermati a guardare le genti,
all’angolo un bimbo stende la sua mano
passano in tanti tutti
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Credere di poterla fare franca
mettendo a repentaglio la vita altrui
è qualcosa di abbominevole
che non merita nemmeno di nominare
riuscire a non lasciarsi travolgere
è un dovere da non mettere in dubbio
depennando quei cattivi pensieri
che non
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Debole è la voce
soffia leggera
sui versi della vita
memorie in soffitta
disciolte sulla scia del tempo
emozioni velate di tristezza
echi d’amore
come aquiloni che nel cielo
lievitano vibrando
al vento di brezza marina
svolazzano tra le onde
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Eravamo nel fior di primavera
e il cuore palpitava sol d’amore,
come agli innamorati si conviene.
E quando dal notturno cielo a sera
apparve d’una stella il suo splendore,
tutti gli astri s’unirono a Selene.
Ed iniziò per noi festosa
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Intrappolata in un velo di nostalgia,
tra nuvole di sonno
mi afferra
una coperta di canuti ricordi.
Rivedo il tuo viso sorridente,
mi aggrappo ai tuoi capelli
di pallida neve.
Affiorano gli abbracci perduti,
le tue carezze...
Ci sei, ti
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Orazio Cacasenno in compagnia
del turpe Giovenale e l’Aretino
e ancora in mezzo a tanti il gran meschino
orgoglio tra poltroni e commedianti.
Ennio Guareschi i più recalcitranti
sul trono della satira destino
che mette tutti in fila ogni
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| Io e te ci ritrovammo
ad intrecciare dolci parole
eterni pensieri d’amore
e su segreti sentieri
a seguire incantati
il suono dei nostri cuori.
Ma ora fermo dentro un portone
ad aspettar che passi l’alluvione
inerme sotto le stelle
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| E’ un raggio di sole
davvero speciale
che illumina solo
chi ha voglia di amare.
E’ un raggio di sole
che fa battere il cuore
e impazzire d’amore.
Sorge all’alba a oriente,
poi sale al centro del cielo
le nuvole non gli fanno mai velo.
Poi
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| Sei il verso più bello
di una poesia d’amore
scritta sull’anima
con l’inchiostro del cuore.
Sei luna che illumina,
sole che scalda
che a guardare le stelle
a volte s’attarda.
Uno sguardo al tuo viso
fa battere il cuore,
sei la vera
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Chissà se hai sentito
lo stesso dolore
quando sei andata via
e se le tue parole
hanno lasciato traccia
fra le labbra
appena socchiuse
in un ultimo bacio.
Chissà se hai ricordato
le nostre carezze
e il cielo così bianco
per la neve
quando
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Ha sorgenti nascoste
lo spirito mio
che corre attento
per sedersi là vicino
alla grandezza di Dio,
Lui vuole sempre
che siano nuove
le mie a Lui attenzioni
ed io non ho più
vecchie sorgenti,
mi lavo e mi disseto
là dove eterne fonti
cercate e
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Un respiro... un incubo
il risveglio d’un tempo non pù suo,
si è perduta al limite dell’orizzonte.
Narrava del suo grande amore
del suo dolore
di un Dio che non capiva.
Fuori il cielo era stellato
lei girava nello spazio cosmico
di un vuoto
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Pietoso è il buio
quando accoglie tra le sue braccia
l’affanno del giorno errante.
Lontano dal mio sguardo
c’è un confine che tuona nel cuore
sei tu soffio di vita
che alberghi nell’infinito di noi
luce che attraversi ogni debolezza umana
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Questa notte mi sento
nel sorriso della luna,
mi vedo su quelle labbra
il cielo che mi festeggia
e mi dico: godi
spirito mio, lì
a pochi passi da Dio,
poi mi
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Rigagnoli in questo immenso
dove sono i tuoi doni, nei solchi
del desiderio, nel vino che scatena
i gemiti d’amore.
E si ribalta questo torpore,
questi riti pagani in questa
serata iniziata al chiaro di luna.
Nelle notti allungate vicino
al tuo
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| Quando perdiamo il senso della vita
il male e il brutto in noi fanno gran festa
precipitiamo in giù e la risalita
è ben lontana si ha altro per la testa.
Ci armiamo in lotte e l’odio si fa strada,
per un nonnulla dentro un tribunale
sguainiamo per
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Oltre il crinale, dell’alba... l’osservo
agli occhi prospicente viatico
ispirato dalla forza innata
che arriva al cielo
asciugando l’incipiente lacrima.
La forza della vita
la speranza tra quei passi voltati,
la luce captata
sul sentiero che
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E il tempo perde tempo a gigionare
coi suoi fratelli stupidi e minuti
mentre i secondi vogliono passare
credendosi dell’ora sprovveduti
col giorno che negli attimi vissuti
cerca di caldeggiare quei momenti
istante dopo istante contenuti
nel petto
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Sono morto anch’io
quando sei morta
e la terra mi ha aperto
le braccia in eterno
fino alla fine del tempo
e fino al tramonto
dei giorni buttati
al respiro dei deserti.
Sono morto tante volte
ed ogni volta morivo
sempre in quel giorno
come
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Parlare di notte
da solo col vento
lavare una stella
prima di svegliare Dio
ecco il sogno mio
che quasi quasi
lo faccio vero,
poi mi confondono
le altezze dello spirito
desidero tanto
fermare il tempo,
al primo raggio di luce
non voglio più
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Le nubi si avvicinano
cariche di pioggia,
ombre che si agitano
spargono nebbia,
scompaiono i colori.
Le ombre del cuore
si sommano a dubbi e dolori.
Naufrago in un mare
aperto alle insidie,
vittima di difetti,
incontenibile
nei piaceri
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Non ha ore il buio
viene improviso
nella notte del travaglio
rivolta i sogni
e del passato ne fa visioni.
Un altro giorno si accende nel cielo
fuori la vita respira
nei suoi passi
voci sconosciute si raccontano.
Respiro anch’io
non ho
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Non è ancora sera
l’anima racconta l’intensità del vuoto.
Quello stare soli
mentre il cuore trabocca.
Racconta ancora.
E nulla sarà come prima
nel coraggio di riconoscere
la danza con il dolore.
Muto incedere verso
le distese ardite del
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Scelte
che straziano, che dividono.
Sacrifici, rinunce.
La via più breve potrai seguire.
Grosso il magone ti soffoca dentro.
I colori si oscurano
le melodie si spengono
le membra raggelano
nessun brivido
ti scuote dentro.
Sotto un macigno
ti
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Attraversi i raggi del sole cocente,
io ti osservo dietro la finestra.
Ti sfiori i capelli,
passi la lingua sulle labbra e sorridi, sola.
Spargi ovunque la tua bellezza.
Nell’aria della stanza vuota
sento già il profumo della tua bocca.
Non è più
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Macero pensieri senza risposta,
con il volto ingrigito
dalla delusione.
Dovrei dire addio
a questo affanno fermo in gola,
chiudere la porta
e spogliarmi del tormento.
Cercare, nei cassetti del cuore
forse un po’ di conforto
per sopportare
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Due gocce di rugiada
alla luce dell’alba
una è lo specchio
della mie anima
l’altra è lo sguardo
del Dio della vita.
Per l’attento credente
queste nullità sono forza
per un vivere pieno
mentre per chi vive
di sola materia
è lacrima della terra.
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Non sei più qui
mi arrabbio, piango mi dispero
urlo, grido
giorni che iniziano vuoti
dove sopravvivo aspettando non so cosa,
e tu non sei qui .
Tempo e spazio mi è tutto stretto
mi muovo a stento
parlo, penso,
ascolto senza sentire
E non
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| A cervice esortata mi compiaccio
di come m’è venuta in primo acchito.
Ben scrivere non sempre è faticaccia:
io mi ci ci sfianco a volte e viene un fiasco,
ma difilato a volte ben mi cresce.
Questa mi piace e sembra a me sì fatta
che in testa mi
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| Io non lo credo, ne sono sicuro
esiste un modo per salvare il futuro
un modo che è nato per dono
ed è il rapporto fra mamma e bambino.
In fondo il creatore poteva pensare
ad un modo diverso di procreare
per partenogenesi o per clonazione
avremmo
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| Il viso segnato da rughe antiche
che tanto sanno di guerre vissute,
l’anziana signora, accompagnata da due giovani in divisa,
guarda i loro volti, vede i suoi nipoti,
viene portata fuori dalla scena,
non dalla storia.
Eppure quel cartello tra le
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| Eppure sembrava amore
Di quelli per sempre...
Ti prendono le viscere
E la testa
Che ti fanno
Volare anche con i
Piedi a terra
Eppure sembrava amore
Di quelli che fanno vedere
Il sole anche in un
Giorno buio
Ma le nuvole
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Quando ti guardo
leggo frasi nascoste,
le mie idee dietro
un paravento che sa
di pudore, o chissà cosa.
Volevo darti dei fiori,
ho allungato le mani,
ma sei sparita tra onde
silenti,
sei scesa nel fondo.
Ora non posso raggiungerti,
senza
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Ho odiato Dio
quando è morto mio padre
e tutto sembrava
finire nel cielo
anche le parole
che non riuscivo a dire
anche i pensieri
ormai perduti nel silenzio.
Ho amato Dio
mentre tutto svaniva intorno
con l’amore
lasciato fra le cose di
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L’alba mi sveglia
la sua luce mi invade
sono lievemente in Te
scendo e salgo
sui gradini del mio vivere
mi sembrano veri
quei fiori di luce
che si
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Un raggio di sole
per illuminare il tuo volto,
il tuo sorriso, i tuoi occhi
il mio paradiso.
Nel tuo sguardo
radioso e sorridente
c’è magia, gioia e poesia.
C’è la brezza del mare
che rinfresca giornate assolate
dal sole settembrino.
Il tuo
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| Non ci sarà più la mia poesia
a profumare la tua fantasia,
ma solo il rimpianto di quel t’amo
dolcemente
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Donn’Agnese e Donna Gina
comme vedono ‘a matina
s’arrecentano ‘a vucchella
cu nu piatto ‘e pempenella...
Po’ ce mettono ‘a durcezza
justo miezo... cu priezza
nu ricamo ‘e parla’ fino
’e crianza nu cuppino
doie tre fette ‘e cassesia
e so’ pronte a
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L’anima tua era viva poi è sparita
s’è allontanata dal tuo corpo esangue
dalla stretta dell’odio e dell’orrore
scende una lacrima dagli occhi chiusi.
Hai chiesto aiuto ma non l’hai trovato,
hai denunciato, tutto è stato invano.
Domani sfileranno
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Settembre porta dell’autunno
ove fresche brezze sfilano
solcando aride praterie.
Il tuo corpo tinto di bronzo
transita nell’ombroso viale
come sfolgorante cometa
segnale d’estate finita.
Hai raccolto fiamme di sole
ma son io che brucio ancora
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Vedo e non vedo
il tuo desiderio,
tu che mi parli d’amore
già da diversi
amici miei minuti,
ed io ora tremo,
ora sussulto, poi
mi perdo fra le
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Uno sparo frantuma
il silenzio dell’alba.
Un colibrì si schianta
sulla terra rossa
del Salento.
Sotto lo sguardo
compiaciuto
di un
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| Che strano sguardo stamattina ha il mare,
sembra gioioso eppure il suo dondolare
tanta nostalgia mi fa provare,
il tremolio delle onde al mio assomiglia
amante dell’estate, meraviglia
arresasi ormai all’illusione,
niente può durare a
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Lei ricorda
solo le ombre
i pomeriggi trascorsi
a pregare nel buio
e qualche carezza
discesa dal cielo
a confondere la pelle
ormai screpolata.
Lei rimane
a guardare per ore
la luce fra le foglie
e non sa
se piangere il tempo
o lo
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Parlami sempre
con i tuoi sorrisi,
donami incantevoli
e bellissime parole,
guardami con sguardi
lavati dalla luce
dei tuoi occhi
fissi su di
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Per i precisi, per i fanatici
della metrica, sono svogliato
e inaffidabile, senza regole.
senza schemi, scrivo di getto.
Le mie parole hanno un senso,
non sono fine a se stesse,
parlano ai cuori, a chi recepisce
un messaggio.
Chi si vanta del
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Il dolce lo combino col salato
il sale te lo metto a fermentare
col pepe che sa bene come fare
essendo in questo caso indemoniato.
La salsa te la verso nel peccato
con l’olio un poco vergine mi pare
con l’aglio triturato sull’altare
del tempo
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Osserva il mondo con parsimonia,
a volte appare sbiadito e sfuggente,
dischiudi le mani per palpare il silenzio
e... rallenta.
Atteggiati a ladro di desideri,
proiezione di gioia e spensieratezza,
incantatore di un destino che abbindola e
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| Provate a correre
sui sentieri ombrosi
con i colori autunnali
baciati
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| Tesoro, luce dei miei occhi, piccola mia
perdonami, ma non potevo non scrivere...
amore mio, tu che nel tuo respiro m’accogli
meritavi un’ode, e la mia è semplice semplice
scritta da un cuore che non ti merita.
Non sono Poeta, ma ti dedico
ciò
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| Col profumo ancora dell’estate
è arrivato il mese di settembre,
che annuncia a noi il tepido autunno
coi colori suoi di rosso e arancio.
Cadono le foglie ad una ad una
sul terreno arso ancor di sole,
ma la fresca rugiada notturna
nuova linfa
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Tutto è difficile
anche il semplice respiro
nei lunghi giorni
che portano al tramonto
e tutto è inutile
tranne le carezze del vento
che la pelle malata
sente come il fiato del cielo.
Ogni cosa passa
anche le parole d’amore
incise sulle
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Sereni dialoghi notturni
abbiamo io e Te, Creatore
anche del mio pensiero,
così, avvolto nella luce:
Ti parlo, ti chiedo, poi
medito su tutto
quello che ti ho detto.
Sento che non sono solo,
mi circondano i miei avi
che mi hanno voluto qui.
Fra
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| Eri lì
e vagavi,
come una nuvola,
fra gli altri,
stranita
persa
accigliata e decisa,
il viso alterato,
un subbuglio,
evidente,
la tua anima.
Ed eri,
così,
straordinariamente
affascinante:
mistero ammaliante
da mozzare il
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| A chi nun è toccato de cantalla,
a cantilena, cor pugnetto chiuso.
’Sta filastrocca, possin’ammazzalla,
è una conta pure
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| È tornata quella sera,
in cui crollano le dighe,
han bisogno di sfociare,
lungo le mie nuove rughe.
Chiedo ausilio a quel cantante,
che da sempre mi comprende,
m’anziché ascoltarlo in auto,
ora in tele mi sorprende.
Del mio strano
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| Soffia il vento impetuoso e misterioso nel suo parlare.
Dove ti nascondi respiro di DIO
la mia anima è impantanata
sulla secca del fiume
o alla foce del mio vivere.
Perché maltratti anche la tua luce
e imponi il buio ai miei occhi
cosa Ti
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| Il mio Dio è là
alto nel cielo,
non va, né viene,
Lui è là, sempre.
Quando passa
la sera del pianto,
Lui scende
per essermi vicino,
ed io ascolto
un silenzio che sa
di mille parole, poi
il pianto si confonde
fra la luce dell’alba
e quella
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334421 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2761 al n° 2820.
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