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Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Senza di te è tutto un ritornello
con strepiti memorie e cartoline
che ricamati in oro fan da orpello
al caso come s’usa "al petto e al crine"
col gusto che travalica il confine
tra un fiore tempestato e un canto usbeco
dipinto a mani nude... due
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È come un mare placido la tristezza
che poi colpisce a morte ogni pensiero.
Il cuore ha già fatto la sua vendemmia,
il tempo ormai ti sfiora e ti racconta
la favola finita di una vita.
Naufraga tutto il tempo
nel suo nulla,
precipita insaziabile
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Ripercorrere il passato
selezionando ogni movimento
creando nuovi attimi vitali
è qualcosa di supremo
che mai troverà un’altra strada
lasciando in noi unicità
pronto a raccogliere seppure a distanza
quanto un tempo aveva collaborato
ad una
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Non cedere amico mio
ogni amore ha la sua fine
tutto parla di lei
la notte nei suoi silenzi
con la punta conficcata nel cuore.
Guardati intorno tutto è sempre lì
il giorno
la notte
e quella speranza di essere vivo
inutilmente ma vivo
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Non sono le lacrime
né il vento gelido
che carezza le guance
prima della pioggia.
Non sono le stelle
o il cielo scuro
che osserva il dolore
senza dire nulla.
È solo il silenzio
che sfiora la pelle
e le parole che aprono
ferite nel
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I colori lenti si spengono,
e le forme si dissolvono.
Resta solo un’ombra,
un’ombra di ciò che era
E in quell’ombra,
io sono sola.
Un’ombra in un mondo di ombre.
Una voce in un mondo di silenzio.
Un pensiero in un mondo di vuoto.
E in quel
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L’orizzonte sfuma verso sera,
le timide luci dei lampioni
svuotano i sentieri.
In un silenzio surreale,
col contorno di una marea di stelle
guidata da un faro di luna,
sento i battiti del mio cuore
mentre la solitudine che mi tiene per mano,
in
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L’aria limpida e fresca
risciacqua il mio vivere,
la campana a festa
nutre il mio spirito,
il saluto dell’amico
mi dà la misura
del mio essere uomo,
mentre il sorriso dei bimbi
mi porta a fasci
una nuova gioia,
ed il buon giorno
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Inutile provare a raggiungere la perfezione
intralci sono sempre in agguato
come a voler essere
proprietari di ogni cavillo che si ponesse
cercare altre vie ancora più difficoltoso
creando un cerchio dove poter centellinare
quelle occasioni
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Non c’era nulla
da odiare
ma solo solitudine
respirata a lungo
nelle stanze
e per la strada
ancora vuota
di carezze inattese.
Non c’era niente
da recriminare
neanche un gesto
o una parola vuota
pronunciata
per ferire le stelle
o altre
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Ove si sono rifugiati quei contorni
che silenziosamente sapevano gestirsi
nel lasciare un solco affinché
con vera passione tutto assumesse
colori d’altri tempi solitari indescrivibili
capaci di fluttuare caricando ogni azione
facendo in modo di
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Quante ferite in quelle mute parole
affiancano mani violente
che lasciano lividi e sangue
su giovani corpi e arenati sogni
mai più ripresi.
È un triste colore dal sapore acre,
quelle lacrime non viste restano inermi,
urla solitarie dove non
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Rosa la sera
ammanta di colore
il colle che l’aspetta,
la guardo, la vivo
il mio cuore cerca
un suo simile, per vivere
nell’intensità di questo dono.
Una campana, sì
lei si presta e mi suona
con i suoi rintocchi
le dolci parole dell’Ave
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quanti anni ho fatto riposare la verità del silenzio
c erano le notti sfigurate di cielo lassù sulle stelle
ho scelto il ricovero io che non riuscivo a reggere il buio
nella mia falsità creduta verità urlavo il mio inferno di medicine
giorni a zonzo
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| Mille anni,
e ancora dici:
Taci!
Con il dito sopra il rigo,
per mantenere il segno.
Mille anni, certo di più,
e ancora ti ostini
a voler mutare il suo disegno.
Colpevole una mela
e la leggenda di una costola di meno.
Mille anni, un lavorio
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Lacerate vesti, ignuda
segregata alla vita quotidiana
offesa nell’intimo
all’osservare incredula
una verità cruda.
Luce negata
di quell’orizzonte sempre oscuro
ignobile tortura perseguita
la voce reclusa, occultata.
Vita di stenti e
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Sventrata dentro... lacerata fuori
sono una donna nata per amare...
non sono una parete da imbrattare
né come dici tu “Na rubacuori”.
Fornita di eleganza e di accessori
non mi interessa affatto ciondolare
ma sono sangue e pelle tale e quale
e
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Cado come foglia al suolo
sul terreno umido
carico di pioggia
bagnato dalle lacrime
che ho pianto di dolore,
mischiate
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S’inalbera il vento
fra fronde sudate dal tempo,
o tempi oscuri
fuggite senza scampo!
Rapiti d’Eolo in forza,
sconfitti dal turbine evento
battuti sul campo
inerme posato d’intemperie
Soffia, soffia
sbuffa, sbuffa
impalpabile
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Arcani sentimenti
appesi a rami scuri
seccano al sole
o si putrefanno alla pioggia.
Abbandonati,
inutile fardello ostacolo del vivere,
tiro sassi a colpirli
per piegarli e portarli alla fine.
Calvario del passato,
bloccati, non
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| Porterò un fiore
sulla tua tomba
all’ombra dei cipressi,
la tua ultima dimora.
Non sei andata
alla festa per la tua laurea,
un assassino crudele
ti amava così forte
da colpirti a morte.
Il mio cielo è lontano
dalla sua assurda
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Ora non è chiaro
se le stelle
stiano brillando
per nascondere
il nostro amore
o se sia solo
il gioco del vento
fra le foglie morte
e la terra che gira.
Ora non è bello
respirare le ombre
se tu non sei qui
ad accarezzare
la sera che
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Volti di bimbi si perdono
tra le carezze e gli abbracci
di madri felici.
Volgo lo sguardo al cielo
mentre una brezzolina
mi accarezza il viso.
Percepisco l’amore di madre terra
mentre la luce irraggiante del sole
segna un nuovo
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E le stelle ci guardano
io che ti cerco
e Tu che mi aspetti,
ci fanno luce
e loro lo sanno, lo vogliono
l’incontro fra noi due,
io che cammino nel fango
e Tu che mi aspetti
per pulirmi, per abbellirmi,
davanti ai tuoi occhi
deve brillare la
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Siamo sempre insieme
anche se tu
sei già morta da anni
e le ombre
non lasciano mai
il cuore nel vuoto
ma circondano ogni cosa
anche l’amore
svanito fra le nuvole.
Siamo sempre soli
tu nel cielo scuro
e io qui sulla terra
dove la luce è
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Ti hanno strappato le ali
come bianco giglio reciso dal suolo,
piange la terra, si ribella il sole.
Hai combattuto tanto,
hai urlato forte tutta la tua disperazione,
nessuno ha sentito il tuo indicibile dolore.
Nessuno ha potuto
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Er vento me scompija li capelli
mentre er Fiume va sotto li ponti,
libbero e alegro pare che racconti
la storia de li giorni miei più belli.
Quann’ero regazzina me pensavo
che nun sarebbe stata ‘na vitaccia
bastava avè coraggio e bone braccia,
e
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M’abbruscia chesta vita
sta sciorta scurtecata
ca enno ‘a stessa e n’ata
pecché ‘nfaccia a stu muro
me lassa strutto e annuro.
M’abbrusciano sti vocche
sti lengue ‘nzuccarate
ca parlano spicate
pecché pe’ certa ggente
‘a recchia mia nun
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| Nel fragile equilibrio della vita
sull’orlo dell’incertezza, foglie leggere al vento
volano come una danza
pennellate sul telaio del destino
sfumano in un sogno lontano
dissolvendo il mattino.
La fragilità diventa forza
compagna dell’incerto
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Ad incantar la vita è la natura,
angoli di terra ed armonia soffusa,
manto di cristallo a tratteggiar il fiume,
e luna ad incantar ed illuminar le stelle.
Natural percorso su prati colorati,
vivido paesaggio a rifocillar lo sguardo,
m’immergo con
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Incredibile vuoto vorrebbe emergere
onde poter nuovamente classificarsi al primo posto
.
estirpando quanto a suo tempo
ha contribuito a dare una svolta
in situazioni impensabili
creando un vero e proprio ciclone
dove trovare la forza per andare
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Non tornare malinconia
io sono sempre qui
all’angolo di un vecchio bar
tra le ombre del passato.
Quante volte ho aspettato
la tua bocca d’amore
nel silenzio di questo tempo
tutto da consumare.
Nostalgia tu lo sai basta poco
per
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La mano mi teneva stretta
lo spirito suo debolmente soffiava
fra i miei biondi riccioli
e diceva: "Bimbo sei mio."
Se ne andava così il nonno
sul letto alto e bianco
mentre donne vestite di nero
piangevano e mi accarezzavano
lo spirito suo unito
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D’incanto appari
Vergine incauta
da spumeggianti spume
che’l color s’irradia
D’incanto compari
Vergine mai stanca
in baciate rime
al venir d’arcadia
Poi scompari
ahi lasso, manca
al divenir di tramonto
Ma ecco riappari
oh gaudio,
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Fummo la luna ed il sole,
cantammo la canzone dell’amore,
abbracciati udimmo il cuor cantare,
stelle brillavan come diamanti,
e farfalle volavan per noi.
Ad unico amor Giulia, lo sognasti
e amandolo lo abbracciasti
ma venne l’uragano a spazzar
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gocce di me
gocce di te
scroscia la pioggia
bagna il muro dei ricordi
sere di cielo sereno negli occhi
notti di luna piene di te
non è fertile il
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Tra le onde del mare,
la storia degli amanti
è trasportata come foglie leggere
sospinte dal vento.
Nel ciclico respiro del mare,
tra i sussurri della risacca
si dipana il destino
dello loro anime erranti
non più separate dal silenzio.
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Invisibile la pioggia
tocca gli amanti,
come ragazza senza volto
dalle lunghe chiome
corteggiate e tormentate
dal vento.
Cammina cauta
tra le parole e le coppie,
tra le anime solitarie
riparate da grandi ombrelli rotti.
Ragazza invisibile
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io non capisco l’anelito di possedere una donna con gli schiaffi
nel silenzio malato dei padroni urla la dignità delle donne
tu Giulia e tuoi ventidue anni baciati dalla speranza
volevi chiudere in dignità una relazione ormai spenta
corpo ferito
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Sereni giochi
si prepara lo spirito mio,
poi si rifugia in Dio
ed in tutta la sua storia.
Spossato, ma attento
cerca un verso, una parola
di Lui, sentita mille volte,
ma ogni volta
mi è sempre più nuova.
Nel mio essere, tranquillo
una festa
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Vento impetuoso
sfila fulmineo
tra nugoli di case impotenti.
Veloci le brune nubi
mutano rotta
sotto le spinte violente
e la pioggia burrascosa
si fa prepotente.
Disfatti i cuori della gente
nella preghiera cercan riparo,
uno dopo l’altro
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Artista pittorucolo scompenso
il tratto della mano non ha senso
e cala sulla carta sgorbi e affini
diavoli con corna e con puttini
che sporchi più di un cielo avvelenato
si adattano a crepare sul sacrato
col segno manomesso e sozzo in
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Le stelle
stavano già piangendo
e io sapevo
che non ti avrei rivista
se non per strada
mentre la fretta
avrebbe accarezzato
attimi da dimenticare
al primo sole d’aprile.
La luna
stava nascondendo sogni
e aspettava l’alba
senza parole
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Cade una pioggia fine
fresca, come d’ estate
sui miei pensieri
lavando via ombre e ingenuità
Cade leggera senza sembrare
scende dal cielo allegra
o pensierosa
come un velo umido
- non sottovalutarli mai-
una libertà priva di
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Sanzi |
19/11/2023 20:16| 532 |
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Dove sei andata
festa mia lontana,
i tuoi vespri
mi mancano tanto,
la piazza ricca di vita
più non trovo
e la bella gioventù
dimmi tu dove è?
Ramingo e solo
seguo una, due, tre siepi
della via centrale,
senza un canto,
un saluto, un
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Direttori dirigenti
tutti i loro commenti
l’impiegato ha sbagliato
"noi non siamo mai"peccato
Un amore un errore
un sogno che s’è strappato
matrimonio annegato
e non c’era più sapore
Con parola inadatta
nel colloquio tra amici
è un diverbio
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| Ognuno ha i suoi confini
invalicabili.
Annidati dentro un NO!
Non devi farmi male.
Un coltello dentro le
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Il tempo ci appartiene
tempo nei giorni scritto
a menzionare il getto
di tutto ciò che avviene
è la più bella poesia
dedicata con amore
empie l’amato cuore
accende la fantasia
sei il tempo mio adorato
fortemente cercato
negli occhi
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Quand’anche si paventasse
l’oscuro
tu sei con me
nel deserto degli afflitti,
oh anima bella
che mi porgi lo sguardo
Colei che più non vedo
risiede fra le gaudenti anime
e tristo resto al pensiero
anche s’ella è lì serena
Ohimè, se ti penso
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Nel buio profondo dell’anima
le emozioni si intrecciano,
dense e pesanti,
in lampi tormentati di luce.
Una pioggia di sogni
smarriti su cammini confusi
cade inesorabile,
come gocce di lacrime,
nel labirinto dell’Io.
La realtà si sgretola
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Quando tutto dorme
l’ego appare
alzando un dolore,
a volte è passione.
Una mente vaga
e spirito cammina
fino a toccare le nuvole
quanta dolcezza in una carezza,
che dall’anima fa bene,
e la casa difendi
mentre la prendi per mano
lei gioca
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Estate assolata baciata dall’onda del mare
ora amaro ricordare.
Vorrei scordare per non soffrire,
è morto con te il mio cuore.
Lacrime più non ho
mille coltellate trafiggono il mio petto.
Sangue gelido scorre ne le vene
mi par di svenire,
vorrei
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urla la lesione di una luce sbiadita sul palco lassù
tra le mie lacrime accendi l’emozione soffusa di parole
nel mio silenzio bacio la barba sfatta d’anni perduti
oh inferno di medicine pianto sul filo di un suicidio argentato
velato sudario di una
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Stringiamo insieme
l’ultima foglia d’autunno
e la nostra strada
sembrerà meno lunga
e meno duro il cammino
nella nebbia del giorno
fra i tanti dolori
che dispensa la vita.
Guardiamo insieme
l’ultimo tramonto
la notte sta arrivando
ma ci
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Quando si ama davvero
la bellezza di un sorriso
rispecchia il cielo terso del mattino,
viaggia nell’intero
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Figlio mio,
che dal cuore vieni,
tendi la tua mano
al rosso acceso
della primavera che ti abita.
Dipingi con cura
ogni dettaglio dei tuoi sogni,
scrivi il tuo libro e cambia pagina ogni giorno.
Arriveranno tutte le stagioni
anche per te
e che
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Dischiusa è la pioggia da un otre d’argilla,
la chiave segreta dallo scrigno che brilla
e il sibilo del vento si dissipa al tramonto.
La mia calma come un fior d’orchidea,
saggia e pura, è una docile Dea,
tacita e zelante dinanzi alla marea
in
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Sirene e lampi nella notte
interrompo sogni di bambini
ormai stanchi di correre
per salvarsi.
Non importa se tu sia solo ...
in cerca di quel che resta della
tua famiglia...
devi morire perché sei il nemico...
Non importa che i tuoi occhi
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Era destino che nascessi
contro il parere di tutti...
combattente sin dall’inizio
e noi con te.
Abbiamo sfidato la medicina...
ed eccoci qui a discutere su
cosa è meglio per te...
Nessuno sa il dolore che abbiamo
dentro...
non ci sentiamo
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| Dicinu ca a sogira
e’ comu natra matri
e puru so maritu
è un secunnu patri.
A mia stu discursu
nun me’ mai piaciutu,
si mi seguiti
vu spiegu nto minutu.
Si pinsati a comu
a sogira lu ienniru talia
viditi ca prestu
dati ragiuni a mia.
Na
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334418 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2341 al n° 2400.
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