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| Parla solo il silenzio
sulle parole urlate
dalle lacrime del cuore
che, calando, zampillano
come macigni nel baratro.
Il tempo è fermo
nei meandri della tristezza
dove riecheggia la tua voce
che, guerriera assetata,
trafigge la speranza.
E nel
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Siamo stati attratti
dalle stesse cose
la luna che splende
la notte che muore nell’alba
e non c’è nulla
che si possa dire
sulla luce delle stelle
fioca come il nostro amore.
Siamo stati uccisi
da alcune parole sussurrate
nel vento
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Rugiada di nuvola disperata
e valzer di stelle,
leggera la mente,
penso all’ aurora
che accarezza
il fiasco di luce,
abbraccia
il cielo
nel dolore,
sfiorar il cuore
nel tocco della nostalgia
mi sveglio in versi d’oro
dove va il mondo
per
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| Il silenzio dei giorni
s’accendono
là dove il tempo s’arresta,
e ritrovo il mio peregrinare
la luce che si posa su valli e colline
affretta il passo in ogni suo verso
come un segreto sussurrato
incontra
una notte amena
Restare
nel tepore di
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| Il bue e l’asinello
il campo arato
quello del mio cuore
dove io semino
i miei desideri,
di esserTi vicino,
e questi germoglieranno
alla luce del tuo amore,
che in Te sgorga,
per me e per tutti gli uomini.
Poi, le stagioni del sole
con quelle
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All’Imbrunir del giorno
i colori mescolano di rosso azzurro,
son timide voci, ed aliti a profumar di verbena,
ad annunciar la notte son flebile fiammelle nelle case,
anime vagabonde e solitudini a colmar spazi vuoti.
A disorientar la vita è il
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Giorni volati via con fragore assordante
da far perdere la testa
se non la calma inflitta abbia vinto sul tutto
seppure i risultati fossero a dir poco convulsi
per quel fine di rilevanza al quale
niente avremmo potuto fare
tornano con passo
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Passano le stagioni
passano gli anni
ma il tuo sorriso
lo so
sarà sempre
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| Resto qui
dietro i tuoi no,
nel vuoto che coloro
di nuovi passi
e nuove scelte.
Resto qui
a tramutare le lacrime
in
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Quel giorno ti amavo
come si ama una reliquia
venerando sguardi
e riflessi d’oro
nei capelli e negli sguardi
che per un momento
restavano inerti
a cercare altri bagliori.
Quella sera io ti pregavo
come si prega un Dio
dai gesti
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| Alzai de li occhi un pianto
viso insicuro della lacrima
cadere al tempo accanto
pietra dura di un muro
colorita di
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| si solleva il petto
al respiro lento
frammenti di ricordi
esplodono nel cuore
che vomita coriandoli
perdendoli nel vento
tornano al sicuro nel passato
lasciando libera la strada
la nebbia si dirada
e chiudo gli occhi un attimo
la schiena
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| Finalmente a casa
non se ne poteva più di girare e girare
chissà cosa ci troveranno coloro
sembrano impazziti da un desiderio inconcepibile
a volte basterebbe accontentarsi di poco
lasciando al domani quanto in programma
niente e nessuno
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| Lieto dì, quando ti veggo
che in trastullo il cor si rallegra
e’l Sol par luce fioca
al cospetto d’essenza tua
Fuggir non posso
ché oppresso da te sono
e freschi pensieri
non mi vengono in ristoro
Dolze compagna d’assenza
che trafiggi malato
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Ci saranno solo
le lacrime che hai lasciato
e dureranno poco
al primo sole
dei germogli d’inverno
mai sbocciati
con il loro dolore
di nebbia e pioggia malata.
Diventeranno ghiaccio
e di loro
tremerà un ricordo
mai morto
fra le palpebre
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Già nel ciel trasvolano
e tutto indorano
piroettanti luminescenze
cariche d’essenze
Son luminarie natalizie
che portano delizie
di colorati colori
fuochi d’ardori
Spente accese, accese spente
il lor volto è ridente,
in gioia e
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‘O diavulo ca ‘a sempe tene ‘e corna
e comme ‘ncoccia a l’ommo ‘mpacchia e ‘nforna
‘a coppa ‘a terra turnava na matina
cu mille e cchiù fetiente levantine...
‘A sera... era dicembre... e chi s’ ‘o scorda...
Sapenno ca nasceva ‘o
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| Da molto tempo chiuso nel silenzio
triste per le guerre sulle città e sulle case
come sospeso e avvolto nell’assenzio
tra quelle gocce amare a terra rase.
Da tempo la gente fluttua come arresa,
tra dubbi ed incertezze nel domani,
vivendo nella
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| Abbandonarsi ai ricordi un rivivere che consuma
riuscendo involontariamente ad elargire
quella fragranza sempre attiva nel cuore
qualunque siano gli stessi che sopraggiungono
riescono persino a suddividere con precisione
quanto di più bello e
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| Tra le trame di desideri
tessuti con fili sottili,
la vita dipinge sogni
in un intricato disegno.
Parole come farfalle
sfiorano leggere,
ardenti e libere,
nella frenesia di esistere,
nel battito puro del cuore.
Su nuove tele, dipinte di
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| Contare le stelle nel cielo
vedere la luna che ride
le nubi lasciano un velo
la notte passa e decide
Dei sogni l’orario incerto
la fuga la trama ripresa
svegliarsi trovare deserto
ancora siamo in attesa
Di un sogno che si avvera
nel fischio
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Luci di Natale
danzano gioiose
in attesa della festa.
Mille colori sfavillano
a portare allegria.
Caldo è il cuore
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Sono la tua ombra
che ama le lune
e che non nega mai
il silenzio delle sere.
Sono la tua anima
perduta fra le stelle
nel buio che brucia
le rovine e le certezze.
Sono la tua guerra
combattuta senza voce
il vento che rimane
dopo il
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Foco d’amor che mi bruci
indenne non resto
ma inquieto persisto
che ancor ancor m’abbruci
Fuoco d’amor che ardi
che’l senno riduci
prono alfine m’induci
senz’agir in ritardi
Allor Ade non s’attardi
se sconvolto sì sono
d’impeto di Cupido mai
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Galleggio lontana
dalle galassie dell’ipocrisia,
mi avvolgo di linfa vitale,
mi perdo e mi smarrisco
per riconciliarmi con la mia ombra,
poema incompleto
con assenza di versi,
nebbia che svanisce all’alba
quando mi arrampico
nella collina dei
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| Esiste un luogo, dove l’amore ha perso
e la pietà si è spenta
un luogo senza poesia, né voce
bombardato da gente feroce.
Quel luogo dove la vita stenta
dimenticato dal cielo
scavato nel crollo di ogni casa
si chiama Gaza.
Samir è un bambino
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Come un fiore mai colto l’odore di una persona
sento un profumo ogni giorno che mi sveglio
che ruba sottile agli occhi
Corrono le ore e poi si affidano stanche alle note di una canzone
il perché della notte sulle ali di una farfalla
sento un
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Piccolo come un canarino
si cimenta ad indossare l’abito della festa
procurando sguardi alquanto perplessi
ognuno capace d’intrattenere attimi
affinché possa preparare con relativa calma
quel selciato dove potersi adagiare
divulgando sensazioni
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La morte
è solo un’ombra
che scende all’improvviso
nel silenzio della notte.
La morte
non ha segreti
da sussurrare nel buio
e con il suo abbraccio
finisce il dolore
che il giorno ha portato
sulla pelle ferita
da tanti anni oscuri.
La
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Colpa d’entrambi, o di una vita di lavoro,
or parliamo la stessa lingua
solo e soltanto in due separati giacigli.
Dolor ancor di nuovo leso
elemosina parole in groppo, o bisbigli,
solo e soltanto per sfuggir ai numerosi scompigli.
Come trovar
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Non so se il canto mio ha spazio e vita
in questo cielo grigio in decadenza.
La storia che riporto è ormai impedita
a dare voce e volto alla coerenza.
Non so se il pianto greco ha l’influenza
di scorrere con grazia e in modo onesto
in questo
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Catapultarsi in un mondo fantastico
accarezzerebbe sicuramente ogni nostro capriccio
dove saremo in grado di prelevare quanto più desideriamo
assicurandoci che nessuno
possa in qualsiasi maniera catturare
anche soltanto quisquilie
tesori da
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Dentro un film muto senza trama
ricordo vuoto di un passato spento,
fiume violento che non aspetta
strappa fragili certezze e delicate vesti,
ti arrendi alla sua rapida corsa.
Una conchiglia rorida e spoglia
ricca di echi di vento,
il sole
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Ti chiamerò
quando il sole tramonterà
per l’ultima volta nei miei occhi
tu vienimi incontro
tra i campi di grano maturo
sarà l’ultima corsa verso di
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Il timido sol di dicembre
s’affaccia sui rami ormai spogli,
e saluta il tiepido autunno
con fare faceto ed amico.
Sorridendo occhieggia la luna
tra nuvole mosse dal vento,
ed ha fretta a te di mostrare
lo splendore del cielo azzurro,
Là, dove
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Sotto il peso dell’abbandono,
solo, con il cuore lacero,
come foglie strappate dal vento,
l’eco del dolore danza nell’ombra
satura l’aria
mentre le lacrime scivolano silenziose,
come pioggia acida
su quell’amore spezzato.
Sogni infranti, carezze
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Indifferenza
vera perla per chi non consente
di perdere un po’ del suo tempo
nel cercare di mettere una parola buona
verso chi la sofferenza emana
inutile lucidare se il tutto non viene
con rigore e fedeltà accarezzato
garantendo possibilità
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Non siamo che albe
di uno sguardo sognante
nel silenzio di un amore.
A volte la vita prende fuoco
in quei momenti
che respirano in noi
e non sai cos’è.
Amore nel tuo cielo
troppe ombre sugli orizzonti
del tuo sguardo
io sono solo
una
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| Lungo sentieri d’ombra
viandanti si affacciano al cuore
cortecce di vita scolpite in penombra
nel silenzio del fragile candore
frammenti di giorni, sfiorati ricordi
arrestano le mani in muti sguardi.
L’attesa declina le ore
un filo di voce
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Memorie di sangue e di fuoco
tra bombe di macerie, la morte
copre uno spazio immenso.
Il sangue silenzioso e ancora fresco
bagna la terra,
sono uomini, donne, bambini
che non sanno il perché della guerra.
Perché? Per quale motivo
la loro anima
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affastellavo le dita nel silenzio che gioca il dolore
oh sudario d’inespresse speranze che ruggisce la vita
straziami di parole soffuse dal dolore
quante lacrime ha asciugato l’azzurra pietà dei miei occhi
oh amarezza che intingi il dolore nel
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Sotto il manto notturno, danzano le stelle,
sussurrano segreti nel silenzio astrale
che la luna, baciando teneramente il buio,
dipinge di un chiaroscuro argenteo.
Le foglie danzanti trasportano storie
narrate dal vento
e nella foresta d’ombra,
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Credevi di dimenticare
ma il tempo non passa
senza lasciare traccia
di ciò che ci siamo detti.
Credevi di cancellare
ogni cosa in un attimo
ma l’amore non nasce
senza segnare la pelle
e il buio delle sere resta
indelebile come
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Che tristezza tutta questa gioia
arrivismo non sempre comprensibile
ne vale proprio la pena
se ci pensiamo bene dubbi potrebbero intervenire
anche perché tra non molto tutto sarà finito
e quello che rimane sarà soltanto
tanta e poi tanta
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La notte dei miracoli l’amore
girando per le strade ormai deserte
entrava nelle case a mani aperte
col suono indubitato del Signore.
La notte dei miracoli i bambini
sentivano nell’aria la canzone
per dare a questo cielo una ragione
che fa volare
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Vento gelido, grappoli di nuvole,
acini di tristezza, una mano di nebbia.
Polvere di neve sbianca ogni dove
nel silenzio assordante,
alberi e tetti ricamano ghirlande,
il tutto si espande di ghiaccio,
trine e merletti come perle di cristallo
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Tra poco devi preparare
due giorni e sarà Natale
regali cibi il pranzare
Manca l’arrosto lo stress sale
corri tra corsie del mercato
un surrogato forse vale
All’addobbo non ho pensato
devo trovare un qualcosa
l’agrifoglio più
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| Un’ombra, tra le pieghe del tempo sottile
un susseguirsi di attimi scanditi
riaffiora nel suo ramo appassito.
Il sole, ultimo inchino,
si ritira dietro l’orizzonte,
e il cielo colora sfumature
come un dipinto dai toni dolenti.
Un giorno
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| Tu che sei sempre presente
a scandire ogni cosa
per ricordare alla gente
che Dio non si riposa,
ma dall’alto osservi
senza aver mai
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| Celestiale giorno quest’oggi
al quale non possiamo che aggrapparci
sicuri dell’aiuto che non mancherà
rimembrando quelle occasioni
che nel tempo hanno invaso il vivere
dietro insegnamenti sempre in auge
delicatissime parole fanno sì
che il
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Ascolto le ombre
che mi parlano di te
e nessun silenzio
potrà spezzare il buio
di queste stanze
sempre senza calore
e di questo cielo
chiuso nel dolore.
Ascolto le note
profonde della sera
e ora è già notte
qui nel petto
che batte ora
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Sdraiato sotto la quercia
allungo le mani
per toccare il cielo
ma tutto è distante
troppo distante dalla vita
come un prigioniero
nella sua trincea
libero solo nello sguardo
vivo la fantasia il sogno
e sono felice di queste ali
che mi portano
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| Vento di ieri
porta il ricordo
di un viaggio insieme
non tornerà più
nelle pagine del tempo,
passo fermo di intese
legate immagini perse.
Farfalle notturne
danzano nel buio
nella sinfonia del vivere
dipingendo l’intreccio di
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| Che grossa fregatura che è l’orizzonte
più tu lo rincorri e più lui si allontana
e tu ti senti un barbone sotto un ponte
che cerca la luna spiando una sottana.
Che beffa illusoria è l’arcobaleno
quasi ci credi che ti riporti un cielo sereno
ma
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| Quando aiutare significa voler mettercela tutta
diventa un anello per il quale
non lasciarsi mai prendere dallo sconforto
onde portare a termine quanto più possiamo
affinché chi in noi pone fiducia
non debba assolutamente rimanere male
potrebbe
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| Già nel ciel volteggiano
festive luminescenze
di stelle e ricadenti festoni
fra stantie mura
sorde
acuti d’una vita che fu
Già il supino aere inneggia
al cader del grigio d’essenza
fra rumori e frastuoni
del tempo muto
sordo
della vita che
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È nu suonno chiammato Natale
e ne parlano tutt’e giurnale
cu na scritta ca enchie stu cielo
cu na fede ca è ricca ‘e mistero.
È nu juorno ‘ncantato ‘o Natale
e v’o dico papale- papale
ca ‘o Bambino è venuto a pisca’
tutt’e chiocche ca vole
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Lassù nei pascoli alti
pietre rosse formano croci,
croci coperte dal muschio,
preghiere nei miei vivi ricordi,
lampare di luce nel mio essere,
è notte ma non dormo,
nel cielo che vedo, da secoli
fioriscono stelle prive di muschio
l’anima mia si
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Altro non so che fare
che d’affanni poetare,
e di pene d’amore
che struggono il cuore
Seppoi anco il canto s’infossa
allor rio destino veggo
come già esser in fossa
seppur leggo e rileggo
Se donne in versus tacciono
e prono resto
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| Un viaggio nei meandri dell’anima,
un’arte sottile, diventa la tela
su cui dipingiamo l’ umanità
accompagna il tetro ricordo del dolore,
si insinua nella barraccia della mente
capovolta gioia di attimi di fiore,
rigo segnato di un cuore
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334415 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2221 al n° 2280.
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