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Se il tempo è un flusso già scritto,
un mare immenso senza confine,
noi navighiamo tra sogni e ricordi
tessendo il senso di ciò che finisce.
La gravità piega l’ordito invisibile,
la velocità distorce il nostro sguardo,
ma nel quotidiano il
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Mi chiedi compagnia,
ci sono!
Mi chiedi di ascoltarti
e come posso rifiutarmi,
ma tu non parli!
I tuoi silenzi sono più loquaci.
Vuoi parole che non ho,
consigli che non so dare
o che mi rifiuto di dare
perché non ho certezze,
quelle le
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Trovommi in antro,
che tetro buio languiva
e luce sfuggiva
ed era sì stantia
E del ciel le stelle non vedea,
soffuse luci ormai morte
dal Mal attanagliate,
orrido presagio aleggiava
Una Dama in luce m’apparve,
che prono ormai ero,
contrito
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Non era neanche buio,
quando il sonno
con la sua pesante trapunta,
mi aveva inchiodato
sul Golgota orizzontale
in un campionario di svariati dolori.
Quanti cassetti disordinati,
i miei pensieri.
Il corpo è una trappola,
senza lucchetto e senza
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Hai tu il mio sangue
e le ferite aperte
mai rimarginate per anni
che inseguono il silenzio
in una corsa strana
con il vento che soffia
senza alcuna parola
da incidere sulle nuvole.
Hai tu il mio tempo
e tutto si è fermato allora
con le
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femminilità sacerdozio di versi
baciati da una notte argentina di stelle
cuore di donna miracolo d’umiltà
nei tuoi occhi soffia il vento purissimo della bellezza
stai qui dove il valore della fede nell’impossibile urla la sua nudità
chiudi le tue
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 | Hai bussato alla mia porta,
mentre il mondo si perdeva
nella nebbia di un giorno che lacrima,
un giorno di silenzi e ombre,
che avvolge la mia anima
in un abbraccio di tristezza.
Forse conosco il perché di questo dolore,
ma il coraggio di
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E sentirò la luna vacillare
in questo cielo travestito in nero
col suo bisogno attento a non finire
in fondo all’orizzonte
sotto la stella nana a primavera
sorpresa ed invadente
giocando a scacco matto tra la gente.
E la vedrò arrivare sopra un
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Vivi uomo vivi
la luce della tua pace,
tu lo sai che
il cuore non tace
nell’arrida confusa luce
di un cercato temporale,
semina tu ovunque vai
i semi della gioia
del tuo vivere tutto.
Si alzeranno fuori
davanti alla tua strada
ed il cielo
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Sento le ombre
che si avvicinano
e vivo nella pioggia
che cade di sera
entro nei sogni
per non svegliarmi
e il buio sembra
solo un vestito nero
che indosso io solo.
Sento le tracce
di amori passati
e la fine delle carezze
è una morte
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il silenzio calò come tempesta di neve nella notte crocefissa di stelle
condividevamo lo stesso filo di vita teso e dondolante di morte
c eravamo sporcati delle bellissime ferite cucite di tenerezza
meravigliosa simbiosi di anime promesse
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È il respiro ansimante dell’aria diradata,
il richiamo del mare in tempesta,
il silenzio della notte nelle raffiche del vento,
tutto fa eco. Eco della vita.
È lo stridio dei gabbiani sul deserto lido,
la sorda risonanza delle onde sulla
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Da due ore non passa nessuno
e mi chiedo perché
questa strada
non abbia più occhi, né orecchie
per sentire parole incomprese
e forse qualche addio
alla memoria dei morti
che volano ancora sull’erba bruciata.
Da tre lune non piange
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Va l’entropico mio pensiero, va
incontro al tempo che s’avvita
su se stesso, come fosse
fuga e non arrivo...
In un bailamme di risposte
senza che nessuno
abbia posto mai domande
e nel disordine
che ne consegue
il pensiero mio non segue
il
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in silenzio scrive lentamente il pennino dell’anima bagnato d’inchiostro
fogli raggrinziti confini di emozioni saziate di dolcezza
spasmo dell’infinito che batte fortissimo il cuore principio della verginità del cielo
sento gli angeli nudi di purezza
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Avrei voluto condividere la notizia
assolutamente impossibile
gioire insieme di un pezzo di storia
che nei nostri cuori sempre vive
inutile piangere il destino ha voluto altrimenti
rimarrà soltanto il pensiero quando
porterà avanti il desiderio in
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Un surcu intu ma
un surcu inta tera
se t’amii e me man
ti scrovi u me meste
se semmu incuntre
in sce a stradda da sa
ti cun a faina
mi cun i pesci
ti che ti sfregavi
‘na fetta de pulenta
inte l’aringa
appeisa au suffittu
pe daghe u
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Sono stanco di respirare
sempre lo stesso cielo
e mi consegno al buio
perché solo la notte
mi è rimasta amica,
qui, fra le nere ombre
che non ingannano
un malato di nostalgia.
Sono stanco di tremare
sempre gli stessi colori
che il giorno mi
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No so se son viva,
me par de vederte ancora
chi sentà zò come alòra.
Son drèo a nàr,
sento che el Signoridio el me ciàma.
Entànt penso che gavèn avù tant,
de tut.
Sen stadi fortunadi
no n’è mancà niènt.
Se stadi ensèma
su e zò per el
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Turbinante vento di marzo
perde il senso della rotta,
funestando
ora a destra ora a manca
i rami gestanti
di nuovi germogli.
Così pure
i miei pensieri percuotendo,
li dilania a ventaglio
tormentando
le mie sensazioni.
Rapido e impetuoso
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 | Una triste inquietudine
il mondo attraversa,
serpeggia sullo sfondo
l’idea perversa
di regolare i conti
con la fatale guerra
che sarebbe letale
per la nostra terra.
Il conflitto porta lutti,
morti e distruzioni
come ha dimostrato
in altre
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Quanno me trovo ‘nfaccia a sta furtuna
me pare ca me sfotte pure ‘a luna
pe dirme tutt’ ‘e notte a core apierto
c’ ‘a lengua s’è pusata int’ ‘o scuncierto.
Ma ‘a lengua parla e sona pe svavia’
pe dà nu poco ‘e voce a chest’età
ca passa sotto e
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Ad arricchir umore è il bel vedere,
anima cordiale e piccole fessure,
onde stridule e parol effimere e pompose,
come cappello, addobbato di merletti.
Parol a razzolar sul selciato
oltrepassar la mente, ed infierir impertinenti.
Replicar di
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S’ersero barriere all’infante
e nulla v’era c’al desio d’ella.
Urla silenti il tempo edificò,
sorrette d’amore negato
e l’incedere nel perpetrar l’inganno.
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Piove, piove dall’azzurro cielo terso,
come tanti antichi ricordi diluiti
disciolti nel nostro amore
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Credemmo
essere noi predestinati
unici e invincibili
facciamo i conti
oggi con quel vissuto
questo presente
e un
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La strada più breve, non è sempre migliore,
se cerchi di farla, puoi perderci ore.
Provar ad indicarla segreto sparisce,
potrai riprovarla se non s’infittisce.
Più lunga e più alta, nei margini alti...
se l’han fatta così è perché non li salti!
Se
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Mi fai orrore!
Tu, parte di me,
oscura, tenebra,
fredda, cupa,
pezzo d’anima mia.
Combatto per nasconderti,
trattenerti
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Nel cuore,
nel cuore prende forma,
ne dai un po’ e il doppio ti ritorna
quel che si chiama con un solo nome:
Amore,
ed è lì che nasce, il bene.
Nel cuore,
ed è lì che siete voi,
in un suo angolo nascosto:
un posto solo mio e vostro,
dove
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Son verdi e son lucenti
son sciolti e son castani
ma al sole brillano
come fossero d’oro
o donna dal volto oscuro
con
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Chiamatemi poesia,
diceva lui
sebbene sapesse quale fosse il prezzo.
Masticava sigari amari,
il profilo austero e
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COLORE DI CIELI
Rosso vermiglio di sangue rappreso,
nuvole nere, veloci tempeste.
Il cielo bruciava la terra,
arsa da voglia impazzita
di amare e ammazzare,
di teneri abbracci, feroci violenze.
Piangeva la terra dannata dal sole
per giusta
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Arrivi alla mia anima e la sfiori,
empatia.
Con il sorriso mi stravolgi
e le mie parole le ha un ladro,
afasia.
Con il
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 | Il tempo non ferma l’inesorabile danza,
un continuo fluire che mai si arresta,
ma non deve essere ingannato,
perché nel suo abbraccio, l’anima svela
la bellezza d’ogni istante, attesa nel cuore.
Deve scorrere sempre, come il fiume in
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| piove lentamente gocce d’amaro sulla terra battuta dal silenzio
ho raccolto fogli disordinati sulla scrivania della bellezza dei libri
sento la canzone ritmare lo spasmo dell’infinito bruciata di attimi di cielo
vibra la rabbia amara del paradiso come
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| Ma che bel numero è oggi fa pensare alla rosa
piccola appena nata con il suo bagaglio di petali
incita a quel m’ama non m’ama non lasciamola sola
seppure non sia il fiore prediletto per quel rito
margheritina non si adombrerà
a questo il cuore non
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| Non è facile a te dinnanzi
scontrar le parole al vento come foglie
contro un muro di cemento assai silente
senza ne margini ne conferme.
Qui sono, qui mi ritrovo,
a combatter da solo innanzi
la sezione dell’amaro risvolto della vita
senza alcun
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Pensieri vagabondi
ondeggiano nell’aria
come coriandoli
leggeri, luccicanti,
galleggiano eleganti,
altalene di emozioni.
Sorrido alla vita,
sorrido al cielo,
ti accarezzo dolcemente,
danzo in un vortice incalzante.
Volteggiando tu mi
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Mano nella mano
ti sento farfalla
che vola sul mio cuore
e lì trovi la dolcezza
del vivere l’amore.
Prati seleggiati
ruscelli alberati
letti di fiori profumati
e l’amore che esplode
lì dove tu farfalla
fai tuoi tutti
i miei dolcissimi
e amati
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Il mondo trema
da quando sono apparsi
dal nulla
gli oligarchi del potere.
Aridi
come i cactus che sbocciano
nella sabbia del deserto.
Assetati di luce
prosperano nelle zone
più aride e ostili del mondo.
Il mondo trema
da quando gli
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Un paso e dopo l’altro
anche col conta passi
su selciato pianeggiante
o tra sentieri e sassi
fa bene camminare
osservare dove vai
dove non c’è stress
che svia e tu lo sai
e quando c’è la svolta
o viri per il ritorno
sorpresa quella
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Dio padre che sorreggi noi umili fragili uomini
nel silenzio di te beato vergine tu ci sei anche quando il buio sembra il padrone
tu che nel dolore della tua misericordia conosci il valore del sacrificio quello di tuo figlio
consolatore senza fine
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Bruciore agli occhi
indice di un futuro da relegare in un angolo
affinché possa nascondersi ben bene
senza intralciare il dì
speranza inutile
visto come sa cavalcare al trotto
nemmeno dovesse fare una gara
si sa ormai comanda lui
sapendo
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Molti dicon che sei matto
e ti chiaman pazzerello,
ché fai prendere l’ombrello
pur se in cielo splende il sole.
Dicon poi che porti il vento
e col freddo un gran tremore
all’interno d’ogni cuore,
e di nulla tu ti doli.
Ma di te io son
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Una brezza di vento porta nella notte
il volto di lei da distanze sconosciute
e le sue ombre sinuose, sedotte
da mie carezze remote, ormai perdute.
Il mio rimpianto versa con dolcezza
un calice di lacrime e di tenerezza
compone dolente
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Eppure ti cerco ancora
fra le pagine
di un libro
che non ho mai aperto
e fra i granelli di polvere
che un’anima amica
non ha rimosso
dagli scaffali del tempo.
Eppure ti amo ancora
anche ora
che sono stanco
di combattere i giorni
e mi
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Sincera... mente meglio stare zitti
guardarci dentro gli occhi e non parlare
sicuro che il silenzio lo puoi amare
e che tacendo molto mi puoi dare.
Sincera... mente meglio fare il fesso
col verbo coniugato al singolare
col tempo che al passato può
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una carezza
ti faccio dono d’una carezza
che m’era rimasta in me
al limitar della sera
là dove l’amor mio
ancor socchiude gli occhi
proprio avanti a me
tu, ch’eri e mi sei vita.
Ti faccio dono d’una speranza
rimasta qui, in cuor mio
dopo
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Carezze di vento
sento nei capelli
che belli ricciosi
si fanno vedere
e tu ragazza mia
fai tua la loro bellezza
e mi accarezzi
lentamente lentamente,
come fiori freschi
nascono in me
sconosciuti desideri
ed accendi il mio amore
che si entra
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Non c’è suono,
la sera si conta le stelle
sulle dita e le ferite
sulla pelle
così buia
che lentiggini e capelli
si confondono.
Puro il mondo
solo nel sonno
sospira.
Purezza di occhi chiusi
d’innocenze cristalline
visionarie e
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Mi sbrigo sì a fare tutto quello che c’è da fare
so bene sennò cosa mi aspetta
nulla di buono è sicuro
basta guardarsi attorno per come la gente viene trattata
molti dicono a pesci in faccia
sarebbe già una cosa buona
.
risparmio da non gettare
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E’ una pioggia sottile
un’idea primaverile
scivola tra mente e cuore
e si posa su quel fiore
noi che siamo sedentari
col lavoro in certi orari
non sappiamo più osservare
la natura e il suo campare
la stagione non è stanza
con schermo in
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All’altrui prole comunicar si volle,
ciò ch’il cuore, mai, andrebbe a udire.
In ante, durante e nel perpetrar,
mielose, s’ersero, ad adescare
e d’esso il sentir, ancora oscuro.
All’esordir, da falsa innocenza intriso,
palesò d’inganno, una
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Nessuno piange
se non c’è la morte
a danzare le ombre
e nessuno sogna
se la notte esita
a dominare il giorno
guarendo ferite
che la pelle ricorda.
Nessuno ama
le lacrime dei vivi
e se c’è dolore
qualcuno proverà
a parlare d’altro
come
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 | Qualcuno bussò in quella
spendida notte di luna
fatta di bottoni e miele.
Rimasi in ascolto
per attimi eterni
come il vagare di onde
spinte verso il mare.
Dopo che lacrime
di pioggia
avevano ricoperto la terra.
Il verso del gufo fischiò
e
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| quante domande assillano il bel pomeriggio di marzo immerso di poesia
in silenzio sfioro la sfinita dolcezza del mio cuore caduto in un tramonto di stelle
sento che non so quale sarà il mio destino voglio far innamorare gli altri della mia
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 | Ho plasmato la luce
che ha illuminato
il profondo senso dell’amore
ho dato vita al suono
per far vibrare nel cuore
la dolce melodia dell’essere.
Ho forgiato il tatto
per accarezzare la vita,
affinché ogni attimo
riportasse serenità
e
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 | Il tempo va si apre
la primavera espande
colori profumati di vita
sotto le luci di un calore rinato.
L’ inverno ha coperte
a maturare nuovo futuro.
Credere ancora alla meragliosa
poesia dei cambiamenti.
L’esistere è un attesa
compiuta al ritmo
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| Cosa resta di una vita d’un tempo
se non quel batticuore che inebria
quando s’accosta con fare deciso
nel sollecitare risposta
metodo unico per risvegliare il cuore
caduto in un letargo eccezionale
per il quale battersi con amore
fantasia che si
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Sei bella da morire,
un sussurro di vita nel grembo,
lacrime di gioia, un fiume in piena.
Sei bella da morire,
quando lui ti promette l’eternità,
un’eco di speranza, un sogno che si avvera.
Sei bella da morire,
ogni volta che il dolore ti
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335867 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1101 al n° 1160.
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