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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’335Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi |
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Lieto giorno che a me vien sereno
nuvole e sole ti porti in seno,
il meteo dice mi posso fidar
senza ombrello mi vo’ a passeggiar.
E se il ciel triste s’imbruna
per soggiunte nubi ad una ad una,
tosto volgo a casa tornar,
per vincer la nube che
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Voglio essere felice
libero come una foglia nel vento
o una colorata farfalla,
felice di librarmi oltre il vuoto
e senza guardare giù
ambire a toccare le nuvole
che bianche, mi ricordano la luce...
Si voglio essere infine felice
e manifestare
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bella ti vedo nel sorriso ampio di spuma
danzano le piccole gambe e le mani d’argento
guardo i tuoi occhi senza fine c e la terra della mia patria
nel silenzio ti vedo bella fiore del mondo
i tuoi seni sono fatti di pane e di luna d’oro
quando dormi
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Ti porto in me come la luna nel mare,
riflesso tremante che mai può svanire,
sei vento leggero che sa accarezzare,
sei piaga segreta che non vuole guarire.
Nei giorni lontani la tua voce era fiore,
sbocciava nel cuore con petali chiari,
ora resta
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Ci sarà pure un sistema
per far tornare il cervello a posto
sembra che ognuno abbia dimenticato
il vero senso della vita
ovunque dilaga incomprensione
desiderio di colpire
oppure farla franca come si suole dire
tutto va al contrario
godere di
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Un po’ come piccioni
su un filo,
restano allineati
e immobili
sulla panchina del quartiere.
Liso il vestito
da giorni lenti e spenti,
rimirano assorti
il tempo e la vita
o altrimenti persi
in una dimensione loro,
remota.
Una parola a
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 | Ottobre dell’anno è il decimo mese,
procede spedito, sereno e cortese.
A ottobre il mondo si è fatto più grande
si è aggiunto un continente importante,
grazie a Colombo l’America s’è scoperta
una strada nuova davvero si è aperta.
Il contadino nella
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 | Io sono la folle
che vede il rovescio
del vostro sipario di seta.
Vedo il coltello che luccica d’argento
dietro la schiena che finge l’abbraccio.
E non posso urlare, non più.
Perché il mio grido è muto
come la stoffa
di cui sono fatte
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| Stasera quel freddo
raggrinza il tuo viso
ch’è stanco e cadente,
una dura corazza
costruita col tempo.
Nei passi veloci,
la mente si perde
solcando la gente,
distratta.
Il rigore dell’aria
riporta, di strano,
lontana,
e smarrita una
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 | Nello specchio dei tuoi occhi
ho visto il riflesso di tristezze
ormai passate,
tra le dolci lacrime che hai versato,
custodite come segreti mai svelati.
E nelle tue labbra socchiuse,
nel silenzio che tutto avvolge,
ho letto quell’amaro senza
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| C’era un prato in fiore
ora coperto di neve
d ‘un silenzioso amore
tenero intenso breve
li è celato il bacio
primavera infinita
tuo sorriso alla vita
passi del nostro incrocio
labbra rosse di fragola
donavano sogni vento
un’arpa
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Torneremo ad amarci
dolcemente
come se il tempo
non fosse mai passato
e questo fiume
che scorre senza sosta
sarà solo un ricordo
da mettere nel cassetto
con tutti i dolori.
Torneremo a baciarci
come una volta
e sussurrerò parole
fatte
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Serena mi è la festa
guardando lassù
i miei prati di stelle
e godo in cuor mio
e mi sento di essere
a spasso con Dio,
rasento una siepe
e cerco una pietra
per sedermi un po’
e che sia per due
che desiderano tanto
parlare da amici,
sì, aspetto
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Apollo in vanto
d’aver vinto su Pitone,
di frecce sue trafitto,
pose in questio Cupido
"I tuoi dardi valgono poco!"
Allorché Apollo così contrappose
il Cupido in dileggio,
l’infido putto tuonò scosse
in tal ferito oltraggio
e vendetta
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Ottombre è nu pumpiere furtunato
T’appiccia ‘o ffuoco e face ‘o scrapicciato
Tammorre e ammore bella cumpagnia
Orchesta ca fa grande ‘a vita mia
Musica e musicante... tutt’ ‘o bbene
Babbianno ciento core e mille vene
Regne stu tiempo e propio a te
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Bentornato ottobre
ho aperto la porta
al tuo clima salubre
si restringe la luce
che colora le foglie
con calma di pace
di zolla un respiro
si riposa il seme
in attesa futuro
sbadigliano i rami
ormai pronti al sonno
attendendo
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Cussì inbriagh son,
o Provvidenza Divina!
Cussì inbriagh...
E me fidi, coeur mè...
Me fidi e te voeuri ben...
Te voeuri ben come la rosa in del so roset,
che fidusiosa la se leva,
nasend de nòo sota al sul.
Cussì inbriagh son,
Provvidenza
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mi piaci quando taci quando sembri assente
i tuoi occhi paiono volati via
sei bella quando tace il tuo silenzio nella semplicità di una coppa di vino
farfalla di sogno tu che voli nelle nuvole del sonno
corolla di un silenzio ebro di tristezza
mi
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Rilassante musica che rapisce
facendo sognare la pace
quando per caso ti bloccasti
onde assaporare quel suono
che in mezzo alla gente risaltava
in un periodo che di umano
non aveva proprio niente
se non il sentire quei gridolini
vagiti che
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Ho intrecciato la mia gioventù smarrita
come rosa che teme l’inverno,
la porto al petto, ancora fiorita,
perché non svanisca nell’eterno.
La tengo chiusa in un libro di vento,
tra pagine vive di mare e di sera,
la sfoglio piano, con lento
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Fili di luce
e la terra trema di timore
è un sentore
di vaniglia e morte
un alito di fede
per la sera
che scivola a notte
quando il buio
non crede più nel giorno.
Veli di seta
sulla luna inguantata
dalle nuvole
nel dolore del
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Quando il sovvenir m’assale,
dei momenti più colorati e belli
di mia passata giovinezza,
gran malinconia come strale,
tutta m’avvolge in un opaco velo,
che nel cuor mio forte m’investe
come tempesta
e si fa sentir sulla pelle come
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 | Non arrivo’ mai al confine
non vide mai l’inizio
nè accarezzo’ mai la fine...
Sospeso tra realta’ e fantasia
il cuore
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| Ely, nel mio cuore
ti lascio un fremito diamantato,
ciò che da te non ebbi
ma che mi donerai come un diadema stellato
figlio d’un antico incantesimo.
Il mio amore è un uccello ferito
e tu ne sarai la panacea.
Perché per me sei la più bella.
Hai
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| Preceduto da una sofferenza
che ogni occasione d’amore sbrana,
aumento alla massima potenza
la mia corsa dietro ogni
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| Com’è cambiato il mondo
persino nella scrittura si può captare
piccoli inconvenienti che la vita elargisce
senza pensare al male che possono fare
ognuno con il proprio significato s’impone
in maniera oserei dire complicata
che non tutti arrivano a
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| Il tuo commento è silenzio
e allora io non sentenzio
ricerco altrove messaggi
nutro con fantasia
sondaggi
scopro sul tuo viso verità
ciò che vedo non sapevo già
gli occhi non sanno mentire
lo sguardo sa dove colpire
ci basta solo
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Nel ventre del cuore si annida il silenzio,
che urla più forte del vento che taglia,
un lago di specchi riflette l’assenza,
ma l’alba lo accende di nuova battaglia.
Le lacrime scendono come comete,
tracciando sentieri che il tempo non sa,
e dentro
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lui figlio di poveri leggeva davanti ai sacerdoti la legge
il silenzio dei suoi occhi fissava l’anima caduca degli altri
filo di un corpo che spezzava il pane e beveva il vino nella notte dei poveri
Gesù vestito degli stracci dell’amore prendeva il
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Splendor armonico e lietezza
d’un’ attimo sublime,
ad incarnar vita ed intraveder futuro,
ombre a specchiar contorni,
e anima serena a vibrar d’amore.
Alba fluorescente a fioritura d’emozioni,
lungimiranti sogni a galleggiar su cresta
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Quando il desir t’invoglia ad andar fuori
per apparire quello che non sei,
non lasciare che istinto trovi forma
ma porta il cuore tuo alla ragione.
Il mondo d’oggi, sai, sol d’apparenza
adorna il volto suo e di null’altro,
e tu sei visto a guisa
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Molte parole
sono finite nella sabbia
e il vento
le ha portate via
come foglie morte
in autunno
quando i primi freddi
cancellano
il calore dell’estate.
Molti sguardi
sono stati dimenticati
e il dolore
è solo un ricordo
che gela
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Camminare
preda di un muto dispiacere,
- sospesa -come nebbia a prima ora
che s’aggruma e tutto nasconde -
sgranando pensieri come sabbia,
e poi d’un tratto
irrefrenabile una voglia:
tornare polvere – leggera -
minuta e sparsa – trasparente -
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Tristezza avvolge questa domenica d’autunno.
Nel cuore antico, tra scogli spezzati,
il mare conserva i suoi misteri.
Il vento porta voci senza tempo
che sanno ancora di sale e tempesta
anche nelle pietre delle montagne.
Sembrano di onde
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Dio ci ha creati aggratis
con tutta la pazienza di un destino
che attende vanamente il buon mattino
su questa strada nuda fecondata
dal nero del catrame attenzionata
tra tanta gente rassegnata e stanca
seduta cuore e mente sulla panca!
Dio ci ha
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Non so da dove vieni e quando vai
invisibile forte e magico
sento la tua presenza
quando ci sei
pastore di nubi se o non piove
programmi e governi l’atmosfera
dirigi La Rosa in ogni dove
con la profumata delicatezza
anche oggi hai pulito il
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Abbiamo visto tutto.
Ogni maceria, ogni bambino steso al suolo
come una domanda senza risposta.
Abbiamo visto le madri scavare con le unghie
tra la polvere e il fuoco,
abbiamo contato le ossa
più volte dei giorni.
E restiamo in
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lasciate che io socchiuda l’ultimo bacio sulla tua bocca fredda d’aurora
si che sia un istante di un canto che duri fino alla mia morte
venga il silenzio della terra e delle pietre scorrere nel mare
dipinto dall’azzurro immenso di occhi fissi di
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Il silenzio si rivela raccapricciante
portando alla luce
immagini ormai andate nel loro sgabuzzino
respirando con fatica situazioni sempre vive
che mai vorresti abbandonare
seppure portatrici di dolore
ognuna con il proprio DNA
capace di
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S’adombra notturno
e’l ciel di gelo si traveste,
il verso del gufo reale
indispone
il buio alla redenzione
Nere fronde
dal vento sventrate
paiono fantasmi
dal cuore nero
Odo il riposo di Natura
e pure la tenebra
che silente tace
Odo
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Ti sento tremare
e continuerò per sempre
finché il cielo
non sarà che un dolore
un piccolo velo scuro
davanti ai tuoi occhi
che implorano una pioggia
fatta di sale
e di respiri di vento.
Ti sento svanire
la volontà che fugge
in un altrove
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L’atleta del mar, intrepido surfista,
con le sue movenze gioconde
sincronia viva conquista
con l’energia e i moti dell’onde.
Ne segue altezza durata e potenza,
ne misura il flusso con schietta costanza,
ritmo che dentro gli sboccia come
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Nel vento della guerra mi riscopro
ferito — non dal ferro, ma da ciò
che l’uomo ha coltivato:
superbia, avarizia, odio.
Tre mostri che divorano nel buio
la stanza più segreta del mio petto.
Vi entro
e trovo l’antica lacerazione,
un taglio che
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Ti ho incontrata tra le palpebre
quando chiudo la luce mi appari
occhi azzurri di fata tra tenebre
e mi prendi la mano
in quel mondo bambino
nel silenzio mi esilio
e trovo il tuo ausilio
nel cercare parole
rifugiate nell’ombra
per
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Immagina un mondo senza monete,
dove l’unica ricchezza sia la carezza,
dove l’amore diventi seme
e il rispetto la sola legge che resta.
Un mondo dove il sorriso sia dono,
dove la mano si stringa soltanto per unire,
e ogni gesto, senza catene,
sia
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lasciatemi esistere sono felice fino all’ultimo angolino del cuore
espiro pane silenzio e chitarra accarezzo la tua guancia
anelo la dolcissima sabbia tra le leggere dita
si lasciatemi mordere la tua bocca di luce
scivolano i miei piedi nudi nel
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 | Vorrei dirti quanto è bello il dolce risveglio,
quando il sole caldo abbraccia le emozioni,
quando il canto della cinciallegra risuona,
e il profumo del pesco in fiore ci avvolge
richiamando quel sapore tanto desiderato,
di una stagione di vita e di
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| Ho voglia di scrivere,
no, ho bisogno di scrivere,
ho disperato bisogno di scrivere
e ho un disperato bisogno di te, Gesù.
In questo momento non mi basta
sapere che ci sei, ho bisogno,
di sentire il tuo abbraccio
su tutto il corpo, ho bisogno,
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Dell’ultimo fiore
il ciliegio si è spogliato. .
Nudi rami si levano al cielo
sono braccia dolenti che invocano
un grido d’aiuto.
Nessuno ascolta la dolente preghiera,
nessuno lenisce lo straziante dolore delle madri.
Tra bombe e macerie
il
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Niente può essere di buon auspicio
quando tutto si rende difficoltoso
inutile cercare di ovviare a ciò
nulla che possa intervenire in merito
se non quel senso d’impotenza
che spesso si riversa come fiume in piena
per distruggere la vita
niente
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Credimi almeno
se cerco di spiegare
che l’altare dei sogni
ha già rubato
il nostro sacrificio
alle ombre che sciolgono
ogni traccia
del dolore passato.
Spiegati con i silenzi
e non con le parole
perché uno sguardo
può aprire le porte
e
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Sul crinale dolce del colle sorge,
il borgo mio, piccolo e fiero,
tra ulivi e vigneti, silenzioso,
custode di storie antiche.
Le strade parlano di passi lenti,
di mani che costruirono pietre e speranze
e tra archi e chiese di memoria,
risuona il
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riempimi di me immolami bruciami nella tua bocca gli ultimi baci di un eretica litania
divorami nelle tenerezze notturne spogliate dei marinai ho fame dei tuoi occhi sporgenti
di tramonto bellissimo tesoro nascosto nella foresta selvaggia
indagami
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Ora hai messo quel vestito
dalle mille bolle blu’
il tuo mare un incanto
le tue onde e nulla più
quanto bella sei davvero
con un dito tocchi il cielo
e’ la dieta sovrana
regina della settimana
perdere peso snellisce il passo
e’ danza
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Cercando nel vuoto quel pizzico di felicità
aggiustando direzione
particolare bussola da condurre
sfruttando quanto nel cuore batte
posizionando sguardo sino là
calcando e ricalcando orme
unico mezzo per raggiungere traguardo
ansimando con
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Settembre se ne va un po’ stordito
Eluso dai suoi giorni attenzionati
Tradito dal passaggio dei primati
Trattato da un passaggio illanguidito.
Estraneo e tanto caro al dio proibito
Magnifica i suoi aspetti autografati
Bisogno di messaggi
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Un canto di gloria s’elevi
a te, Madonna del natio mio paese,
m’inchino e mi prostro
davanti a te,
fonte di benessere e saggezza
A te rivolgano ogni prece
i fidi fedeli astanti
fra le tue benedette mani
che han sostenuto il figlio di Dio
nel
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Vorrei che il mondo tacesse
quando piove.
Ascolterei la danza del tempo che muore.
- Riga la terra il pianto del Signore -
Spalancherei la porta del cuore.
Starei zitta senza respirare,
la luna a onorare.
Si specchian fiori sparsi fra i
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Le voglie di maggio
si trascinano a settembre
e vivo la fine dell’attesa
di essere nel profumo eterno
del nuovo vino e godo
i tramonti che mi cercano
le colline che cambiano
un già bello loro vestito,
nel mio io più profondo
mi accosto al divin
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Verde Canavese rinverde
al tintinnio di pioggia,
che cheta scorre
su vetusti palazzi
d’aviti ricordi,
un tempo da folle
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336506 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 60.
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