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Gli ultimi 5 iscritti: LPigo - Giuliana1954 - Alicia Moondolly - Shiganosuke - A Dentini
♦ Pasquale Farallo | |
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Non so perché mi guardavi
con quello sguardo
pieno di nostalgia
forse sapevi
che non ci saremmo più
parlati e volevi dirmi cose
che non mi hai mai detto
e io sapevo
del tuo dolore nel buio.
Non so perché sono andato
via senza dire
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L’ombra del sole
caccia il vento
là lungo le viti
cariche di grappoli
ancora caldi
e ricchi di mosto.
La storia
che porto con me
mi da il vino
come sangue del Cristo,
ed io muto e attento
in cuor mio, prego
lo spirito che
davanti a me
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Fugge il sole argenteo
E nel cuore suona
Ben disposto ad ora
Bramando la terra d’oro
Rima gelo
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Pensier a divagar la mente,
scorci sereni, a volar nel cielo,
sogni in vicoli da percorrere.
Carezze ad accarezzar il cuore,
disincanto e melodiose forme,
armonici colori in magica valenza,
e trasparenti disincanti,
fessure ove sbircia il sole.
Ad
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occhi negli occhi e il battito del mio cuore è divenuto tormenta
ho visto nel tuo corpo affusolato una scaglia di cielo accesa d’infinito
eccomi con il mio piccolo loculo degli affetti coperti dal mantello del silenzio
desidero il tuo destino come
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Recentemente
riuscendo ad ingannare con facilità
ogni occasione che si è presentata
hai provveduto a mettere in pratica
elementari giochini scolastici
frutto di prove involontariamente create
onde avere modo di depennare quanto dava
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Sei una candela accesa all’alba
e spenta di sera,
lasciata bruciare con le foglie secche
dell’autunno,
sei un fiore che di petali
non ne ha più,
bianchi e illuminati di una luce fioca e arancio,
flebili al tatto ruvido delle dita.
Sei un punto,
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Mi sveglio senza cuore
e non ho voglia
di convincere le ombre
a lasciarmi vivere
con il respiro debole
di un giorno passato
a raccogliere desideri
senza riuscire
a vivere un solo sogno.
Mi sveglio senza ombra
e non ho pensato
di poter
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Il silenzio
si fa leggero
un canto nella notte
lo fa l’anima,
lo spirito mio balla
e cerca la fonte
della luce che anvanza.
Cresce in me
una composta attesa,
aspetto le stelle,
una maestra luna
ed un vento
che mi prenda per mano
e mi faccia
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Non mi abbandonare
prima che io riesca
a superare
quella soglia di dolore
che mi impedisce
di perdonarti.
Non mi abbandonare
prima che io dimentichi
il nostro infinito amore.
Non mi abbandonare
prima che io torni a sognare
l’effluvio
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| Sublime è il tuo tepore,
una carezza che avvvolge,
mentre mi perdo nell’estasi
dei tuoi occhi luminosi.
Serenità nel tuo abbraccio,
un mondo che si ferma,
e il battito dei nostri cuori
diventa sinfonia di vita.
Le stelle brillano
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Qui si ride a squarciagola,
non serve raccontar la storia,
storie inventate ad incitar risate.
Qui ibrida è la notte ma, il giorno son botte,
non servono armi, si ride a crepapelle,
sulla pelle della gente ad inventar fatti ed imbrogli.
Qui non
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Prendere il volo costantemente
senza che briglie si facciano avanti
è quanto più potremo desiderare
onde gustare quell’intimità che ad occhi chiusi
sorprendentemente vorremmo in qualche modo sfruttare
per aprire la strada a quanto
seppure con la
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Penso al cosmo, una miriade di stelle,
il cielo respira nel silenzio.
Davanti a me, solo un frammento,
una favilla di luce nell’eterno.
L’uomo guarda, ma non vede,
si abitua al miracolo e lo chiama ordinario.
Eppure il Sole, quella fiamma
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Basterà un sorriso
per uccidere le ombre
o forse una parola
pronunciata dolcemente
fra le ali di una sera
passata a contare
le lacrime che scorrevano
sulla cenere degli anni.
Servirà un bacio
o anche una mano stretta
fra i passi lenti
in
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piccole creature che correte nella polvere delle macerie
purissima bellezza ammazzata dalle bombe di un potere inumano
voi che non crescete più nei giochi dell’innocenza ma affamati dall’inverno di una guerra
vorrei che ridiate nudi da ogni oltraggio
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Siamo nati
nell’epoca sbagliata.
Abbiamo creduto
nello stesso dio
e siamo
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| Avanti non ti voltare, lascia dietro di te montagne
di sale, un nuovo giorno sta per iniziare, il sole
comincia a sbadigliare e le ombre della notte
si lasciano scaldare
Pensa ad un nuovo futuro, riempi fogli lasciati
in bianco, getta quelli
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| Guidami oh musa, c’avesti cura del tempo,
affinché d’umani s’abbia sentore
e d’infinita gratitudine l’incedere.
Dammi la forza d’esserne degno,
nella piena coscienza d’un frutto più alto.
Ascolta il grido d’un’anima,
c’al plumbeo s’oppone
e dai
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| Impossibile aspettare sino a domani mattina
desiderio di esserle vicino non ha eguale
quattro anni sono passati
volati via come un fulmine
seppure mancanza sia indefinibile
costretta a respirare vuoto incolmabile
solo da poco la solita routine
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| Il tempo parea fermarsi,
allorché s’udivano falsi sorrisi.
S’era convinti che fosse adeguato,
avulsi dal progredir d’altrui
e d’auspici al
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Il cielo là fuori sembra di neve,
fiocca dolcemente candida e lieve
volteggiano e danzano i fiocchi
si ammantano sugli alberi, sui tetti
sui miei pensieri.
Una candida veste
ricopre il sorridente campanile,
un fatato silenzio
avvolge
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Vago in un deserto del cuore
laddove panica estasi
s’abita d’ignoto,
nell’abbraccio d’una natura
che a prima vista
si fonde in noi,
a nulla gli ascetici sufi
s’asserviranno ancora di sé
né le loro danze
muteranno la gnosi
nel modo
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Negli spazi infiniti
fra le stelle dell’immensità astrale
libra leggera
la tua anima.
Lucente,
tra fulgori di luci,
s’avvolge la tua immagine
in un velo di mistero
offuscando
i tuoi tratti tanto amati,
quei tuoi occhi che mi parlavano,
il
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Fiumi a ritroso di ricordi, nel mentre,
colpiscono a valanga oltre misura
il petto imprigionato e condannato
dal passato sapor delle tue labbra.
Il punto e a capo del ventre,
non del cuor, non dell’impulso e della mia arte,
calibra il peso sperso
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Ad incontrar vita è atto d’amor e gloria,
spermatozoo ad incontrar ovulo,
amor ad esploder nel ventre,
incontri e scontri, fatalità ad attimo splendente.
Son attimi, minuti ed ore, mesi a terminar la corsa,
incontri ad incontrar la vita, respiro, e
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Eterna sarà
la mia primavera,
porto con me
gli adorati canti
dei nascosti volatili,
al mio cuore
apro il cancello
perché che si faccia
un tuttuno con la luce
che mi esplode davanti
ad ogni mio passo,
e mi dico e mi ripeto:
-Spirito
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Essere invadenti non porta a niente di buono
anche se molte cose sembrerebbero averne un buon risvolto
non scordiamoci chi sino ad oggi ha sofferto di mancanze
non avendo potuto mettere in pratica
quanto da una parte relegato
cercare di attirare
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E’un vicolo stretto
dove corre l’inverno
dove soffia diretto
il gelo al governo
la corsa impaziente
ombra di carnevale
Valentino suadente
tra maschere
e sale
e’ un caffè
ristretto
trangugiato di fretta
con affanno
di getto
e una
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Troppo tardi
per credere all’ombra
e per spegnere
stelle al mattino
quando la notte
sognava ancora di te
nuda nel cielo
di una notte fragile.
Troppo presto
per abbandonarsi
a qualche bacio
perduto sulle nuvole
uccise dal vento
di una
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Rivoli caldi, ancòra,
leniti da brezza marina
e l’afelio da lungi.
S’avvertiva un sano tepore,
d’ignari e cari ricordi,
ch’insieme sapevano
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Sull’alto colle
si eleva il mio spirito,
ché all’azzurro
del cielo anela
e cerca
il legittimo sentiero:
meditazione
e raccoglimento
senza veli
mi accompagnano
verso l’Amore
più sincero.
Lì, il mio Dio
luminoso mi attende
per
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Scomodo i profeti
per dargli una ramazzina
loro che lo chiamavano
-Dio degli eserciti-
Lui che è tutto amore,
lo ha detto
e dimostrato il figlio
inchiodato ad una croce
e di più, di più ancora
una e di più donne
l’anno presentato
e lo
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Non piangere amore mio
perché verrò a trovarti
nei tuoi sogni.
Non piangere amore mio
perché sarò al tuo fianco
in silenzio
ogniqualvolta avrai bisogno
di parlare con me.
Non piangere amore mio
perché accarezzerò i tuoi pensieri
fino a
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Di bellezze assai ne veggo
ma niuna ne posseggo
e in patimento mi tocca sì stare,
che vorrei in dipartita finire
Parmi tutto crollarmi indosso,
che in malasalute divengo
e mi correggo come posso
In tal stato mi ritrovo
che da rio fato son
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Passasti di continuo a getto effervescente,
molinelli e sciacquio ad onde ondulanti,
passò l’acqua sotto il ponte,
la vidi andar in solitudine verso il mare.
Ieri passasti chiara e limpida, come ciel senza nuvole,
tranquilla e serena, adagio, adagio
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Metà di maggio esultano di colori
balconi e finestrelle tanti i fiori
solo due posti vuoti cara amica
che spenta la tua vita chiusa la casa
abbandonata e nella
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Con calma per favore senza essere invadente
riuscire ad incontrarsi con la vita di ogni giorno
significa poter avere un vero colloquio
quando il tutto gira attorno sorprendentemente
sapendo prediligere quanto più aggrada
affinché tutto possa un
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Nuvole dense si affiancano
cercano calore
scaricano tristezze e delusioni
esalate da immensi oceani di lacrime pietose.
L’umanità palpitante di emozioni
cerca rifugio
come formiche in rapida ritirata .
Gocce
leggere come carezze
via via
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Tra attese, sogni e speranze
tra le pieghe del tempo
ci ritroviamo nel fragore del silenzio
ascoltando il battito del cuore
che non dimentica
memorie incancellabili.
Rinuncia alle catene
di chi è estraneo alla tua essenza,
abbraccia
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Non sono molto diverso
ho passato gli anni
a disegnare carezze
in un cielo che non sempre
mi ha voluto bene
e tutte le cose che ho toccato
sono rimaste
con il loro colore nel vento.
Non sono molto cambiato
dentro ho ancora promesse
non
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piccola stella che brancoli nel cielo bellissimo d’amore
l’uragano della mia volontà brucia la staticità del male
nel silenzio delle mie forze arde l’umiltà che urla coraggio
io mi arrendo alla fede meravigliosa che fa piangere in faccia agli
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Non ti conobbi appieno
tanta era l’approssimazione mia
verso quello che credevo un sogno
e non la giusta visione di te,
in fondo che ne sapevo
del tuo essere lucida follia
da vivere secondo canoni
a me allora sconosciuti,
adesso che in parte
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La vera me è in viaggio
cammina tra i riflessi del tempo
dove le righe umide del passato
si confondono con le scintille
infuocate del presente.
La vera me, tocca impaurita
ombre che si accendono
luci che si spengono
frammenti d’ un vaso di
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Seppur lontano non dimentico quel giorno
quando in quel sonno profondo
la speranza di una vita migliore faceva capolino
e così fu seppure non per molto
quanto basti onde alleviare la sofferenza
di chi vicino amore elargiva
.
ormai insieme in quel
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Il saluto è un sorriso d’empatia
che lascia un bel ricordo a chicchessia
cadono i primi denti
tra malanni e tormenti
così il topino nascosto porta monete
uno scambio tra pianto e quiete più avanti arriva il giudizio
a volte doloroso supplizio e
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Tal mi prese inquietudine
che parmi d’essere d’avvisaglia in morte,
chè’l Verbo lontano fuggiva
e’l mio animo in prostro mi colse
Luce non ravvedevo, lasso
in torbide acque stentavo,
sì rotto, tal dolor era forte
Quand’ecco m’apparve il
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Ad educar l’anima è il rispetto,
un porger spontaneo e divelto,
tra dir e far amorevole dolcezza.
Educazione musica celestiale,
vigor a nascer insieme,
vita ed uguaglianza,
in spontanea efficienza,
ove essenzial è specchiarvici.
Educazione è,
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Un’ora d’amor che d’ardor si spende
sembra fermar di colpo il Mondo
per dar posto al battito più magnetico
del fior della dolce Vita.
Legge d’attrazione e baci solidi
si cercan d’avviso ovunque,
corpo a corpo, nella istoria,
come frammenti carichi
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Velocemente senza poter mettere in atto cavilli
sempre pronti a dirigere il loro traffico
facendo in modo di evidenziare soggetti
per i quali avere un riguardo speciale
combinazione inaccettabile
rischia di non essere presa in considerazione
visto
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Il gioco delle ombre
è molto semplice:
coprire i dolori
e la luce del giorno
per non sentire più
il lamento del buio
e delle stelle del cielo
che tremano di notte.
Il segreto delle lune
è una nuvola d’argento
che segna il vuoto
in una
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Alla campagna
che mi sorride
a braccia aperte
regalo i miei versi
mentre
alla campana
che mi sveglia
regalo i sogni
che non ho vissuto
al dolce vento
che mai manca
là sul mio colle
regalo le preghiere
che vorrei dire
ma non dico
per così
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No no non ce la fai è troppo
cancella ogni attimo non farti del male
occasioni sono tante per passare oltre
non accanirti è superato ormai il tutto
niente che possa influire in peggio
il meglio è sotto gli occhi
il bello è che ne sei
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Il profumo dei fiori del silenzio
l’odore dei pensieri
il cielo un letto ormai disfatto
la luce di un’anima incastonata tra lenzuola di stelle
le labbra si muovono
cercano
trovano
mordono l’aria
rivoli scendono senza toccare
oltre la pelle
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Non so perché ti amavo
forse per lo sguardo
forse per le mani
che davano carezze
o per la notte
che raccontava bugie
alla pelle fredda
in attesa di una parola.
Non so quando ho smesso
di amarti e di pensarti
quasi fossi un vento
che passa
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In tondo, nel campo correvo
e il filo spinato lo spazio mi confinava.
D’impeto il mio moto si arrestava.
Perché correvo ad Auschwitz?
Perché fuggivo?
E quando il mio debole respiro
non più in gola mi si stringeva,
spedito riprendevo la mia
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Accarezzo la terra
là dove i miei piedi
lasciano orme
e stendo novelli pensieri
su nuvole bianche.
Adoro il tempo
che mi ha atteso
e lascio ai fiori,
che domani veranno,
il mio sorriso,
a Dio che passa
la mia riverenza
alle stelle che
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In un bosco ceduo m’appressai
che in rabbuio si poneva
e dai vetusti rami
lacrime grondavano
Mala pioggia soggiaceva
a pesare su inermi braccia
spente, alla luce soffusa
Ponevasi l’arbusto di pianto assai
che a terra deponeva
a combattere
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...e mentre moriva un uomo,
rigati visi d’ inermi esseri,
con occhi e cuori spenti,
aspettavano il loro turno.
Bambini, ovvero le loro ossa
incrociavano sguardi di madri
nell’attimo del precipizio...
Oggi è come ieri, oggi.
Oggi è ancora
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Ad Auschwitz dolori a scuoter coscienze,
occhi sbarrati ed incredulità, eccidio umano.
Campi di neve e trine freddo,
morti, cadaveri e croci in legno,
Auschwitz, ad incuter paura e terrore,
ininterrotto pianto ed imperversar il male.
Campi aridi, a
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334954 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 60.
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