“ Ciao nonnetto, come stai? Ti trovo veramente bene, nonostante l’ età che, scusa se te lo ricordo è più o meno il doppio della mia, io chissà mai se ci arrivo.”
“ Beh non c’è male devo dire: non ho malattie di rilievo, non assumo farmaci, salvo un po’ di bicarbonato quando occorre, tutto sommato non mi posso lamentare...”
“ Ah, te beato, io non ho mai contato le medicine che prendo, ma dalla farmacia torno sempre con le buste piene... Senti, ti offro qualcosa ... un caffettino?”
“ No grazie, ma lo prendo molto raramente, non frequento bar e non ne sento proprio alcuna mancanza; veramente, se ci penso, non mi sembra neppure di avere altri vizi.”
Davvero lodevole da parte tua, io invece stamattina ne ho presi già tre, e prima di stasera non so a quanti arrivo: Sono troppi senza dubbio alcuno, e che mi facciano male lo avverto io stesso, già sulla mia pelle; ma che ci vuoi fare... non so, riesco a trattenermi...
Comunque, domani sera c’è una piccola festa: ci ritrovamo in una pasticceria vicino casa mia: una cosa da niente, il compleanno di mio figlio, a me e mia moglie farebbe un immenso piacere anche la tua presenza, ci vieni?”
“ No, mi spiace tanto, ma proprio non posso, ti sono grato del pensiero, ma ecco, mi resta difficile da spiegarlo alla gente, ma per queste cose sono proprio negato... non fanno per me!”
“ Beh, io ti posso capire; fa niente!...Stai andando a casa, vuoi un passaggio?”
“ Si, ma ti ringrazio, preferirei andare a piedi attraversando il parco, è per sgranchirmi, sai, ultimamente sono rimasto per troppo tempo tappato in casa, causa maltempo, anche soffrendo non poco a stare al chiuso... anzi senti un po‘... una controproposta:
Siccome ha piovuto da poco, al prato qui vicino devono essere usciti dei funghi, perché non andiamo a prenderli domani mattina? Poi, anche se non ce ne fossero, sarebbe l’ occasione per una buona passeggiata, vedrai è rilassante e salutare; coglieremmo l’ occasione per una bella chiacchierata ricordando i nostri bei vecchi tempi, quando eri bambino e ti diedi qualche lezione di musica... I funghi poi sarebbero così buoni!...”
Ah no, per carità, camminare a piedi mi stanca subito, come vedi ho pure qualche chilo di troppo e faccio troppa fatica a piegarmi; a volte mi sento davvero finito, ed ho appena trentanove anni...
Però l’ ho anche capito che sarebbe meglio fare tutto, proprio come te!”.