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Va pensiero, vola oltre le mura,
conquista spazi e nuove conoscenze,
riempi del sapere la mia insaziabile mente;
nulla dev'essermi celato,
come nulla si cela al tempo.
Oh ataviche mura, non abbiate alcun timore,
permettete anche agli altri di valicarvi;
ogni vostro anfratto ha da esser noto
e appagante alfin sarà la vostra storia.
Solcherò grandi mari per giungere a voi,
scalerò ovunque la vostra impervietà,
irromperò stanco, ansante, ma pago
sulla scena del nuovo sapere:
tocca anche a me e lo voglio!
Quanto tempo trascorso invano,
privato dalla luce della conoscenza;
secoli vissuti al buio, pregni di ignoranza
e vanamente protesi a femare la voglia di sapere.
Prestami attenzione tu che alberghi oltre le mura:
anch'io saprò, anche noi sapremo,
da sempre esclusi, anche noi come te vogliamo;
no, non temere: nulla ti sarà tolto.
Non dissiperemo oltre il trascorrere del tempo,
fin dalle viscere grideremo contro il silenzio,
finché in un chiaro giorno, le nostre voci
perforeranno quelle mura,
come al nuovo che viene. | 
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