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-Una ragazza perbene, si sa
soprattutto se della tua età
non può star sempre ricurva sui libri
sola con un paio di candelabri.
Dev'esser circondata di spasimanti,
ma non basta una dote in diamanti:
ci vuol classe e, se mi consenti
di questa i tuoi modi sono carenti.
Schiena dritta, petto in fuori
diverrai una ladra di cuori;
lascia fare a me, mia cara
chi meglio della zia Sara?
Guarda qui, poi, che pallore
il guardaroba, ah, che orrore!
ti prescrivo una vita sociale
e far compere non ti farebbe male.
Mignolo in su, non far rumore
la felicità è il tuo unico umore;
hai da dir qualcosa di sconveniente?
Nel dubbio, cara, non dir niente.
Poi un corsetto per valorizzar il seno,
duecento colpi di spazzola almeno,
forse questa crema... ma sì, prova.
Tra qualche mese sarai come nuova!-
-Mi dispiace, zia, ma non posso
sarebbe per me l'errore più grosso,
scusatemi se non posso farvi contenti
perché non riesco a far altrimenti
di essere me e far quel che voglio,
combattere e superare ogni scoglio;
questa son io, non puoi cambiarmi
sii comprensiva e getta a terra le armi.
Non ho intenzione di sprecar la mia vita
a sentire: "Margherita, Margherita
fa quello, va lì, portami questo".
Io non m'inginocchio: protesto.
Quindi perché dovrei andare ai balli
e comprare in quantità abiti e gioielli?
Per incastrare Tizio o Sempronio
nel freddo contratto del matrimonio?
Grazie, ma no, declino l'offerta
preferisco tenere la bocca ben aperta
e dir tutto quello che mi pare e piace
viver come voglio, starmene in pace
e chissà, un giorno, trovare l'amore
e non aver da pensare a malincuore
alle occasioni perse, alle avventure
perché le ho colte, sconfiggendo le paure.
Perderò la dote e il vostro consenso
di voi mi rimarrà solo il dissenso,
ma pensandoci, alla fine, che importa?
Quindi puoi andartene, quella è la porta.- | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Margherita è libera di fare le sue scelte, e nessuno può cambiarla. Le si può cambiare il vestito, l'acconciatura, ma la sua mente la veste come le piace.
(I nomi sono di fantasia, non si riferiscono a nessuno)
L'immagine è presa dal film Alice in Wonderland diretto da Tim Burton.» |
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