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Lo sguardo graffiante
e il passo felpato,
lei con aria innocente
rinnega ogni reato.
Ammantata di nero
e con una maschera,
come un vampiro
esce solo di sera.
Per i vicoli bui
striscia silente,
se scorgi gl'occhi suoi
un colpo, poi niente.
Con i tacchi a spillo
da un tetto all'altro salta
con l'abilità del grillo
e della volpe scaltra.
Ammalia le vittime
con i modi suadenti,
porta con sé un pettine
di cui usa i denti
come lame affilate
per fare minacce,
sue fedeli alleate
nelle lunghe caccie.
Catturato il coniglio
con un astuto inganno,
gli sfila il portafoglio
senza alcun affanno.
Tutto l'oro e l'argento
rendon la sacca greve,
ma senza un pentimento
la sua coscienza è lieve.
Suscettibile s'indegna
a saper che la taglia
su di lei è così scarna,
seppur sia una canaglia
e sorride impertinente
a legger "meglio se morta":
è risaputo certamente
che i gatti non han vita corta.
Ancora tutte e nove
le vite con sé ha,
solo quando piove
in ritirata se ne va.
Infatti l'acqua ha il vanto
d'incuterle timore,
una goccia soltanto
le fa arrestare il cuore.
Con questa debolezza
l'han sbattuta in gattabuia,
aspetta con asprezza
che giunga il suo boia.
Ma lo stesso mattino
dell'esecuzione capitale
stordisce l'aguzzino
e riesce a scappare.
Le han tolto ogni bene
e lei, a morir di fame
trascina le catene
della miseria infame.
Uno sguardo di scherno
e una fragorosa risata,
la deride l'Inverno
da cui non s'è salvata.
Sepolta nella neve
senza neppur un fiore
muore col respiro breve,
derubata del calore. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Non dovete prendere la morte della Gatta come una specie di punizione divina per i suoi sbagli. E' che tutti muoiono, tutto qui. Il buono come il cattivo, o meglio, chi si mostra come buono e chi come cattivo. Infatti la Gatta, secondo me, ha un animo molto più fragile e gentile dell'aguzzino, o del boia. Quindi spero di suscitarvi compassione verso questo personaggio, e non disprezzo. Buona lettura!» |
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