Arezzo, quale gemma incastonata
tra Tevere, Arno, Chiana e Casentino
rifulgi d'arte, tu, del Pier divino,
ma non ti esalti e resti un po' appartata.
San Francesco dall'umile facciata
nasconde i bei colori di un "giardino“,
dov’Elena, Eraclio e Costantino
glorifican la croce profanata.

In Piazza Grande, nobile ed austera,
case e torri con stile differente
si affiancan raccontando la tua storia,
ma la Pieve tua, riottosa e severa,
volgendo loro l'abside possente,
le spalle sembra dare a tal memoria...

una memoria di virtù foriera:
straordinari ingegni tra le tue genti
all'Italia han dato onore e gloria.