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Responsabilità sociale
Amniocentesi
Famiglia
Ricurva su me stessa
medito su colpe
che,
forse la vita,
mi attribuisce
ma non sento mie
Io,
figlia della Terra
senza patria,
senza nome
io, io...,
congenite colpe
posson ricadere
su chi,
dopo di me,
da me,
avrà vita
Figlio di figlia
analizzato da capo a piedi
esiti positivi
non soddisfan brama di perfezione
certezze ed ancor certezze
nella medicina si cercan
Copiose lacrime scivolano
lungo il volto,
non le asciugo più
lascio che cadano
con i pensieri
d'annullar la vita
Un fendente nel costato
mi ha inflitto
chi,
nel ventre,
ho protetto,
da chi,
tenendo per mano,
alla vita ho accompagnato
Amniocentesi
per comprovare
la perfezione
d'una creatura
che già amo
Amniocentesi
per ricordarmi
che posso aver colpe
di cui non conosco
provenienza
io, figlia
della sola
Terra
io,
madre
che rinnegar me stessa
vorrei
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«mia figlia mi ha detto: faccio l'amniocentesi poichè, essendo tu adottata, non conosciamo le tue malattie ereditarie... mi sono sentita morire, volevo morire penso che non l'abbia detto per farmi male, ma per me è stata una pugnalata al cuore, pur riconoscendo la realtà»
Commenti di altri autori:
«E' un duro colpo, basso direi, ma come si fa aricorrere a sistemi del genere solo per il fatto che una madre è stata adottata e quindi non ne si conoscono le malattie. Vedo che questa società asettica ha perso quasi del tutto i valori umani per far posto a stupidaggini scientifiche. Una lirica che mi ha sconvolto e commosso per la crudeltà della situazione. Applausi poetici all'autrice.»
«Partecipo con tutto il mio cuore al dolore di questa mamma e quasi nonna la cui la vita non è stata benevola nei suoi riguardi Vorrei ricordare che se colpe ci sono non sono assolutamente le sue ma di altri: di chi l'ha abbandonata e sopratttto di chi nulla ha fatto per evitare che ciò accadesse. Vorrei ricordare che potrebbe essere anche colpa di nessuno ma di circostanze avverse e succede anche che un abbandono altro non è che un atto d'amore estremo e doloroso per regalare un futuro migliore ad una creatura a cui si è consapevoli di non poter donare nulla (è un concetto discutibile ma spesso è una decisione che avviene in un momento di disperata solitudine ) . L'amniocentesi è importante si curano malattie anticipatamente»
«Un dolore, un tormento causati da parole che non sono dette per offendere o rinfacciare qualcosa, ma spesso solo per superficialità e che comunque fanno molto male. Versi che afferrano e coinvolgono in sentimenti e momenti di ansia ai quali non si può sfuggire. Lirica pura che scaturisce dal cuore diquesta grande poetessa. Segnalata.»
«Talvolta i nostri figli, con atteggiamenti non del tutto riflessivi, ledono la nostra sensibilità, non rendendosi conto del male che procurano dentro l'anima...»
«...anima bella e sensibile tu colpe non ne hai capisco quanto male possono averti fatto queste parole e come sono rimaste nel tuo cuore di mamma letta con commozione»
«spesso i figli agiscono senza pensare alla sensibilità di una madre. Non lo fanno certo per arrecare doloro, ma solo per la loro giovane età e anche perché questa epoca in cui viviamo è sicuramente basata più sul materiale che sui sentimenti (purtroppo). Versi molto sentiti ...complimenti»
«Come nella tragedia greca, sembra che le colpe dei padri ricadano sui figli.
E' il destino di noi umani, quello di sentirci colpevoli di reati che non abbiamo commesso... E' la nostra civiltà? Direi inciviltà, se porta alla sofferenza degli innocenti...»
«Una poesia che nasce dal cuore, da uno stato emotivo dell'autrice e la lirica non può che colpire ed esser vera poesia! Molte volte in questa società supertecnologica si esagera con "l'accanimento" scientifico, ma l'altro lato della medaglia è che se si è riusciti a diminuire la mortalità è anche grazie alla ricerca scientifica, come l'amniocentesi importante per prevenire malattie congenite in neonatologia. Talvolta le parole non sono spese dal cuore ma dettate dall'ansia di figlie e prossime madri e sono pronunciate non per colpire, ma per chiedere aiuto...»
«Mi sono messa nei panni dell'autrice e capisco benissimo come si possa essere sentita nel momento in cui quelle parole hanno ferito il suo cuore – è vero, in confronto a tanti tanti anni fa ciò che facciamo in certe situazioni può sembrare superfluo, ma può anche evitare i dispiaceri del domani (sempre che così si possano chiamare) – essere pronti a qualcosa, ci farà senz'altro sentire più responsabili. Un urlo tutti questi versi, un fiume in piena che non riesce a frenare la commozione, facendo uscire dal suo letto caldi lucciconi. Sentitissima.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.