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Responsabilità sociale
Ho Ucciso Mio Padre
Sociale
Confesso,
ho ucciso mio padre
Non era un uomo probo
non era un buon marito,
un padre affettuoso
una persona di valore
Picchiava mia madre,
bastonava me,
odiava tutti
La sua ira scatenava
sul fragile ed esile corpo
di mia madre
Puzzava di lezzo
ed il suo alito fetido
si spandeva nella stanza
quando mi sodomizzava
Mia madre,
sapeva
mia madre,
taceva
quando in cucina
con gli occhi gonfi
cercavo acqua
per dissetar la gola
ed in silenzio
mi asciugava le lacrime
Ho ucciso
mio padre
ed ora
odio mia madre
che mai
è stata capace
di sottrarre l'osso
a quel cane di mio
padre
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«La tua sensibilità nel compenetrarti nei diversi drammi della vita altrui ti rende una persona e una poetessa speciale! Una rosa speciale senza spine ti regalo!»
«trovo molto positivo il fatto che l'autrice, sia nel corpo della poesia che nella nota stessa, lasciando parlare solo ed esclusivamente il "protagonista" dell'episodio ispiratore, si astenga dall'esprimere giudizi e & o valutazioni, di qualsiasi genere!
Anche io me ne astengo.
Ottimo il componimento.»
«Versi molto crudi e forti che purtroppo rispecchiano realtà sommerse della società. Letta con un brivido sulla pelle e l'amaro in bocca. Ottimo spunto di riflessione ... brava come sempre!»
«Purtroppo si leggono spesso orribili episodi di cronaca e noi veniamo solo a conoscere l'epilogo di una vita vissuta sempre all'ombra della violenza. Forse dovremmo fare molto di più per evitare che accadono simili delitti ed evitare anche contro la violenza sommersa che è all'origine di questi drammi.»
«Se da esperienze traumatiche nasce anche l'odio per un genitore sino al delitto molteplici sono le cause da ricercare... indubbiamente si odia chi si teme e l'assenza di amore è la condizione base per arrivare a soluzioni inimmaginabili per una mente "normale"...le attenuanti possono essere spiegate dal degrado sociale e morale che può portare a tragedie così terribili...»
«Da un fatto di cronaca una lirica incisiva, ottimi spunti di bei versi per una sensibilità davvero unica! Struggente, amara, atroce... e meravigliosa nei versi!»
«Uno spunto dal quale l'autrice sa trarre con immediata ricercatezza la vena riflessiva su un argomento le cui parole non basterebbero per esprimersi e che, con essenzialità ne denota il profilo, lasciando il lettore ammirato da tanta spontaneità e bravura. Un'autrice che sa sempre spaziare su innumerevoli situazioni riuscendo ad entrare nel problema e tradurlo in ottimi versi. Nonostante il tema... è davvero toccante... tristemente toccante! Molto bella!»
«dalla amara cruenta cronaca versi struggenti che pervadono di brividi, complimenti Rosy alla tua sensibiltà elevata e alla tua maestria, d' impatto forte eccellente poesia»
«molto dura questa lirica che rispecchia la verità di tante persone innocenti sottomessi dalla paura di affrontare e denunciare quel stato di padronanza che rende schiavi. PENETRANTE.»
«L' ho letta con le lacrime agli occhi. Cruda realtà del nostro tempo, descritta con la dolcezza e la forza della tua Poesia. Grazie è bellissima, un tocco di dolcezza, compassione e orrore al contempo. Tu sola Rosy sei capace di descrivere tutto questo. Complimenti e omaggi.»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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Commenti di altri autori:
«sai sempre ottimi spunti... splendida stesura per un ottima lirica ... rosy»
«Se da esperienze traumatiche nasce anche l'odio per un genitore sino al delitto molteplici sono le cause da ricercare... indubbiamente si odia chi si teme e l'assenza di amore è la condizione base per arrivare a soluzioni inimmaginabili per una mente "normale"...le attenuanti possono essere spiegate dal degrado sociale e morale che può portare a tragedie così terribili...»
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