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Responsabilità sociale
Fermateve vojo Scenne
Riflessioni
So' affranta,
dentro ar petto c'ho dolore
ogni sera nun basteno
cento rosari
pe li morti ammazzati
pe' li regazzini
morti assiderati,
pe' quelli stuprati,
pe' le donne schiave
Se questo è er monno,
fermateve vojo scenne
Nun posso crede'
che tutto è ingiusto
ce so pure le anime bone
So' affranta
e so stanca de vede'
che la gente s' ignora,
dentro a li cori coveno
odio e invidia
Pure ar cimitero
fanno a gara a chi possiede
er mejo marmo,
li mejo fiori
quanno a li morti
nu je frega gnente,
vonno le preghiere
e pe' chi nun crede
vonno esse ricordati
da li parenti
Se questo è er monno,
fermateve.
vojo scenne
Accenno er televisore
me sembra che tutti li programmi
fanno a gara
pe' ave' er massimo
de li spettatori
infilando lame infuocate
dentro a li genitori
de li regazzini
ammazzati
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Pur'io vojo scènne... Parole che dovrebbero toccare chiunque per le strocità che il mondo ci mette sotto agli occhi e dentro alle orecchie. Sembra che ci sia una assuefazione all'abominio e al crimine, mi sembra che ormai se non c'è il morto non cè divertimento... boh... vojo scènne pure io! Molto apprezzata.»
«Una poesia ben strutturata in forma dialettale, un grido di rabbia a questo mondo che delude sempre di più dove il cinismo diventa quotidianità! Bella la lirica e forte il messaggio... anch'io voglio scendere!»
«Bellissima Poesia Rosy; hai interpretato in splendidi versi ciò che molti di noi, stanchi di come va il mondo, abbiamo detto, diciamo e vorremmo dire. Ma fino a quando ci saranno persone che riflettono così,siamo tranquilli... Perché si è presa coscienza della necessità di instaurare un mondo nuovo e noi, anche se siamo poco numerosi, dovremo essere germe di Speranza: Uomini Nuovi di Speranza. Grazie di cuore. Segnalibro per me.»
«Credo che questo sia il pensiero accorato dei più...purtroppo l'avvicendarsi degli avvenimenti ci lascia come frastornati e impotenti spettatori di un mondo che travolge per la sua febbre consumistica del dolore e dello strazio... un fiume che s'ingrossa spaventosamente e che rischia di travolgerci tutti... anche i nostri pensieri! Sei fantasticamente splendida!»
«Il TUTTO fa a gara... tv, carta stampata, web... si usa il sangue per fare odience... ma la cosa peggiore è che stiamo perdendo anche la capacità di indignarci. Sì,io alla prossima fermata... scendo. Gra zie Rosy, versi doppiamente incisivi grazie al vernacolo.»
«E hai ragione. Un mondo sempre più balordo e verrebbe veramente la voglia di scendere. Ma il freno chi ce l'ha? Noi poveri poeti, chi più bravo (tu) chi più da strapazzo (io) ci proviamo, ma chi ci sente? La tua poe è molto bella ed in vernacolo ancora più coinvolgente. complimenti.»
«...e pure a me che so romana te risponno che c'hai ragione che a questo monno te viè voja de scappà e dije a tutti ma co' sto modo d'esse ma che campi a fa?? complimenti bella poesia!!»
«Scendiamo insieme Rosy... andiamo a coltivare rose, rose da amare, dal profumo forte e inebriante, che invada il loro mondo pieno di fetidi odori di morte, violenza, odio e rancore... noi in una semplice, delicata rosa cerchiamo solo tutto l'amore del mondo... questa la felicità!Sei forte e speciale Rosy!»
«Caratteristici e molto ben stilati versi in vernacolo che rispecchiano, a grandi note, la situazione che ci vede immersi in una vita pericolosa e colma di drammatici eventi...»
«viviamo in un mondo che facciamo fatica a capire e condivideri questo si nota nei tuoi splendidi versi un componimento che sottoscrivo sei maestosa mia Regina»
«Quanto è bella e quanto è vera!!
Troppa invidia troppa crudeltà e cattiveria su questo mondo creato con tanto AMORE e i mass media non ci danno altro che notizie tragiche e angoscianti quasi come se facessero piacere, ma ci deve essere pure del buono!
Che anche al cimetero poi si fa a gara a chi ha il marmo più pomposo (mi ricorda 'A Livella di Totò)questo è davvero troppo.
Stupenda... il vernacolo rende i versi ancora più suggestivi e affascinanti.»
«è vero... vien proprio voglio di chiedere al conduttore di fermar la "macchina" per scendere precipitosamente da un mondo sempre più bestialmente disumano. .»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.