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Ora ch'è spenta la storia d'amore
pensi di aver raggiunto la tua meta,
di aver lasciato dietro quel dolore
e ritornare presto a vita lieta.
Talvolta senti ancora quella fitta,
ti rendi conto della situazione
e mediti che è stata una sconfitta,
forse serviva un po' di comprensione.
Ma di questa sconosciuta libertà
sei ubriaco; di certo non ragioni
sopra quella ch'è la cruda realtà,
sfrondata ormai da sopite passioni.
Sei cosciente di tal nuovo percorso
che ansie e ostacoli certo non cela,
perché devi conviver col rimorso
seguendo strana vita parallela.
Qua e là sei assalito dai ricordi,
dal passato riemergono gli appigli.
Trattieni quella lacrima e rimordi
perché ti senti orfano dei figli.
Per loro invochi presto falsa scusa.
Dici "pericoloso era l'esempio";
ma loro vita mai sarà rifusa,
uniti voi eravate il sacro tempio.
Prova a fermarti ancor per un momento,
c'è tempo fai ancora indietro un passo.
Scava nel tuo sapere adesso spento,
necessita l'orgoglio tener basso.
Non far pagare loro il caro prezzo
di colpe che il destin vi ha dato in sorte,
perché coltiveranno sol disprezzo
se ancora sentiran gridare forte.
Provate a seppellir dunque le armi,
bisogna che ciascun perda qualcosa;
senno convien, non siate come marmi,
e' lor serenità la prima cosa. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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