Visitatori in 24 ore: 8’455
964 persone sono online
Lettori online: 964
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Non ho più sogni per te!
Se le anime alle quali affido il vento potessero parlare!
Non ho più fiori da dare, tanto non li sai curare.
Non ho piu niente dalla mia,
ho preso i miei giorni per quanto fossero pesanti e neri,
li ho resi veri per indicarti la via se mai facessi ritorno,
un giorno.
E ti lascerei passare, scansandomi di lato
senza voltare lo sguardo verso il tuo pallido orizzonte,
quello calpesto e malandato,
per non lasciar pensiero alle meridiane,
che raccontano il tuo evo,
scevro della voce e del lieto conversare,
che sappiano placare orizzonti di fuoco,
lasciando di sé i segni del coraggio,
come una stella a far brill’occhio ad ogni passaggio.
E se la presenza tua fosse meno vento e piu tempesta?
non importa se il cielo ti vede
e sopra a quale testa. Importa che sei qua,
debuttante allo sbaraglio, che vieni e vai,
cupidamente scagliando i tuoi dardi,
per lasciarmi credere quanto sia verace sognare
e lasciare me e i miei sogni eternamente riposare.
Sperduti al tuo soffiare sulle anime mortali,
sei Dea, per usucapione, impàri e mortale,
perché se le parole sapessero contare
e segnar la gloria di un momento,
allora dimmi, perché rimango sgomento?
Io domando, chiedo e non commento,
allorché non posso e non elargisco falsa ragione,
non ho pregio e son di parte,
quella che ho perduto nella vita,
sotto le macerie di un castello tuo di carte,
fatto di ori e di bastoni, di inutili ragioni
ove la coscienza ripulita cade,
trafitta dalla regina di spade nel cuor del Re,
e i suoi miseri perché. | |
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|