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Le 66 poesie pubblicate il giorno 21/01/2017
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Ho fatto di tutto per tenermi a galla
ma l'orizzonte è un assassino
la riva è una iena
e in mezzo al mare gli squali affilano i denti
cercano la mia anima
per sfamarsi di luce e trasparenza.
Ho fatto di tutto per esaltare
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Salsedine
e gabbiani
ciarlieri e chiassosi
Rammenti?
La nostra panchina
di granito antico
ammirando navi
e barche
e
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Ci arrenderemo al tempo,
un giorno,
oltre i timori
e gli amori,
oltre le certezze stanche
di una vita consumata
senza conoscerla del tutto,
avendone visto le facce
mutate da sorrisi e pianti.
Sì, ci arrenderemo senza volerlo,
fino a
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Come pilastro la mente
trasmette impulsi all'uomo
cammina nella via del tempo
nell'impronta dei secoli.
Voragine annulla
l'umano senno
scavalca gracile potenza
trasmigra dolore
che trasmette ai posteri.
Storia intrecciata
da
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Come la prima volta,
in una vita che non sembra tua
sarai terra
di ciò che hai seminato.
espandi il profumo
e se t’avvolge la luna
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Ombre nere spettrali turbano la mente
qual fantasmi danzanti irridono i pensieri
che invocano scossa dell’animo la quiete,
pensieri amici che derisi in neri si tramutan
qual altre informi nere spettral ombre fantasma
a ingigantir quel terreo turbinio
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E penso a quei giorni
ormai lontani
seduta su vecchi gradini
di una casa ormai vecchia
vedo passare lenti
ricordi fatti
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Se tu ascolti capirai
quello che sei tu, ancor di più, ora lì
se poi mi guardi riuscirò
a volare più su, di quel blu, fin lassù
Cambierà il vento se tu
aprirai gli occhi senza chiuderli mai
io non
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Non avvilirti, datti pace
il fuoco si è dissolto:
rimane solo un po' di brace
che intiepidisce il volto
ma che ti
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La calda locanda del giorno che passa
rimuove la cera del tarlo nascosto
Sul far della sera di un giorno
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Sul nostro cuore
come tenero sogno
cala la sera ...
Mentre un giorno va via
un’altra notte si aggiunge
alle tante
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Grida
nel costato un nudo taglio;
Brucia
senza fiamma né spettacolo.
Silenzioso martirizza le mie vene
nell'affanno sputa fuoco stupratore.
E mi veste nelle notti senza pace,
di un dolore affamato del mio petto.
E la mente, passiva, si fa
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E sembra ...
si faccia sempre più tardi,
s'ottenga il grado d'attempato,
lasciandolo scorrere ...
in
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| Vuoto improvviso
di fronte alla tua tensione
una cupa disperazione
un terrore arcano ed invincibile
la bellezza dell'istante.
E nella tua immobilità
mi afferri e trafiggi
lasciandomi inquieta solitudine
al vago chiarore
della complice
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| Lacrime
di un flebile respiro
che ritorna
dal bianco gelo
in questa notte
che attende il giorno
e prega ancora un sorriso
mentre
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| È alba irrequieta!... La ghiacciata rosa
dell'estate risplende or più che mai.
M'è dolce tanto, e tanto m'è odorosa
che in sorriso si cambiano i miei lai.
Del Sole giace in sotto alla mimosa,
e qual mio labbro, la
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Tra le mie mani
vivi intensamente
convinta dal tuo cuore
che non mente
ed anche se ragiona
a modo suo
stai certa che il pensiero
è solo tuo.
Tra le tue mani
m’agito ribelle
e cerco di cambiare
vita e pelle
con tutta quella forza
di
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La Ribellione s’accese come fiaccola vagante per la strada
cercando il perduto Ideale tra pensieri che non hanno pace,
errò tribolante scrutando ogni angolo tra una foschia rada.
In fondo ad un oscuro vicolo al chiarore di luce di brace
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Amo guardarti,
nel silenzio della sera
ogni cosa ti assomiglia, e tu
sei cosi assorta, nei tuoi pensieri
sei cosi
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Il corpo moribondo del giorno
dalle ombre eccolo trascinato
verso la collina dei tramonti.
Quando poi nel baratro verrà gettato
come tutti quelli che l’hanno preceduto
lascerà soltanto screziature di sangue.
Per l’ennesima volta
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| Hai avuto del mondo
la stessa visione,
hai creduto, certo
di avere ragione,
hai nascosto le ore
nel palmo del tempo...
Hai sperato che il vento
si fermasse un momento!
Il diamante di cera
una spenta candela,
urlando alla
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gioca la luce
nel disegnare le
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Una voce tremante,
è l’animo che parla,
nella conflittualità
della dispersione
del pensiero.
Vive nel dualismo
di una convivenza
occultata agli occhi.
Si manifesta
nella chiusura della
spontaneità, parole
forzate,
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E quando tu vedi la morte insonne –
perire tra fiamme ed urla violente,
dolore acuto di uomini, donne:
nessuno mi vede, nessuno mi sente!
Bugie, menzogne: son nostre colonne,
ipocrita triste, uccidi la mente:
in dolci lenzuola m’avvolgon: cretonne
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| Suli di menzionnu,
ca brilla ‘nta lu jornu.
’Nto risvigghiu d’ogni matina
a furtuna d’avirla vicina.
Puru ‘nu mari ‘n’timpesta,
ma senza nun eni festa.
Si nesci dà casa
lu roggiu nun camina
e ‘a testa furria comu ‘na pallina.
’Nto veru amuri,
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Uno spazio assolato,
gli ultimi incerti raggi del vespro,
la facciata della chiesa emana
riflessi dorati .
Le voci provengono in sordina,
ora più chiare...
Polifonico intreccio
il pensiero vacilla,
ricordi lontani riaffiorano...
un bimbo
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In gabbia
proprio in gabbia non ci sei
ma batti le tue ali a queste sbarre
volendo avere spazio all’infinito
desiderosa e viva dentro me
ribelle dentro un mondo scolorato
attenta a ripescare il tempo andato.
Sei fuori
proprio fuori
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Perché sognare,
quando potrei,
se volessi,
stringerti, finalmente,
tra le mie braccia,
e baciare dolcemente
la tua bocca?
Si, tu,
ti lasceresti andare
aspettando che io,
guardandoti negli occhi,
innamorato, dica:
" ti
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Se non ti fossi voltata,
ti avrei ricordata per le mani
appassite tra i rifiuti,
per il cestino colmo
di avanzi del
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66 poesie pubblicate nel giorno 21/01/2017. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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