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Le 19 poesie pubblicate il giorno 21/01/2017 sull'argomento "Ribellione"
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taci, gli dici
ma quello nisba
continua a pensare,
il cervellone
pur quanto gli impongo
di zittire, ché se penso
che non devo pensare
pur sempre penso
e penserei ancora
se fermo mi imponessi
di non pensare
che non dovrei
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| Orizzonte dominato dal caos
realtà di una terra desolata e arida
dove tutto è già stato detto
e poi
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| Rispetti i maghi
e i saggi,
che guardano nel futuro.
Rispetti i re
e le regine,
che in passato erano
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Siamo cirri trasparenti
che vagano sperduti
in tempestosi silenzi.
Intanto zefiri gentili
ci disperdono ...
offuscando i pensieri.
Siamo
naufraghi nel tempo.
Siamo stelle cadenti,
che brilleranno in cielo,
quando di noi
non vi
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Sta già facendo buio
saranno le nuvole che
anneriscono il cielo
togliendo quella felice luce
al nostro Io
E' ancora inverno
il freddo raggela
di ognuno il pensiero
ci rende immobili
ad aspettare il sole
Ma già tramonta
ci
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Stava il vecchio seduto sulla panchina
gli occhi osservavano il mare
due ragazzi stavano litigando
lui diede una sberla alla sua donna.
Il vecchio era seduto e si alzò
la voce rotta dal tempo
non picchiare una donna ragazzo
mai potrai
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| Gridan parole
al sussulto privo d'ogni senso,
toccano mente
sfumature chiuse
nel cerhio vizioso del tempo,
mistero celato da turbolenti onde
mette a tacere anima ribelle.
Ordisce tela
spazio misero e ristretto,
apatia filtra lacerato
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Come pilastro la mente
trasmette impulsi all'uomo
cammina nella via del tempo
nell'impronta dei secoli.
Voragine annulla
l'umano senno
scavalca gracile potenza
trasmigra dolore
che trasmette ai posteri.
Storia intrecciata
da
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Ombre nere spettrali turbano la mente
qual fantasmi danzanti irridono i pensieri
che invocano scossa dell’animo la quiete,
pensieri amici che derisi in neri si tramutan
qual altre informi nere spettral ombre fantasma
a ingigantir quel terreo turbinio
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La calda locanda del giorno che passa
rimuove la cera del tarlo nascosto
Sul far della sera di un giorno
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Grida
nel costato un nudo taglio;
Brucia
senza fiamma né spettacolo.
Silenzioso martirizza le mie vene
nell'affanno sputa fuoco stupratore.
E mi veste nelle notti senza pace,
di un dolore affamato del mio petto.
E la mente, passiva, si fa
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Tra le mie mani
vivi intensamente
convinta dal tuo cuore
che non mente
ed anche se ragiona
a modo suo
stai certa che il pensiero
è solo tuo.
Tra le tue mani
m’agito ribelle
e cerco di cambiare
vita e pelle
con tutta quella forza
di
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La Ribellione s’accese come fiaccola vagante per la strada
cercando il perduto Ideale tra pensieri che non hanno pace,
errò tribolante scrutando ogni angolo tra una foschia rada.
In fondo ad un oscuro vicolo al chiarore di luce di brace
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Il corpo moribondo del giorno
dalle ombre eccolo trascinato
verso la collina dei tramonti.
Quando poi nel baratro verrà gettato
come tutti quelli che l’hanno preceduto
lascerà soltanto screziature di sangue.
Per l’ennesima volta
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| Hai avuto del mondo
la stessa visione,
hai creduto, certo
di avere ragione,
hai nascosto le ore
nel palmo del tempo...
Hai sperato che il vento
si fermasse un momento!
Il diamante di cera
una spenta candela,
urlando alla
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In gabbia
proprio in gabbia non ci sei
ma batti le tue ali a queste sbarre
volendo avere spazio all’infinito
desiderosa e viva dentro me
ribelle dentro un mondo scolorato
attenta a ripescare il tempo andato.
Sei fuori
proprio fuori
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| Parla col cuore
fatti raccontare,
ascolta muta del suo amore assenza.
Metti a tacere la prolissa mente
ciarliera intrusa che non sa
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| Sarà questo il mio destino?
Forse l’avrò scritto io?
Con l’impronta del passato
e l’inutile affanno
per il domani.
Forse avrò solo pensato
di voler essere lì o là...
non importa
ma poi l’avrei fatto?
Certo è, che sola
rattoppo il tempo
con
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L'inceneritore nella luce calma al sole
sul crepitante binario ventuno
ninnoli riflessi
sull'aurora sillaba
sulla stella a sei punte
piangerne sulle cristalline ghirlande
troppo tardi o troppo presto
non vi fu suono ne nostalgia
muoiono
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