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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 54 poesie pubblicate il giorno 22/10/2016
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Si è fatta scarlatta, questa notte,
i pensieri si muovono lenti,
cingono
gli ultimi sospiri in attesa
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Ma vedessi la faccia che mi fa quando le dico
che ciascuno ha il suo spettacolo da dimostrare
e che la notte per vederci le scene ci vogliono due occhi luminosi come i suoi.
E non so raccontarti la voce che è come se piovesse
allora io la
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Abbiamo opposto soldati di vetro
al nuovo padrone
e ora cadono
frantumati
da un qualunquismo sconsiderato
una resistenza di cristallo soffiato
solo aria
urlata a forza
che poi si perde
nell’ignoranza del confronto
abbiamo opposto
le macerie
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Turan |
22/10/2016 12:12 | 196 |
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Bottiglie vuote sull'asfalto a ricordare...
croci e fiori ai bordi delle strade per pregare.
Lacrime dal cielo a riempire,
chi sveglio aspetta per non soffrire.
Vuoti interiori da colmare,
rombano i motori ancora una curva per sognare.
Uno
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Se t'avessi incontrata in un'altra Era
in quella dove il cuore stornellava poesia
saresti Venere sull'altare della mia preghiera
Se t'avessi incontrata in un altro pianeta
dove si respira profumo di lavanda
anziché azoto e ossigeno
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Posso guardare il vero di ogni sera
verso ovest nel rosso di un bel tramonto
immaginarmi al mare una capinera
libera in volo lieta del suo canto.
Gustare poi il candore del mattino
cogliendo in lontananza dei profili
giunti fin dentro in quel
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Il giardino dove io correvo
è lo stesso dove lasci i passi.
Per proteggerti sostavo i sogni
seguivo le tue piccole orme
ti facevo mio nella dimora del petto.
Ora che sei uomo
hai chiuso a chiave la porta del cuore
viaggi ormai in un’orbita
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Come Demostene tuono contro il torpore
delle città che catatoniche subiscono
l’invasione d’un cerbero famelico.
Svegliatevi dall’oscurità dei tempi
che liberano la bestia immonda
che da d’oltralpe s’allea coi Corallo.
Il vecchio mondo
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Nell'etere immobile
tenue e imponderabile,
dimora d’utopie e d’altri paradigmi metafisici,
ove la forma estetica è compiutezza ascetica:
tu eri.
Poi migrasti:
dal pneuma cosmico
alla mia vita,
per dar materia viva
alla suggestione
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E sopra il libro bianco della vita
la tua Parola scorga prorompente
in questo mondo senza vie d’uscita
scolpita sulla croce tra la gente.
E sopra il colle santo della morte
la tua Parola splende nella gioia
del cielo destinato dalla sorte
al
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Non cede l’armatura della passione
quando si spende tutto ciò che si conosce.
Questa nostra terra
calpestata, ferita, ciarliera,
tante volte incolpata
dalle miserie umane
nel frammentato delle pene
e teorie...
quindi lasciamoci due porte
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E' la radice
d'un pensiero,
ad indicarmi terra e
strada.
E' quel
che non si può
sapere, a dirmi
cosa.
Mi poni
come polvere
di mondo,
a saziar le
creatici mani
del tuo emanare.
Ma come posso
essere altro
che
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Quanti dolori scoppiano,
dentro cuori che tacciono,
per non disturbare l’universo,
superfluo e senza senso.
Quanti viaggi mai fatti,
sull’orlo dei pensieri seri,
lasciano lo spazio alle velleità,
di un amore senza verità.
Quante lacrime
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respirai le stelle
cavalcando le tempeste
ad un palmo dal silenzio
ed in lontananza
sprazzi di luce
nascevano
nelle mani grandi
apici di delicatezze inestricabili
respirai gli assenti sguardi
che sorgevano
lungo la strada
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Scrivimi ogni cosa,
anche le parole sole, abbandonate
quelle che non sai dire
Scrivimi ogni cosa
di quante volte l'hai voluto
e se eri tu, stanotte,
a disegnare il cielo
scrivi, scrivi piano e nel silenzio
scrivimi dentro,
scrivimi di me.
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Sento il grido dell’anima
Ed è schianto di pensieri
Nelle parole inchiodate
Tra il volere ed il potere
Organigramma di idee incompleto
Infante nutrito male
Livido è il cuore
Gioco con i numeri
Ricalcolando astutamente
In modo da ingannare il
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Padre del cielo
io figlia del vangelo
ascolto la tua voce
e trovo pace
ti sento palpitare
dentro me
e tu che sei del mondo
il vero re
mi accogli
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Misericordia, disse tremando
per questo calice, oh Padre Santo
mentre nell’orto sudava sangue
Ma non la mia, aggiunse pregando
che al mondo venni per questo intento
ma la tua, di volontà sia fatta
L’animo umano compenetrò sì tanto
con i suoi
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| Non sbocciano più i fiori a primavera
non splende più d’estate caldo il sole,
non cadono le foglie sol d’autunno
ne’ manda più la neve giù l’inverno.
Son come ribaltate le stagioni
e il mondo corre dietro alle
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Guardo fuori nell'esile alba che affiora dietro il colle
là dove la luce vince sul buio e la rugiada disseta la vita.
Cade la pioggia oltre la finestra, come fosse una goccia di pianto
che scivola sulla guancia del nuovo giorno.
Eppure,
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| Il pensiero ora vola e va lontano
tutto va bene niente ti sfugge di mano,
esser positivi è un ricco premio
senza dover piangersi addosso.
In fondo la vita è solo un gioco
e pur la regola si potrà spostare un poco,
perdersi fra
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Il pianto l’odio il male le tempeste
il gran bisogno della tua parola
in questa valle lacrime e paure
tra mani solo attente a fare sture.
Il desiderio immenso di lottare
col bene che si attarda a costruire
la strada nuova con la tua
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Non sarò mai distante dal tuo respiro
negli attimi furtivi di un bacio rabbrividito sulla guancia,
ancorato al tuo profumo avvertivo i tuoi pensieri,
tra la voglia di fuggire e arrossire a guardarti volare.
quell'attimo rubato ai tuoi occhi
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54 poesie pubblicate nel giorno 22/10/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 54.
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