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Le 54 poesie pubblicate il giorno 22/10/2016
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| Il possibile è avvenuto
Verbo scritto non è taciuto
fu nascosto ai saccenti
capirono solo gli infanti.
Mai più idolatria alla materia
lodi soavi al sacralità di Maria
per un "sì" fu tutto un
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| VAGO E DISTANTE
Vago e distante nel sentor confuso
di altre lande percorse dai venti,
dove procelle astiose ed insistenti,
gli animi e le persone,
giorno per giorno, battono furenti,
e l'aere tetro ricopre anche i pensieri,
che si fan cupi e
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A te si sono arresi i potenti
davanti a te si sono inginocchiati
imperatori, re e nobildonne
per te hanno pianto i guerrieri
e qualcuno ha pregato nel tuo nome
e chiesto perfino perdono
hanno ceduto gli orgogliosi
con il petto dilaniato dal tuo
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Sabyr |
22/10/2016 21:54 | 2254 |
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Austere ombre
il viale dei
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Julie |
22/10/2016 21:53| 1282 |
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Come un velo la pioggia
ingrigisce tutto uniformando
quasi ammuffendo le ossa
acqua che prelude ad un tempo
in cui usa
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Sei sempre perfetta
uguale a molte altre volte
non butto nel piatto l’aggettivo
una pietanza serale
senza sale e olio
questa non è enogastronomia
qui si fa l’Italia o si muore
mi verrebbe da dire
da professore di storia
si
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Disperditi da solo
senza aspettare la notte
e le tue strane voglie
spariranno in cima ai monti
E fra le valli che il fiume
sfiora sempre
nemmeno fosse pelle
di donna ancora da amare
Chiudi il respiro
senza temere le ombre
in fondo la
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Brilla la luna
che bianca appare
dopo il tradimento
del sole
mentre un cielo a stelle
si prepara al riposo.
In questi silenzi
TU
ritagli i miei spazi
il mio sguardo
richiama luce,
torna la voce
a farsi musica
sale al cielo
la mia
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I miei vizi li ho amati tutti
nel timore di non avere tempo
pensando vera la vita solo al ritmo
celere frenetico ed asfissiante
I miei vizi li ho benedetti sempre
nel nome di un amore inconsistente
Ho sperperato averi preoccupato
solo dalla sete
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È dolce contemplàr venìr di tanti
fàscini di fuggèvoli stagioni,
e molti inquieti
sguardi di albe, e di tramonti immani,
e mìstici sospìr di vento e nebbie,
e demonìäci àliti di
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Parola fonte di vita,
d’amore e dolore
fuoco dell’anima
radice del giorno
e della notte
vangelo d’eterno
cammino.
Luce illumina universo
allo scrosciar del mare,
trasporta gioia acqua
dell’Eterna onda.
Scrivendo
su foglio di papiro
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Egli in eternità è Parola,
e il suo linguaggio è la voluta
armonia di una forza astrale;
quella che senza alcun inganno
parla al cuore di ogni creatura.
Un'unica voce, distinta,
che col modo d'accarezzare
un fiore lo fa
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Profumo in quella chiesa straniera
fragranza di mamma,
tra il bianco e il celeste,
emerge gigante.
Pensiero d'amore.
Volano cantici antichi
danzano verso l'immenso
ed entra il profumo del mare,
si mescola con l'incenso,
vola come
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| Dove si poggia il passo rilasci impronte di vita
e delle turbolente acque dell'esistenza
sei onda lieve che abbevera speranza.
Tu che sai come esaltare i cuori
navighi tra le irrequiete onde dell'amore
distillando esili magie, rivelando
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| Sommersa da inutili parole
anelo al rumore del silenzio.
Parole affastellate, urlate, concitate.
Vorrei parole dal silenzio amplificate
nutrite nell'ascolto interiore.
Parole attente e sussurrate,
per destare l’altrui attenzione.
Frammenti di
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Del Tuo amor parola si tinge
all'alba splendente di rugiada,
rimbomba nel tempo...
Verbo di perdono e speranza.
Misericordia traspare
nell’ ammaliante arcobaleno,
il cielo rete di stelle
è splendor riflesso
nel mar d’acque chiare.
Volo
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| E cosi discusso il tuo ardire,
fremono le labbra, al tuo pensiero,
danzano le parole, come foglie stanche
cullano i
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| Hai visto quante stelle
che brillano stasera
e come sono belle
la notte non è nera
Ti sento sulla pelle
musa
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Oh vento,
soffia soffia
senza indugio
allontana le mie illusioni.
Illusioni inutili
sedimentate nella mente
che annoda sogni.
Soffia, oh vento,
porta lontano il tempo
che mi raggiunge,
che mai ferma la sua mano
per regalarmi
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Eterea nuda da ogni inibizione
Rami rigogliosi di foglie vestiti,
Mordacemente t'avvolgono insidiosi, ti perdi
In amplessi inebrianti di sensi incantati,
Ormai irrefrenabile passione t'invade.
Nutri in cuor tuo, desideri di abbracci fugaci,
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L’apostolico messaggio cala sul mondo
una voce a riempire il cuore e l’animo
nello sfioro di quella carezza adorata
coll’illumino del pensiero, l’ansimo
nella luce a giungere che felice investe.
Divino viaggio
tra le genti, nelle mani la celeste
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| Al mare o cecia sciapa, ma a che fare?
Tre volte sono andato e tu non c’eri;
la sabbia sotto ai piedi che scottava,
e il sole infante quando ero partito.
Il mare a me non piace quando è sole
e il traffico non tollero eccessivo,
ci vengo
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Posso darti un passaggio verso la scogliera
a sei isolati prima del ponte laggiù lontano
il prezzo è stabilito costo poco son sincera
senza lasciarti andare tenendoti per mano.
La terra non ti è lieve lo vedo dal sorriso
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Se potessi sottrarmi alla caduta
e aggrapparmi edera primitiva
alla tua canuta voglia
non avresti beatitudine
dalle mie fattezze di donna
ma solo impronta
Tu, uomo ragionato
raccoglitore di istanti
non avresti ricordi
ché l’orma si
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Si è fatta scarlatta, questa notte,
i pensieri si muovono lenti,
cingono
gli ultimi sospiri in attesa
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Ma vedessi la faccia che mi fa quando le dico
che ciascuno ha il suo spettacolo da dimostrare
e che la notte per vederci le scene ci vogliono due occhi luminosi come i suoi.
E non so raccontarti la voce che è come se piovesse
allora io la
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Abbiamo opposto soldati di vetro
al nuovo padrone
e ora cadono
frantumati
da un qualunquismo sconsiderato
una resistenza di cristallo soffiato
solo aria
urlata a forza
che poi si perde
nell’ignoranza del confronto
abbiamo opposto
le macerie
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Turan |
22/10/2016 12:12 | 196 |
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Bottiglie vuote sull'asfalto a ricordare...
croci e fiori ai bordi delle strade per pregare.
Lacrime dal cielo a riempire,
chi sveglio aspetta per non soffrire.
Vuoti interiori da colmare,
rombano i motori ancora una curva per sognare.
Uno
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Se t'avessi incontrata in un'altra Era
in quella dove il cuore stornellava poesia
saresti Venere sull'altare della mia preghiera
Se t'avessi incontrata in un altro pianeta
dove si respira profumo di lavanda
anziché azoto e ossigeno
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Posso guardare il vero di ogni sera
verso ovest nel rosso di un bel tramonto
immaginarmi al mare una capinera
libera in volo lieta del suo canto.
Gustare poi il candore del mattino
cogliendo in lontananza dei profili
giunti fin dentro in quel
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54 poesie pubblicate nel giorno 22/10/2016. In questa pagina dal n° 7 al n° 36.
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