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Le 50 poesie pubblicate il giorno 16/09/2016
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E ora io odo: èsule un canto degli stormi,
e il cinguettàr dei rami, e dai dintorni
il ciel solleticàr dell’ale andanti
pe’ i nembi di adamanti.
E urlando con il cuore, io dico tàcito:
Addio! ròndine dal mio
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Che sarà mai questa folata
di gelido autunno su terra
assopita e legata a mestizia?
Cadono foglie a ricongiungersi al piano,
sorge il pensiero del tempo che muta
e si nota certezza dell’ultimo fiore appassito.
Posa lo sguardo sull'albero
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S’immerge cosciente
fendendo l’acqua immobile
a lunghi lampi
fino al fondo
discioglie il suo corpo
lasciando carattere
sparisce nel secondo
vita dal poco tempo
arroventata al sole
a scolpire bianchi grani
liberarsi dall’acqua
venuta da
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| Possibile mi chiedo ... a settant’anni?...
Pur corrisposto sguardo e un colpo dentro,
è una carezza all’anima che sogna.
Me stesso, e ritornato ai miei vent’anni:
nel dubbio vagheggiare sorridendo,
con quel suo sguardo che già
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| Ho desiderato di morire.
Ed è stato il giorno peggiore,
scendendo in strada colgo odore:
di tempesta, da una casa un po' di fumo;
per me un desiderio: dal profumo
di un fiore sconosciuto
o appena dischiuso e raro.
Desiderare di morire
ha
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| Sono solo poesie d’amore
quei giovani sguardi,
cuori che
(per la prima
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| “Prestami i tuoi occhi” mi disse l’ immigrato
e assaporerai lungo la linea del filo spinato
delimitazioni... muri...
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| Respira piano, fratello!
ascolta la Sera.
Il vuoto ghiacciato dentro
e tra le mani quel fuoco chiaro
che non può bastare
Non piangi, e abbassi lo sguardo
-così accecante, la vita!-
Respira piano! Il cuore
frenetico, con il suo
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| Certe sere cicatrici,
al ritorno da vacanze,
prendon sopravvento,
accorciando le distanze.
Pur con la ferita chiusa,
a sfiorar ci si fa male,
è la legge dei ricordi,
delle volte un po' brutale
Un attimo prima,
abitava sul cielo,
ora
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| Abbandona il chiaror della luna
la vallata già dorme il gregge
lento della cena il fuoco muore
sol veglia il can
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| Sono ricominciate
un via vai di cartelle alla fermata dell’autobus
grembiulini bianchi e neri risplendono
lacrimucce fanno il loro corso
non basta quella mano amica
il futuro fa paura
è sempre stato così
piedini rincorrono quelle scale
un
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| Immagino
le tue mani
che cercano
il mio viso
quando in cerchi di luce
immergi il tuo pensiero...
e non ci penso nemmeno
a lasciarti per un attimo,
un solo istante di buio
in cui perdere tutto
e perdere se stessi...
mi mancheresti
se dovessi
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| In una donna, ... per seconda cosa,
io guardo quella zona femminile
così invitante, tonda ed armoniosa
che turba
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| Ci carculamu quant'è la munnezza
ca 'nta 'shtu munnu sempri cchiù 'mmassamu,
sarai ni passa totta la trittezza
ti fari cosi senza cu pinzamu.
Hamà tiniri 'n'ogna ti 'ccurtezza
'nt'la vita ci no' nni vulì'
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Infinita Luce,
non riesco più a trovarti
in una lacrima disperata,
né in un labirinto d’anime perse
in acque
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La pioggia
sul suono delle campane
racconta
quel giorno dagli occhi scuri
profumava la sera.
Ti ho visto
lasciare il tempo nascosto
sulle gocce del vetro
riflesso il silenzio dell’assenza
vedo ancora
ancora
al di là di quel
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Succo d’un bacio
improvviso nel cuore.
Sottile tsunami
vibrante nel corpo.
Sorrisi intrecciati
su volti sereni.
Amanti del verbo
con note
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| Vecchia stazione dormiente
nessuno stridio rovente
sui binari poggiati a riposare
dai lunghi viaggi estivi
come rivoli aperti sul mare.
Una chitarra e le voci
su improvvisati cori.
Eri tu lungo treno
apparso all'orizzonte
e le nostre mani
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| Liriche senza un approdo tra i fogli strappati,
con infinite parole confuse in una folata di lacrime,
nelle mani affondate in un turbinio di urla
attraverso un cielo inginocchiato nel silenzio.
Accarezzando il crepuscolo che si sporge sulle
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Settembre,
scialle di seta araba sulle spalle,
di luna nascente,
scintilla lo sguardo di bruma.
Cosi ti preferisco vestita d'autunno.
Mani di foglie d'erba,
fronde al vento,
tra strade di fanghiglia e risonanze .
Il fuoco che arde,
illuminando
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Eolo |
16/09/2016 00:01 | 2817 |
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50 poesie pubblicate nel giorno 16/09/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 50.
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