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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 43 poesie pubblicate il giorno 22/09/2017
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Atteso risveglio mi spoglia
della mia cinerea ovatta:
armonia di voli campestri,
la fontana che zampilla.
Un dolce
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Tu che vivi gli attimi nascosti delle mie ali
apri i pensieri più lontani e incontrami la’
dove il sole diventa orizzontale...
Tu che senti le libellule del cuore
porgi l’orecchio al fruscio di voce lontana
e dipingi per me il tempo
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Si piega il giunco
sotto la forte spinta
dell’acqua tumultuosa:
ma non perde la grinta
e tosto si raddrizza
pur se un
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Lascia io culli il tuo dolore
con la dolcezza che lenisce
la piaga sul nascere
quel bene non solo apparente
quell’amore che beve le lacrime
prima che salgano in gola,
prima che sfiorino le ciglia
e non ti bagnerai di nessun male
Lascia io
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Sabyr |
22/09/2017 23:05 | 510 |
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Volevo scrivere
sulle tue labbra
parole inedite
che avevo nel cuore.
E nel guardarti
negli occhi
ho compreso
che avevo
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Questo sonetto ho scritto con amore
e steso sulla carta sol per te,
credevo d’aver detto quel che il cuore
sentiva
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Ultimi giorni settembrini,
addio estate,
mi hai abbandonata
dinanzi alla porta di casa,
ti rivedrò
in uno scorcio
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Mi baci salutando il mondo che sorge
arrestando la corsa della mia mente,
respiro rapito il tuo sorriso e rivivo
gli sguardi della gente che si stupisce al tuo profumo,
ho deciso ora mi vesto e ti raggiungo,
è una follia, angelo sognato vicino alla
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Brezza a profumar aria e rugiada scivolar su fiori
nasce il giorno, orizzonte ad allargar cuore,
cesta di frutta dolce, e anima in cammino,
torpore e desio a rubar tenere effusioni
mente a tuffar su mare.
Nel Paradiso v’è amore,
amor dato, amor
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Fragile,
nei discorsi scoscesi
solitarie carezze di nostalgie.
Alzo gli occhi,
leggera scia, abbracci di rami intrecciati
nella desolata via.
fragile mi rifugio dentro,
dove tu, aspetti nei pezzetti di specchi rotti
e musiche lontane,
di
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Tre per sognare ancora un minuto
per consumare nel sole del pane
per dare spazio a chi forse è più cane
nella certezza che niente è assoluto.
Tre per giocare e darsi un saluto
fiocchi annodati tra ieri e stamane
stagioni lunghe e snervanti
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Passano i cieli
vestiti di storia,
non amano la guerra,
seminano la pace
che nell’ uomo
velocemente nasce,
ma lentamente
si ammala e può morire
fiorisce così
uno Spirito Dio,
si fa Signore della vita
in continua crescita
ma nasce
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Sento pioggia di stelle
su cuscino inzuppato di riflessi
dell’onda di parole
dolci sgorgate
da tue labbra mute
accese
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Li sento sincroni al mio andare
quei lontani passi sul viale
mentre i ricordi
suonano nell’anima in struggente
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Potremmo essere luna e sole al mattino
- infante - quando altezzosa Lei si ritrae fioca
Lui tende un arto come a sgranchirsi
Abbiamo assaporato l’insonnia
di giacigli ... pensati contigui
ma erano cieli differenti per diamanti ed ombre
- le anime a
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Schermito incubo,
posa distratto le sue difese
disarmate da un orizzonte lungo,
da un’alba poco chiara, traslata
in un mattino che sfumerà
in tinte grigie.
È forza annodata al gancio dorato,
lucente sull’ombra pur tenue
del cadenzato
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Nel deserto
dei giorni promessi
restava la polvere
per poter sognare
Forse un pensiero
abbozzato fra le ombre
nero come lo sguardo
di chi attende
Il vento
veniva da lontano
per portare solitudine
e pioggia sottile
Troppo fragile
per
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La notte ascolta
la voce dell’addio.
Nubi di fiato,
reprimono lo spasmo
d’un vuoto incolmabile,
dove il sentire
sotterrato al pianto
arde come brace.
Quante sere a lume di candela
ho visto spegnersi il dolore,
acuirsi il bisogno
d’andare
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Chiedo Te, Autunno
come Principe d’anima
sei il ‘’che’’ di tutto
di tutta la malinconia mi sei
sfumature dentro
promessa assoluta di piogge e soli
sull’altalena di tramonti d’ambra
e damigelle foglie danzanti nell’aria
mosaica rapsodia nel
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Foglie cadenti
autunno
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Nella continuità della mia e della sua fragilità
esagitati e confusi sono i fraseggi
delle nostre memorie,
“pretesti”.
Incombe il non senso
senza un segno, un suono, un sogno
che consenta il nostro ritorno
all’esserci.
Il grido spesso
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Basta
Un po’ di tua ombraluce
Ora qui
Notte mia
Àncora di stelle
Non esiste dimensione
Oltre questa vena di presenza
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Lascio che tu sia
il battito del tempo
il sogno vissuto
di un amore lontano
quando un raggio di sole
libera dal
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La freschezza degli anni
in quel tuo viso,
lampeggia la luce allegra,
piglio d’intelligenza
che rende buona ogni cosa dell’amata vita.
Vita che ritorna a cementare scorci del passato,
a racchiuderli nel tempo dei ricordi.
Un segnalibro fra carte
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Osservavo il piccolo pettirosso
sul ramo,
mi chiedevo del suo vivere,
un canto melodioso dono
del trasmigrare antico.
Pensavo a me stesso,
quando mi chiedo perché vivo,
perché amo il mare, la gente,
perché so raccontare ed ascoltare
le voci del
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Eolo |
22/09/2017 14:10 | 1533 |
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| Se sai dare un senso
a tutto ciò che cade
quando resti in piedi a guardare.
Si spengono
i giorni di sole sulle foglie, poi cade la neve
e non sai se il traguardo è il cielo o la terra.
Non sai dare un senso
se la voce non dice
e
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Non trovo più
i tuoi capelli
dentro al mio letto
pieno di spigoli.
Il tuo vuoto rimbomba
come una voce dall’inferno
entrando ogni sera
dentro al mio sogno,
mentre nel tempo si sgretola
il nostro fantastico castello.
Emozioni sì
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Perduto sogno, nella tua stella
non compare più la luce del mattino,
ora chiaroscuri di parole e vaneggi
tra le braccia di chi non è mai stato.
Ora un altro sogno fatto di formicolii
e piccole bugie sono frutti di poca
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luce alta - paiono
incendiarsi le finestre degli hotel
un altro caffè
spezza la mattina -
strilli
di bambini in pineta lampi di
sole tra il fogliame
"Dio c’è" è la scritta sul
muretto che delimita la spiaggia
dichiararlo a cuore aperto:
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| E’ l’istinto che mi conduce a te
che mi permette di annusare la mente
beffando ogni schema,
nessun pentagramma ma,
solo musica... suonata ad orecchio.
Nessuna regola, nessuna pianificazione
incolonnerò audaci note d’amore,
di vita che canteranno
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43 poesie pubblicate nel giorno 22/09/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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