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Le 63 poesie pubblicate il giorno 09/05/2017
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Siamo parole usate
luce intermittente della vita
l’amore non basta
per far dell’uomo una stella
è solo un
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| E nello sguardo tuo
ho smarrito i passi miei
ho creduto
d'aver quasi toccato il cielo
e raccolto la pioggia
per le mie lacrime
che in diamanti
si son mutate.
Persa nel mondo
incapace di sentire ancora
il battito del cuore
un battito
pulsante
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Contemplo l'immensità.
Rami che si agitano,
venti, che non sussurrano,
ma gridano in silenzio.
Cirri trasparenti,
avanzano lenti,
seguono un cammino
senza meta.
Mare, nei ricordi.
bianchi gabbiani,
respirano nebbie salate.
Onde
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Cerco una luce
nel silenzio dei campi
fra i rami spogliati
che abbracciano il cielo
in attesa di un sole
che
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Onde marine
bagnano il volto del fior,
con
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| Tra i morsi
di una litania
difficile trattenere
entusiasmi...
non
perché sia taciuto
e tanto meno
il merito
che venga a galla...
ma
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| ho visto angeli tremare
in un tramonto fatto di stelle
piangere lacrime a mille
e con le ali disegnare
un gabbiano in volo
mentre la luna accarezzava
il mare
li ho visti poi librarsi in volo
senza meta e senza luce
attraversare il vento
con la
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Tolgo la luce
a questa stagione d'oro
e restano le ombre
della terra stanca di me
Non si sa mai
che si debbano raccogliere
gocce dalla strada
oppure negare il fiume
Del tempo che scorre
fra due rive
ormai invisibili
per troppa
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Il senno del tempo.
Non domandare del temporale che piega gli alberi
la poca neve o la vampa del sole
conosco il giorno e la notte
il tramonto sopra gli alberi
un barbaglio di luce mi parla del sole.
I giardini fioriscono senza mappe.
Come il
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Parlava senza la R
la bella donna cinese,
mi chiese: "Perché mi guadi?"
Le risposi: Sei bellissima!
Odori di cibo caldo
mi trasportavano
nei piaceri del palato,
mentre mi sentivo amato
il suo sguardo dolce
era fisso su di
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Così amata
madre tu, madre mia
arcano suono che non discolora
nelle stagioni d'essere senza canto:
ma il mio aspetti che piano risuona
mentre carezzi chi nel tuo accanto
ancora mi frastuona.
In questa opaca campitura di silenzi
mi vela
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Lia |
09/05/2017 21:00 | 1440 |
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Tornerò ancora in sogno
a rivedere
su binari arrugginiti dal tempo
quel treno che un tempo
saettante correva
fra gli stupori della natura
e tutti mormorano ch'era bello
e quasi invidiavano
quella sua giovanile spensieratezza.
Ora
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Giochiamo ora bambina mia,
sospeso sull'altalena
danza il tuo sorriso
rincorro la mia perduta ingenuità
Corriamo insieme
in questo giardino dove sboccia
radiosa la gioia di vivere
grazie a te, luce nata nel mio grembo
Le tue
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Sabyr |
09/05/2017 20:51 | 716 |
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Aveva gli occhi dolci
non il viso
prendendomi la mano mi ha sorriso
aveva gli occhi fondi come il mare
mi son tuffato
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Una creatura macabra pervade costantemente
il nostro corpo e la nostra mente
e codesta creatura ci appiattisce e ci chiude moralmente.
La creatura è in ognuno di noi
e prevale affinché più non ne puoi.
La creatura maligna
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Basta un po’ di vento
per dissolvere
una nuvola,
figlia dell’acqua
evapori
col sole,
piangi sui tetti
senza odio né amore
gli attimi
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Leggo l'epilogo
ignorando la copertina
pagina dopo pagina
mi lego i capitoli al cuore
trattenendo il respiro
godo dei dettagli dell'autore
che mi toccano intensamente.
La storia supera ogni limite
alla fine di ogni capitolo
colmo di
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Dimentichi del freddo, delle nebbie
asciugate le lacrime nostalgiche
sorride la primavera
con il sole l'aria dolce
la
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| Mentre ascolto il temporale
vibrano i pensieri
si accende la tempesta dentro me.
La mia anima inquieta come oceano agitato
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| Vengo a te
in un giorno di pioggia,
con il volto bagnato
e il cuore affranto.
Vengo a te,
senza rimpianto,
perché non
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| Feci del tuo cuore
la mia sostanza per vivere,
non pensai mai
nè al passato vissuto
nè al futuro
che
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| Cori ‘i mamma intra a ‘ sta iornata
U suli alliscia tutta ‘sta muntagna,
Puru ‘eu comu iglia volia n’ allisciata,
ma tu non sai cchjiu comu si faci.
Non dici nenti... mancu ‘ na parola...
Ed eu m’ abbuffu ‘ st’ occhji di ricordi
Ogni parola era
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| Chi non ha sognato
le solari strade della California
come in quel sogno
cantato non ricordo più da chi,
come ognuno si è illuso
di percorrere strade
verso nuove orizzonti
non più da solo,
tranquillo come un mattino
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Mavec |
09/05/2017 20:12| 541 |
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| La notte
accade che ti penso.
Il grido tace
in questo rovesciarsi
di note
che lascio sempre
senza pentagramma.
Ti
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Non è il sole di maggio ...
c’è inganno anche nell’aria
che finge carezze
ma sferza il viso e i pensieri
e accelera i passi al mattino
Un grido di rondini spezza
l’armonia del coro soave
perlustra il cielo e scompare
dietro una
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Dimmi cantaor
delle grotte scavate nella nuda roccia,
le piante scalze della gitana
inebriata dal tuo lamento esausto.
Il fuoco avvampa da Guadix a Triana
nello schioccar di dita
e lo zapateado sensuale di piacere
dalla tua bocca di stagno e
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Mi guardo e ti rivedo.
Si è fatta breve la distanza
ora che un tempo infinito ci divide.
Particolari
piccole somiglianze
(credo).
Echi di voci nella stanza
la mia che si confonde con la tua
in un richiamo
di appartenenza (penso).
Poi quel
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Come siamo belli
quando guardiamo
dentro i nostri occhi
perdendoci in essi
viviamo le nostre anime
che si animano di vita
Siamo belli quando
ci respiriamo
e il tuo respiro
diviene il mio
Siamo belli
nei nostri cuori
che battono
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Si dint' 'a notte siente 'na voce
nun tremmà, nun appiccià maje 'a luce
pienze sule 'a chi 'e mise
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Quei bei monti su cui vegliano
in cielo le nubi del mezzogiorno
sono splendori di contorno
e cavalieri contadini
abituati alla guerra
al sentore del legname
e ad altre vicende menagrame.
Ed il cinguettio delle rondini sotto
l'arco di casa, dove
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63 poesie pubblicate nel giorno 09/05/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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