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♦ Gian Franco Dandrea | |
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Le 54 poesie pubblicate il giorno 29/03/2017
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E mi chiedo
il senso delle cose,
i continui perché
di questa vita
e le risposte
quasi mai chiare.
E allora eccomi,
senza più chiedere,
fino
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Questa
la verità estorta
da una mano infelice
in tortura d'amore...
e cantò
come tutte le note
un incanto
nell'ultimo evento
che 'l fiato ricordi...
si
come assalti
dalle bianche pareti di denti
passate lacrime
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Percezioni, isole, sopra aride zolle
Abbiamo dimenticato le radici profonde
senza nome in un angolo.
Foglie aperte a sentire l'anima tra le dita
odore di terra bagnata
e ti assale la voglia di piovere
indifesa.
Dibattere su ciò che
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| Fili di pioggia
ai passi della sera
Solo un canto
si apre a questa terra
danzando primavera
tra i riflessi dei lampioni
Malinconiche luci
Voci fuggite
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Un giorno ti ucciderò
o morirò d’amore per te
ti frusterò la pelle
o leccherò le tue carezze
Sarò luce o sarò ombra
la stanza che rimbomba
di un buio desolato
o del sole di un mattino
Un giorno
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Oh il cielo in quelle
belle notti d'estate!
Notti magiche
calde, lunghissime
su lidi dorati
quando il sole morente
lascia il posto
alla pallida luna
e il cielo è punteggiato
da tacite stelle,
allora le arpe notturne
del vento
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Quando ritorna il sole
con uno sguardo assonnato
il respiro del giorno
si fa leggero e tu
nei tuoi passi hai ricordi
trattenuti nelle mani
potresti e vorresti parole
forse per una poesia
o per un amico
e come amico
ghignare al tempo
o alle
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Se guardi il giorno
le nuvole si perdono
tra le mani,
la nebbia le dissolve.
Sorridi a una frase senza
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E' nella solitudine di te
che si afferrano i momenti più belli
e nei passaggi di vita
rifletti allo specchio
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Istanti di serenità,
racchiusi in una mano.
Mi abbandono alla beltà,
di un tempo lontano.
Respiro l’ebrezza degli anni passati,
ricordi lontani, attimi spensierati.
Concedo al tempo di lenire le mie ferite.
Mi giro, guardo
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C'era una volta l'Europa Unita
contavo i suoi stati sulle dita,
non bastavano venticinque dita,
e mi divertivo a
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Sospendo
per un attimo
lo sguardo dalla nuda terra
e dai suoi rumorosi affanni,
il volto chino
su pensieri contorti
di
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| Vago come le strade fossero corolle
Ebbra di quest’essenza nuova
Rimuginando pensieri nella mente
Ruminante da sempre da una vita
Accarezzo i tuoi occhi il tuo sorriso
Lente le ore s’incamminano
Al tramonto delle diurne sofferenze
Sospiro col
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| Così che muore,
muore il muschio che hai colto e che profumava di terra,
muore l’entusiasmo che hai protetto per
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| Io non sono altro che te
nell'intuizione di due silenzi
nella solitudine che avvolge i capelli
e li fa sembrare ardenti
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Dal ciel cadendo una stella
oscurità spense negli occhi
D’allora pupille infrante
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| Niente è più come prima,
i sentimenti cambiano e con essi
un senso di vuoto dentro al cuore
come se il tuo
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| Se il tempo si fermasse
sarebbe pace
sarebbe chiaro
tutto il presente
e tutto l'avvenire.
Ma il tempo
è una
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Leggo i tuoi pensieri
in quella follia del tempo
di voci del cuore
presi l'anima
per confonderla
col mio più
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mario |
29/03/2017 19:20| 4123 |
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Adesso sono davanti a te.
Non mi sembra vero!
Ho la gola secca arida
sembra che non beva da giorni.
Ti guardo e all'istante i miei occhi
vengono catturati dai tuoi.
Mi sento indifeso.
Dio mio quanto ti amo!
Allungo una mano
e ti
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Sdraiato in cima alla collina all'ombra di un albero millenario,
lo sguardo rivolto al cielo, vago con la mente.
L'anima fluttua nello spazio infinito pieno di vuoto,
affacciandosi in luoghi fantastici
dove regna, sovrana assoluta, la magia.
Con
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Mi spoglio di silenzi
e compongo nella mia mente
prima con i pensieri
poi con la penna scorro
formando scarabocchi
forme astratte geometriche
vibrazioni di chiari e scuri
poi si addormentano i pensieri
vagano in rotta opposta
giro e
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Con gli occhi chiusi,
ascolto la superficie levigata del legno,
la fatica e l’ingegno
spesi nell’opera,
seguo con le dita la pennellata di vernice,
a risaltar venature e nodi,
ritrovo
profumi d'essenze confidenziali,
che ammorbidiscono,
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La goccia
che dal ramo
lenta scende
può fare aprire
il più duro cuore
e farlo tornare
su a navigare
insieme
al più grande
perduto amore.
E più volte portarlo
nel ciel lontano
a rivedere il giardino
e la
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Nel labirinto non trovi
la via d’uscita.
Scheletri d’alberi,
ostruiscono l’aria
alle libere sensazioni.
Oppresso dalla
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| Sarà stato il tramonto
sul corso di Albano,
ma io dovea trattar altro argomento
volea spingere il canto più
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| Turbato il mare s’agita frenetico
con gran fatica libera le onde
che su se stesse scivolano via.
Frenetica rincorsa che è la vita.
Scompaiono i flutti
per riapparire ancora tra il biancore
e intensi profumi
che vengono da
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| Oggi ho contemplato il mio cadavere
ed ho parlato con la Morte
che rivendicava il suo frutto.
Esso è là, disteso, immobile,
rigido come il sepolcro marmoreo
che lo accoglierà.
Ecco...
La Morte mi invita
a considerare
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Se non è nebbia di marzo il dì, e il Sole
risplende sulle guance delle viole,
e intorno nasce dal sonno Natura,
e i giorni si dilungano e risplendono
fino alla sera,
posso - forse - chiamare un Sogno questo
eterno fiore della Vita? E
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Su questa sponda. Nitida,
raccolgo il nobile gioco delle tue luci.
Considero la bellezza: raggio di sole che cade
dove l’indice sfiora il calore degli orizzonti.
Nasce così. D’improvviso
la dimora della quiete. Lungo i rivi- (accanto)
e d’intorno
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54 poesie pubblicate nel giorno 29/03/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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