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Le 56 poesie pubblicate il giorno 31/10/2016
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Le tarde ore della sera
chiedono silenzio
tace la campagna
al sol che lentamente cala.
M’attarda la malinconia
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Arriva
e aiuti e ingiurie
a manca piu che a dritta
esplode
a tutti l'aria...
il giorno
accarezzando
marmi solitari
scaltri resistenti
sotto la
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| Felicità
segreto racchiuso
nei cuori di ognuno.
Come un fuoco
dalla guizzante fiamma
arde sotto la brace
un'emozione
una scintilla
che si sprigiona
nell'anima nostra
e fa sentire nel cuore
stupore e meraviglia
di una nuova
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| Veloce
correva la strada.
Dimensione lineare
di un viaggio
già tracciato
da altri già vissuto.
Dei suoi limiti
ero consapevole
ma
il suo conforto
avvertivo.
Scelte obbligate
lungo sequenze conosciute
per affrontare
l’Ignoto
per non
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| Perché mostrarsi
sempre irrequieta, mentre
c’è chi si gode la partita; la vita
non è solo gioia e lo spirito non
vuole crudeltà, si chiarisce e
tutto passerà.
Quell’aspetto
dell'amare, conferisce
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| E’ appena un attimo
il momento che più m’incanta e duole
quello che catturo quando il cielo è incerto
tra lo
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Mani e menti
mortificano la terra
consapevoli
colpevoli
di condannarla a morte
Sordi ai lamenti
di sofferenza
si rallegrano
si distraggono
nel valere il contante
La loro percezione
è solo
la sazietà
quella
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Faro, tu che illumini la mia rotta,
perché ti smarrisci?
Stella, tu che schiarisci il mio cielo,
perché t'incupisci?
Fiore, tu che sbocci nel mio sentiero,
perché ti rinchiudi?
Forza, tu che rallegri il mio
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Non rattristarti quando guardi indietro
pensando a chi ti sosteneva il sole
nascondi quelle lacrime di miele
sopra i giardini pensili del cuore.
Guarda,
nelle mie tasche ho ritrovato un fiore
porgilo con affetto a chi dimora
sotto gli strati
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Parole nate nella nebbia
celate dal tocco indistinto delle foglie
urlate dal grido della terra
che vomita violento il suo dolore.
Parole di pietra nell’assurdità del cielo
che consuma istanti interminabili
dissipati tra vicoli e balocchi
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Lisciata dal vento
la tua pelle mi brucia,
simile a vampe di fuoco
che fanno esplodere
tutto il mio cuore.
La notte mi è diluvio
un'esplosione di carezze
stese e modellate
sul tuo cuore
e nella tua mente.
Non sento i piedi
e
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| Volge i giorni un amaro ritorno
i sentieri dei pensieri
con il capo chino del bisogno
un'ombra, il silenzio di ieri
gli anni del trapasso,
una festa che sembrava gioiosa.
Nei viali del silenzio
passi frettolosi coprono giorni
quando di
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Cipresso alto e flessuoso
ti scopro ora ...
come amico
solitario e amante del silenzio,
ma che sa anche donare
conforto e caldi abbracci.
Cipresso solitario
che t'elevi tra le tombe
e vegli il sonno eterno
uniscimi al Divino
sussurrami una
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scende la notte ancora
su queste terre stanche
dove il freddo è una parola
brutta sopra le vette
scure di una montagna grassa
scende sulle spalle curve
di una vecchiaia ingiusta
sugli occhi disperati
di donne e di bambini
poi una carezza
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| Intabarrata in questa nebbia nera
agli sgoccioli di amori lunari
ho il pallore d’attese sfibranti
e la viva sensualità femminea
che non cede alle imposizioni.
Approdo da un mondo risommerso
dove mi penso libera e straniera
e il gesto d’amore che
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Nelle pieghe del tempo mi dimeno
dando voce ai silenzi,
non temo il rigore
il cuore sa scaldare gl’inverni
di emozioni taciute ma vive
Quante volte ho pensato
d’essere foglia staccata dal ramo
solo per seguire un filo di vento
e posarmi sulla tua
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| Preferisco non pensare
alla festa celtica,
anche se la mia anima è celtica,
rinnegando il movimento di streghe,
zucche in un significato di nulla.
Sogno ancora le tradizioni
della mia terra,
Il profumo delle castagne,
dei dolci di
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Eolo |
31/10/2016 17:34 | 696 |
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| Credimi se t'agghiaccia
l'amara luce che s'intaglia
e si conficca esanime
alla parete.
Par conduca un turbine d'orbite,
s'apra in un ronzio che tumultua,
foce o sorgente d'altra presenza.
E più non s'intenerisce
il tuo volto che
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Avevo l’universo tra le mani
sentivo il pulsare della vita
negli albori dei mattini e della sua magia.
Avevo condiviso la
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Le mani,
queste mani raccolte,
racchiuse d'un
tempo disfatto:
le ho prese
ancora
con me.
Come
vele al vento
d'ottobre:
le apro ancora
di più, a scavare
in una terra
scura
di libera
vacuità.
Si può
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File di cipressi
verdi e slanciati
fissano i recessi
ove i trapassati
solcano l'eterno;
taciti, attendono
un altro
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La mia preghiera forse non arriva
dove il respiro é sfatto nel ricordo,
per questo, defilato, sto sul bordo
di un credo che non ferma la deriva.
La mia preghiera è dubbio, ma è sincera
domanda di sapere, ma a chi dire
dove si
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| Posata sul grembo
ho un'ultima poesia
per rivestirmi!
Le mie mani offrono
moneta preziosa
a gemme imbalsamate,
sono mani confuse
per consumare il dolore
di ogni giorno.
Cuore di burro...
Con ostinazione sprona
quel vezzo
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| Gabbianelle volano
radenti lo stagno fermo
si specchiano
ricercando l'anima o chissà che.
Desideri e pensieri
confusi tra bianchi piumaggi
volano, si perdono.
Acqua e cielo,
tra loro, un tutt’uno.
Storie d'amore
lasciate e
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| Ti ricorderò
mentre vai via
di spalle,
ti volti soltanto
per vederti
allo specchio
occhiali larghi e capelli
bianchi di oggi.
Amico, già eri
il mare aperto di braccia
le nuvole ripiegavano
lungo le coste dei sorrisi
quando il
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Il feretro dell'estinta abadessa
giacque sul freddo marmo nel sagrato;
alle sorelle il compito affidato:
turno di veglia in preghiera sommessa.
Ahimè, di notte alzò un temporale;
una folgore trapassò la croce,
un macabro
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Di cotanta bellezza
stavasi attorniata
che d’aureola in altezza
era contorniata
All’’altrui sguardo era avvezza
ma giammai plagiata
ché all’om solo dava ebbrezza
per quant’era amata
Dolze viso fra fluenti cavelli
ornati di dorati
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Fiore degli anni
inerpicate ombre
su bordi di fontane,
non vogliono andarsene
le ultime foglie, resistono
come per una rivolta senza speranza,
sei fiore degli anni,
re e regina al contempo e vuoi
uscire nel sole...
stai bene, amica?
Alle spalle
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Mavec |
31/10/2016 13:49| 2048 |
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| Lascio questa sorte conclusa
e mi appresto in ciò che prevale in questa strada.
Con fermezza so che non sarò più io,
ma scelgo di essere- ugualmente- un qualcuno
per non far dileguare la mia voce.
Anche con quel senso di cose
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Non ostentare ritrosia latente, non lasciare che il vento dei ricordi
cancelli scie di sentimenti irrisolti.
Come dipinti d’emozioni forti, lascia che ultimo artista
le trastulli in scie di sorrisi corrisposti.
Non ostentare ritrosia in aliti di
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56 poesie pubblicate nel giorno 31/10/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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