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♦ Elena Artaserse | |
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Maggio 2024 |
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Le 15 poesie pubblicate il giorno 20/10/2016 sull'argomento "Amore"
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Dolce il sorriso e gli occhi come frecce
che, cariche d'amore, fanno male,
guardarla troppo forse ti è fatale,
come Giulietta con le lunghe trecce
col giovane Romeo che fe' salire
su dal balcone per poterlo amare
e si faceva lui da lei
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Io sono aria
che sposta montagne di solitudine,
e mare
che culla i momenti tristi.
Io sono il filo del tempo
che ti viene incontro,
mentre aspetti di vedermi
nel tuo mondo.
Io sono le parole di uno sguardo
che scuote la coscienza,
e l’amore
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| Fresca profumata
l'ombra
ferma la mano mia
ricamando amore
in risvolti
a crescere d'organza...
concupire il ricordo
da accudirne l'aura
al riparo
del sole cocente...
e custodirla avvento
sfavillante notte
nel divenir purezza
e
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Mi districo nel ricalco del tempo
all’affioro dei ricordi mai cancellati
in quel quadro dipinto ad arte... ideato
a sibilare ogni parola donata ai tramonti
nelle penombre dolcemente sussurrate.
Un sogno che mai svanirà,
il frenetico tra i suoi
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| All'imbrunire,
ore taciturne risvegliano arcipelaghi d'ombre;
son creature instabili
che mormorano fra le fronde...
Nel ricordare l'ingenua debolezza
nel sentire le frettolose mani, come arbusti,
interrarsi in quel grembo di peccati e
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| Non ha peso il firmamento
se lo guardo e sto con te.
E’ una tela di brillocchi
manco troppo scintillanti
e non sembra così vasto
al confronto
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| per tutte quelle volte che ti ho detto
o non ti ho detto;
che ti ho visto ridere di lacrime.
Che nudo
il tuo silenzio ha parlato il mio corpo di foglie;
diventando fiore e nuvola
- credo che ti amo
perché non conosco altro amore
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| Naufraghi siamo noi, trascinati da una stessa rete,
sporca e dilaniata dalla crudeltà del tempo o nostra?
Vieni,
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vorrei averti qui
per ricordarmi di quale materia son le stelle
vorrei averti qui
per ricominciare a sognare
come il cielo visto dalla luna
vorrei averti qui
e perdermi senza aver voglia di ritrovarmi
come la notte
seguendo un viale di
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| Ti vedo
nella luce del mattino,
lo sguardo ebete
che raccoglie il sole.
Ti sento
nella nebbia fitta,
il sussulto lieve
che ritma il cuore.
Ti tocco
nella notte nera,
timido accogli
la mia mano lenta.
Ti respiro
nell’aria;
zittisci
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| Colsi tra stelle il tuo fiore brunito,
m’accesi d’un arcobaleno di mare
in un sentiero ornato di rose,
gli altri fiori chini ad osservare-
il
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| Parli di realtà
ma ascolti voci
lontane
che vorresti
sentire
qui
vicino a te...
e sale
forte
una malinconia
che ti vela gli occhi
di tristezza
quando il tuo viso
ride
e mostra falsi sorrisi...
è così la vita:
piena
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| Dal suo sguardo ero turbata,
Osservavo, fingendomi distratta,
Rose bianche sul prato verde intorno
E non osavo alzare gli
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Lì
dove mi stai aspettando
subito mi rapisce
il tuo sguardo,
improvviso deraglio,
mani dal tatto gentile
dolcezza di un petalo schiuso.
Un preludio sinfonico
d'intensa luce
nel lembo rosa pervinca
di un dialogo semiaperto;
caldi
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