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Le 27 poesie pubblicate il giorno 16/10/2016 sull'argomento "Introspezione"
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per non perdermi
rincorro me stesso
con fatica
tra sudori e fiatoni
mi precede sempre
questo io veloce
me stesso
non riesco a distanziarlo
e sta sempre dietro
attaccato alla vita
ansimare sento
ne sento il palpito
dove sarei io
se
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| E poi vedo l’adattamento
nell'incedere degli occhi
il sonno degli angeli
quando stacco la tessitura del fiato
dalle
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Vaghi a tentoni
in luminoso buio.
Tutto par chiaro
mentre si rincorrono
eventi e ricorrenze.
Un giorno, senza nubi,
il
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| Se mi addormento accanto a te
le lunghe ore della sera
hanno la dolcezza
del vivace mattino
e non mi turbano i sogni
mi accompagna un giovane tempo
di meravigliose parole d’amore
fili di seta che non si scordano
rincorro come un’ape sul
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Marial |
16/10/2016 23:11| 1402| |
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| Il profumo ardente di rosa
mi sfiora
tra sbuffi di tenero vento
rincorro
la morbida fragranza
dei petali
il segreto d’amore
ospitato dalle corolle
inseguo
i tuoi passi che ho cercato
tra le nubi rosse della sera
ritrovo
la tua voce che
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Julie |
16/10/2016 21:52| 1413| |
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E corro dietro i passi della mente
col fare del mio tempo espressamente
cercando nel tuo vuoto una misura
che gravita nell’ombra e che procura
a questa vita un attimo di pace
e certo il vecchio fine non mi piace
legato al vento matto di
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Ho scavato a mani nude
nel fuoco delle tue ansie
scardinando
i pensieri
ad uno ad uno
per sentirti vivere
a dispetto
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Ed erano i giorni dell'estate
a sbocciare nell'aria
di un pensiero già lontano
lungo i gesti di un ricordo
Quando ogni singolo colore
dipingeva le forme nel riflesso
di un sole che conosceva
solo le carezze delle nuvole
Ombre di
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| Mentre faccio il caffè
cerco l'eterno perché
e scopro che non c'è...
Tra le foglie morte
cadute nei versi stanotte
ho freschi sogni coltivati.
Che pretesa immateriale!
Energici mi appaiono,
ancor giacciono senza
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Un sorriso dentro i ricordi
che profumavano ancora d’acqua di rose.
Avevano le ore il sapore della gioia
tra i colori accesi d’ali di farfalla.
Come un brigante, il tempo,
fugace in ogni stagione,
mi ha portato via, i passi felici dentro un raggio
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Ragazza sconosciuta che tramonti
sull’orizzonte breve del mio specchio
- cinque passi d’elefante
non basteranno
per ritornare al castello -
la notte ha già tarlato il tuo esilio
col suo belletto di cenere
e ti allontana, spaesata
ad
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Ombre riflesse
sfumate nell'oblio
ho pensieri di sabbia
che sbiancano lo sguardo
verdi acque di muschio
sulle mani che tremano
afferrandomi il viso
mentre mi rifletto
nel vuoto respiro
immagine asmatica
di me stessa
nelle convulse
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Oh voi, nebbie, non dite al pellegrino!
nascondètegli le ombre del sentiero,
tacète il bivio dei suoi desidèri:
se amàr, dolèr non è insana follìa,
se la foresta ricopre le vie
della chiesetta dispersa
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| E dove corro
se non c’è che il vento
in questo cielo vuoto
inospitale
dipinto dai miei voli
ormai negati
fumosi denutriti
e mai intrecciati.
E con chi corro
se dentro me il deserto
ha messo su la casa
del domani
con stanze
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| Come foglia tremante
stringo il respiro
a dipanar emozioni
assottigliate dal tempo.
Nella notte di luna piena
un vuoto m’assale,
rincorro sentieri nel mar
dei silenzi,
rincorro l’anima...
malinconica e vagabonda.
Pensier non dorme,
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Vento, l’inverno mi sospinge
verso un muro e mi prepara,
al freddo inverno.
Il soffio della morte si fa strada
dove il respiro del gelo soffia
senza tregua.
L’autunno rincorre l’inverno,
e poi l’inverno rincorrerò la
primavera.
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Nella confusione della vita mi son perso
alla ricerca di me stesso condannato
ma quale questo è il
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Trema un gemito d'aria
una pena senza rifugio
una spina conficcata
lungo la sdrucciola strada.
Dissolve così
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Affannando tra buche vuote
inciampo,
cado e mi alzo con la spinta al rilancio
d'una sfida.
Ardita tensione a opporsi alla barriera del vento,
soffia e mi getta a terra
con la bufera violenta
vanifica il sovrumano sforzo.
Minuscolo uomo dal
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Pesante la vita che trovasti al risveglio
stordito in quell'essere banale
sconosciuta esistenza
di cui solo la
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Restano impressi i ricordi
quando sorridente mi cercavo nelle ombre lunghe
proiettate a terra
nei tramonti di settembre
ero io
quell'immagine di me
negli anni a venire più volte rincorsa
tra i miei tormenti nelle tempeste notturne
e i
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Rincorro
la figura che sarò
nel groviglio di meschine
incomprensioni.
Camminando
su uno stagno gelato
dal ghiaccio sottile
che separa
la liberazione
dalla condanna.
Superando nei boschi
sagome di cartone
surrogati di richiami
stipati
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Io vissi lontano, nelle notti che mi svegliano affannato.
Dove Il cuore perde un battito, e una tela di ragno mi
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Assente sono assente e resto fuori
ed evito con arte i tuoi rumori
e tu che ascolti muto non mi senti
col coro dei falsati intendimenti.
Negato son negato al compromesso
e bado con la vita a fare il fesso
correndo tra la folla scalmanato
con
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| Nel viale della speranza
pensieri stanchi si rincorrono nella mente ...
tutto scorre inesorabilmente
mentre una voce incessante attanaglia
giornate senza senso.
Verso giornate da nuvole ingrigite
rincorro me stessa in un vortice
di idee
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| Non ho più paura
di camminare nel buio della notte,
notte senza luna e stelle,
notte benedetta
dove l'anima si
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| Vedo il sole e l’azzurro
Verso il cielo
guardano gli occhi
e vaneggia il cuore
ascoltando il canto
di chiare e fresche acque
mentre indugia
nel tramonto
l'ultimo bagliore
Assalita
da una sottile frenesia
l’anima alita libera
come rondine
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