Serrata
Qui nell'Omega non trovi
lustrini di natale penzolanti
stelle di cartone roventi
alberi travestiti e soffocati
orgiastiche vetrine ammalianti,
le ipocrisie mi escono dagli occhi
ho voglia di sputare sui passanti
(I ricordi che ancora tu mi tocchi
urlano di sere fredde e scadenti)
Porterei sotto queste luci mendaci
nelle strade sotto i vostri sguardi
mille facce affamate senza un nome
mille anime perdute senza un dove.
Dall'altra parte non suonano campane
a mio fratello non serve religione
dall'altra parte lui divide il pane
niente messa per chi cade e muore.
(I ricordi che tu ancora mi tocchi
sono sibili di claustrofobici fendenti)
Porterei sotto queste luci assurde
le teste legate delle colpe
gli impiccati dalle vostre corde
assasinati dai preti e dai fratelli
dalle menzogna dei falsi profeti
dall'indecenza dei vostri portafogli
politici pedofili e multinazionali
sappiamo tutti nessuno accende i fari
e se c'è un Dio stavolta senza trucchi
perdoni la sodomia dei miei concetti
per i balocchi ci sarebbero altri giorni,
io dono velenoso nettare di stenti
costringendo elemosine puttane e furti
e vergogna per me, per te e per tutti.
Qui nell'omega si spengono le luci
qui è ora di fermare anche il rumore
dall'altra parte chiude gli occhi il sole
mio fratello chiude gli occhi e muore.[/center
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