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Gli ultimi 5 iscritti: MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon - Daimon
♦ Paola Galli | |
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C’era una volta un cielo pieno di stelle.
Alcune brillavano ferme, immobili,
altre, invece, cadevano.
Non perché fossero meno luminose,
ma perché portavano un desiderio più grande.
Erano le stelle migranti,
quelle che lasciavano la propria
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Immaginare una finestra aperta sul mondo
ed iniziare a vivere di luce
quel desiderio che spesso s’infrange
onde non pesare di memorie
cavallucci marini capaci con il loro telescopio
d’inoltrarsi in significativi e turbolenti accenti
su questioni
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Le stelle avevano
già dimenticato i nostri nomi
ma il vento, ostinato
li sussurrava ancora
tra le foglie d’autunno
e ricordavo ogni cosa
i riflessi fra i tuoi capelli
e il profumo del tempo
passato ad accarezzarti.
Le lune avevano
già
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Prevale l’istinto
offrendo al mondo
poche gocce d’essenza
le ali costrette nello scrigno
soffocano nel girotondo
della realta del momento.
Coscienza ed estro
sono archivio dell’Es.
Seppur col cuore grave
il cammino è cosparso
d’alloro, menta
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Tremula pulsazione
d’un esile boccio di fiore
nei prati infuocati di Gaza.
Col sole si apre ogni virgulto all’amore,
ma a Gaza solo arsura e polvere,
deflagri di ordigni e fumo nutron la vita.
L’esistenza di quel boccio a Gaza
è visione di
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 | Forse miglior tempo per baciarti
ma sarà ciò che vorrai
quel barlume ad accarezzarti
cui giammai lo scorderai.
Qual frangente più iridescente
d’uno specchio al tramonto ...
poesia schiudente
lume eterno nel mondo?
Se a ciascuno suo anelare
sogno
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| Tramonta un pensiero
un modo di dire
che sa di eterno
e non nasce un bocciolo
un ramoscello nuovo
con un frutto buono
che ogniuno vuole
e tu poeta scrivi
siedidti sulle orme
di un Dio che si rinnova
con un verso antico
e che non vuol
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| Come pastor ricco d’armenti
vorrei esser senza lamenti,
da zefiro in viso baciato
ed al piacer innalzato
Ma di mal pena sono premuto
che’l viver parmi muto
e in Amore son maltolto
che’l cor m’è ritorto
In Arcadia è il mio desio
con pastorella
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Il sol arrende ed in altri lidi splende,
sol dinamico ed illuminante,
effervescenza a fervorar imminente
ed illuminar vite vissute e vive.
Ehi! Luna a te sorrido con amor di gloria,
appesa al buio, di chiaror vestita,
da millenni sola e
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Ricordo con emozione
il mio primo amore
un gioco di sguardi a ripetizione
e l’estate prese colore.
Al mare di Castiglioncello
con i toscani scogli scolpiti
e il fondo limpido e bello
provai i primi palpiti arditi.
Ci si può innamorare di uno
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Mi sei fuggito adesso
pensiero su cui scrivere
mi arrangerò lo stesso
e’ attimo per vivere
c’è un suono già che batte
che spacca in due il giorno
opposto a mezzanotte
nel buio che gira attorno
la mente una cicala
che suona al mio
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e venne il vento della notte e ci colpi sdraiati dietro la barca
corpi cullati nel silenzio della pura nudità abbracciata dalle stelle
ci svegliammo nel cuore della notte e ci baciammo con grazia
presi il tuo corpo dentro al mio e ci benedisse il
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Nel bosco azzurro, un giorno lontanissimo,
nacque un bambino lieve come il vento,
cantava al cielo con sorriso timidissimo
e seminava sogni contro il tempo spento.
Crescendo divenne un giovane gentile,
vestito d’oro e d’ombre leggere,
correva
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Sarà mai possibile lavorare tranquillamente
senza che nessuno subentri per giustificare se stesso
affinché possiamo dirigersi verso quanto lui desidera
è una vera e propria forzatura da tenere lontana
per non inficiare quanto abbiamo in
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 | I versi ora vagano erranti
del loro poeta sono ormai stanchi.
Si sono accorti che il loro mèntore
della poesia ha smarrito la meta,
ha perso l’estro e la fantasia
e dal suo grembo fuggono via.
Si son messi in proprio, da soli fanno
compongono rime
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 | Ho paura del buio, forse non te l’ho detto,
paura di ciò che si nasconde nell’ombra,
la paura silenziosa di perdere il senso del giorno,
perché nei tuoi occhi vedo un velo di oscurità
e forse non te l’ho detto.
Ho paura del tempo che scorre
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Fingo allegria di risate cristalline
nel meriggio assolato
tra le braccia granelli di sabbia
in un grido di dolore
che incombe e lacera.
Sincero dolore nel rinunciare a te
anima sfuggente
di sguardi laceranti
alla mia che muta piange.
Stanca
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La sera... fottutissima comare
lubrica e licenziosa per difetto
presenzia ogni momento questo altare
per dare senso a un giorno alquanto stretto
che per godere un mondo sa aspettare
con la costanza di un amante a letto.
Piacevolmente viva e
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Immersa
nell’abisso del Creato
mi perdo
d’Immenso e di Mistero
ove l’Ascolto cammina lieve
il suo sentiero,
e invade
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Da lontano ti guardo
e mi perdo nei tuoi gesti di bimbo,
nel tuo essere genuino
e nel tuo sorriso
che scompagina ogni mia barriera
di quell’amore che ho per te,
tu che sei amore allo stato puro
mi regali speranza
per questa mia vita vissuta
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arrivarono le prime luci del mattino e gli stinsero gli occhi
cadono le lacrime degli angeli italiani per la notte fonda sulla penisola
nel silenzio del cielo Enrico Sandro Giovanni Paolo sorridono alle stelle
figli del vento che avete condito con la
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 | Finisce il giorno, e l’alma in sé raccoglie
pensier leggiadri, come lume sparso,
che saltano lieti in un languor sì raro,
tra l’ombra che dal sol si discioglie.
Nel cor dipinge un velo, dolce, accoglie
l’estremo raggio d’oro, terso e chiaro,
e par
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| C’è un lago di pensieri
dove si specchia
l’anima
di sogni e desideri
scie di una disamina
il turbo macina l’onda
lo scafo sull’acqua
danza
potenza di una fionda
velocità che avanza
calma seduta
all’ombra
invito a riflessione
fretta i
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| Caro, caldo, afoso luglio,
dal dorato tuo castello
doni a ognuno, brutto o bello,
la fragranza del tuo mar.
E, con essa, l’orizzonte
ove sorge il sol lucente,
che ogni giorno è sì cocente
ch’hai fatica a respirar.
Non risparmi lampi e
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Lo vidi un giorno, bimbo di rugiada,
con gli occhi grandi e il passo senza peso,
saltava tra le ore come un fiume
che ride al sole e non conosce il gelo.
Poi crebbe in fretta, giovane d’aprile,
coi sogni accesi e il cuore tra le stelle,
scriveva i
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Spegni la luce
voglio sentire
senza vedere
voglio toccare
senza sentire
che le gocce
cadere a terra
dove la voce
ha più vergogna.
Accendi il buio
la notte è breve
la sera impugna
il nostro livore
il cuore batte
un’altra
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Speravo una speranza che doleva
la grazia di un giardino senza fine
un pensamento di rami e spume
come sogna un ruscello a primavera
- presagio che sa di pesca e grilli -
Inascoltai il sacro canto, grave
d’altre terre divine, d’alte rive
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Lia |
10/07/2025 19:01 | 87 |
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con la tua armonica suoni i brividi del vento
solitudine di un uomo che lotta per la libertà delle storie
canti la vecchia umana promessa dell’America
quanti morti nel nuovo ordine mondiale
tu che colpisci l’anima di chi è solo e ubriaco nella
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Se si piega il ramo del destino?
Come la mano candida
di un’amante alle rive
delle promesse.
Le foglie battono silenziose
il tempo di chi sa sussurrare agli alberi,
sentire i fremiti della terra
sotto ai piedi,
come avere una pietra di
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Sotto un cielo antico, tra rovi e pensiero
cammino su un sentiero senza padrone:
tra l’amore perduto e il tempo severo
scelgo il silenzio come mia direzione.
Lasciai nella mia casa, per te una luce accesa
mentre un cane guaiva alla luna
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Nel silenzio bruciato di Gaza
non si sentono più le campane,
solo il pianto di madri spezzato
tra macerie che urlano nomi.
Un bambino stringe una bambola rotta,
ma il suo sonno non tornerà più.
Ogni giorno è un cielo di piombo,
piovono fuoco e
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Ascoltarsi
aiutandoci a prendere in considerazione
quanto sotto gli occhi appare
dovrebbe essere la prima cosa da fare
quando nell’evoluzione del giorno
tutto appare incerto nel modo di porsi
cagionando incertezza e perplessità
modo d’essere
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Se mi mostrerai
il tuo segreto nascosto
da tante ombre
portate per caso
davanti al tuo viso
io ti sarò vicino
e non dovrai temere
il mondo che trema
un’oscura stagione.
Se avrai paura
e respirerai timore
io sarò qui
ad accarezzare le
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Pensiero
che illumini
e cuore
e universo
illudere
aurore
a bellezze
e tramonto
emozione
la notte
il
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Mattino d’estate
reso fulgido dal sole brillante,
timido batuffolo di candida nube
gaio sorride nel nitido cielo di luglio
d’aria pura allettante.
Lieti cinguettii e garriti
dilettano gli spazi d’intorno.
Ecco in volo una partenza dal
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Una processione di nuvole
invoca la clemenza del sole
le cicale non hanno parole
suonano il
“frin frin “tra le aiuole
caloroso silenzio di pietra
cerca l’ombra che ora arretra
la bassa pressione
e’ lontana
meteo non azzecca
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Sul’ ‘o tiempo te po' ‘mpara’
che differenza ce sta
tra na mano prestata
e n’anema ‘ncatenata...
Sul’ ‘a vita te po' spieca’
che l’ammore nun’è protezione
ca ‘e vase nun songo unione
’e riale nun so’ prumesse
’a cumpagnia... nun’è
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Divise colorate
a passo lesto
lungo corridoi
incorniciati da stanze
mai dorate.
Mute custodi di dolori
di tesori
di sacrifici di sangue
sparso
come petali di fiori.
Cuori generosi
da impavidi eroi
al capezzale di crisalidi
assopite
in
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T’accarezzerò l’anima, è sarai mia...
e con la delicatezza che ne consegue
ti farò sussultare ogni volta le mie dita
si poseranno su di te
dolce essenza del cuor mio,
è lo farò ogni volta che potrò
in ogni ora del giorno
e in ogni respiro della
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Cammino con i miei amici di sempre,
i miei pensieri, la musica.
Saluto i volti amicali che incontro.
Quello che mi manca
lo vado a cercare nel mio cuore,
senz’altro lo troverò.
Altrimenti, a cosa serve la memoria
se non a questo?
E la musica non
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e vennero le prime luci del mattino ed esplose il silenzio
vola il gabbiano addormentato sulle nuvole grigie di pioggia
sento la forza dell’anima battere pura nei miei occhi
sfinge di luce che bruci l’amore in una bellissima goccia d’infinito
sfioro
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Sotto il cielo che tace e non vede,
cade il pianto di chi non ha scudo,
tra le macerie la morte procede,
e il mondo osserva, complice e muto.
Un bambino si stringe al silenzio,
tra il fumo e la polvere nera,
ha negli occhi lo stesso tormento
di
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Giugno Luglio Agosto
mesi che catturano per la loro voglia di vivere
trascinandoci senza permesso in una roulette
per la quale non possiamo fare altro che adeguare
pronti a cogliere l’occasione quando vicissitudini
accompagnano con destrezza
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Ti dovrai arrendere, tu, qui
al mio cielo sempre scuro
la nostra voce sarà un segreto
che tremerà nell’ombra
e spezzerò il tuo destino
in tanti pezzi di vergogna
e sentirai la notte crescere
come una piccola, nera stella.
Ti dovrai piegare,
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“La vita fugge e non s’arresta un’ora”,
già da bambino mi doleva
che al mattino troppo vicina era la sera.
Poi, mentre la gioventù salivo
pieno di speranze e d’illusioni col cuor giulivo
qualche volta sorridevo all’oziare dei ricchi romani
golosi,
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 | In un incanto acceso d’un pensiero volto
lasciai l’impronta a guisa d’una parola sola
segnando i versi stesi di un’alba appena sorta
sul filo evanescente d’un ricordo sepolto.
Parlò la luce, muta, a quel frammento assorto,
carezzando il
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| Falza è la riga:
scrivo la parola pace
ma c’è la guerra,
scrivo versi d’amore
mentre avanza l’odio,
stendo rime di amicizia
ma incontro l’odio,
parlo e spero con Dio
mai padroni delle armi
le usano contro i bambini,
le mie pagine bianche
sono
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| figlia del vento tu che scrivi le maschere di creta
femmine che sudano la veracità di un popolo sporco di bellezza
canta la rivoluzione scalza dell’acre colore della passione
quante vite inventi del coraggio doloroso che spacca la morte
nel silenzio
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Dalla finestra a sguardo lungo
ammiro la tua chioma.
Sospir di clorofilla a spruzzar foglie,
accarezzar il cielo e purificarlo.
Sei degli occhi il bel vedere,
dalla finestra incanto e sorrido,
dacché sei albero dinamico,
ad altezza maestosa,
e
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 | Come il sudario che avvolgeva il tuo corpo
nel freddo gelido della fine,
sei rinato dall’anima fragile
e mestamente triste del cuore umano
che cerca di ricostruire se stesso.
Ti sei fatto strada tra le pieghe del tempo,
tra le ombre del passato,
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Sboccia tra i rami del cielo,
una regina dal volto d’argento,
che veglia sui cuori col suo velo
e sussurra ai sogni nel silenzio lento.
Quando è falce disegna incantesimi lievi,
se è piena, incanta come una fata,
le stelle, sue dame, le fanno da
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Quanto sarebbe bello poter incontrarsi
darsi la mano rimembrando quel passato lontano e vicino
mettere sul tavolo i nostri pensieri i nostri desideri
edificando castelli dove immergersi
quando nel momento del bisogno
poter attingere quelle grandi
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Cadrò subito
se mi chiederai
di amare i tuoi sogni
e le parole saranno
una lama tagliente
che spezza il cuore
e affila la pelle
lungo il filo del buio.
Pregherò in silenzio
ma tu mi sentirai
perché la notte
è solo una una culla
per i
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Il seme è di una pianta eccezionale
che cresce dentro il petto allegramente
per questo il risultato è sorprendente
col suo mostrarsi unico e banale.
Son fiori di una terra accidentale
che mostra tempra e forza sconvolgente
lottando con coraggio
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Sole d’estate senza di te,
sulla dorata sabbia a sognare
che un nuovo prezioso giorno
mi possa accarezzare.
Tra le acque luccicanti
brilla un seducente arcobaleno,
e sento che in fondo
mi manchi sempre meno.
Gli scattanti gabbiani in
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nel silenzio dei tuoi occhi sciolgo la brevità dell’amore
comunità dei santi abbracci pallidi di sorrisi
quant e bello l’ardore della stretta nel silenzio
abbiamo parlato la fratellanza nelle onde del mare
la vita del silenzio incoraggia il buio della
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 | Nella notte immerso
attendo la mia musa ...
metamorfosi il verso
d’una fiamma soffusa.
Ciò che poeta accende
cosa mai sarà nella vita
mentre suo astro trascende
declamandola infinita?
Tal ispirazione travolgerà
come un fiume in piena ...
nulla
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| Buttare fuori quello che dentro rode
non è certo una delle cose più facili
se uno pensa che la verità
potrebbe fare del male a qualcuno
l’amore per il prossimo
dovrebbe essere sempre in prima linea
anche se dovesse procurare sofferenza
non
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 | Nel tuo respiro trovo la mia pace,
tra le mani il mondo si dischiude,
ogni sguardo dolce mi compiace,
e il cuore mio di te mai si delude.
Sei l’alba chiara dopo lunga notte,
sei voce lieve dentro il pensiero,
con te svaniscono le ore rotte,
e
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Cara/o Danilo Tropeano,
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