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| Cinto da monti
alti e maestosi
al Pian del Sole
gitani numerosi.
Attratti sono
dalle cime elevate
belle, incantevoli,
spesso innevate.
Il sole li accarezza
coi raggi che scaldano
l’anima e il cuore
di chi conosce
la gioia e l’amore.
Di
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Un soffio ed un sospir di vento e fugge l’estate,
strade desolate, impervie a profumar di terra tiepida,
rugiada a rinfrescar strade ed alberi, erba dai colori nuovi.
Settembre matura uva, fichi e noci a cader su terra brulla,
t’aspettai e rubai i
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Permesso posso entrare
così un gattino si affacciò alla porta
curiosando qua e là
piccoletti alzando le braccia dalla gioia
s’inchinarono all’ospite inaspettato
non avevano paura circondandolo
come se volessero invitarlo
al loro gioco
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Ombre nude e spoglie, nel giorno di pioggia,
si seguon mentre fanno l’amor
dopo il viaggio d’andata senza ritorno
d’un eccelso Cupido senza fondo.
Ogni colpo è un fulmine, rubato alla tempesta,
che al contatto di labbra su labbra
assapora quel
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Se ti sentirai sola
dovrai ripensare
alle sere silenziose
in cui ci amavamo
e alle carezze timide
che non finivano
mai nel tramonto
e con la pioggia.
Se ti sentirai persa
dovrai trovarmi
sempre con te
perché il mio cuore
non ti
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Un cor gentil m’apparve ieri
che al parlar suo tutto tacea
e’l suo bel sorriso le nubi distoglieva,
n’eran i pensieri più seri
Allorché la si vede,
da raggio si vien colpiti
che non più in lume ci si ravvede,
ché tutti ragionamenti paion spariti
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Sogno non è un sogno
se non lo si può urlare, gridare,
all’oceano in parallelo con i monti
nelle pieghe lievi del palco della verità.
L’inno del silenzio, in ogni goccia del cuor dell’incanto,
è vinto da un vicino assillo di profondi tal sospiri
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Nell’impronta dell’alba
Assetate candide corolle
Vagheggiano
In attesa di perle di rugiada
Gioioso è navigare
A pelo
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C’è un pianto in primo piano
con lacrime a sfacelo
a strangosciare il cielo
così convulsamente in copertina
che il sole non ha pace la mattina
e in questa celestiale azzurrità
la vita non alberga giù in città
e tra la gente sorda
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| Chiedi alla siepe,
se superato il confine potremmo
ancora sentire il profumo
pungente del mirto
indugiare,
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| Quando il bisogno di rilassarsi bussa alla porta
bisogna prenderne atto ed inchinarsi al suo volere
inutile pigiare l’acceleratore niente di buono uscirà
dire che tutto va al contrario non è una barzelletta
bensì verità che fa male in
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Se troverai il mio cuore
gettalo alla luna
e parlagli d’amore
digli le parole
più dolci del buio
cosicché possa amare
l’ombra come la luce
la bellezza e l’imperfezione.
Se troverai i miei occhi
chiudili per sempre
perché è ora di andare
e
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Di Moncalieri ho veduto le colline
e’l bel castel che sovrasta,
e ho pensato a te,
mia dolce amica
Tu, al bel sguardo affine
che mai si guasta,
che s’avvezza di te,
che a te ammicca
O lieto pensiero sì sovviene,
al tuo gaio sorriso,
che
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Lascio il buon vino
a bollir nel tino
sorseggio la rugiada
di buon mattino
solo mi sento
nella valle dei miti
miti lavoratori
delle dure terre
figli di una luna
che li chiamava
alle semine
e ai raccolti.
Terra, madre mia
la tua mano
ancora
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Serbo per te in petto
un amore speciale
che mi rinfranca
è un balsamo per il mio male
bramo la tua allegria
nei giorni grigi di malinconia
la tua travolgente ironia
è una impagabile compagnia
sei il mio adorato mago
che tutto risana...
anche
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Quando il mal sovviene
e l’oscuro perviene,
buio l’animo diviene,
ché tempo tristo avviene
Allor de l’amici v’è il conforto,
ché la via non piglia storto
e’l buon Dio s’è accorto
di sto mal ben ritorto
E par d’essere smorto
e quasi lo spirito
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Come orchidea farfalla
di brillantezza nivea
sei sfuggente, impalpabile
cerbiatto diffidente
porgi la tua foggia
ai miei occhi in meraviglia
ridesti i i miei pensieri
tra le cromie dell’alba.
Sei limpida fonte
lenisci la mia arsura
scandisci
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Grigia cenere è quel che rimane
d’una Luna arresa e disillusa
che cerca l’amore del mare
sul suo trono immortale?
Oppur resta un falò con vista d’accese stelle
che contempla giorni,
d’ambasceria e messaggeria,
affianco a un sottofondo accentuale
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Vuota è la spiaggia
nessuna anima suda
nemmeno il vento
s’alza sabbioso
il cuore ghiacciato
annusa l’aria
dal mezzo bicchiere
nessuno beve,
la vita è un cocktail
che perde piacere
dell’ignoto...
Vuoto è l’orizzonte
in nuvole
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Oggi vecchio cespuglio di giallo- verdi prugne asprigne
più non ti mostri come un tempo festante fiero
nel parco di binasco,
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Aprire anta per realizzare un desiderio
certa di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo
implica saper attendere il momento esatto
per trovare ristoro traguardo movimentato
a causa d’impazienza sempre all’erta
classificando ogni istante parere
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Già sapevo
di poter tornare
e prometto di vincere
le ombre dell’insonnia
con un solo respiro
che come vento
spazzi via
le tracce nere di morte.
Già ora temo
il tempo dell’oblio
e se qualcuno
sa come udire
un silenzio profondo
allora
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Porto tra le mani
un po’ d’azzurro e di mare,
raccolgo un po’ di sabbia e di sale.
Cerco tra gocce d’acqua e scintille colorate
i frammenti di un amore
che accarezzava il cuore.
Una pioggia di stelle cadenti
come farfalle sparpagliate
nei
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sento le sembianze sfatte di un volto di lacrime
inverno insopportabile impaginato di un silenzio smargiasso di parole
ho lasciato il cielo in disordine tra cirri di nuvole ed un tramonto illibato di angeli
voglio resistere come un giglio bianco
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Era lei il pezzo forte di una volta
oggi ormai lontana riesce a far tremare il pensiero
quando difese ebbero la meglio
su chi nipotina aveva nel cuore
un grazie nel ricordo capace soltanto ora
di comprendere un amore implacabile
seppure sangue non
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Non ti conobbi
è vero, in vita non ti conobbi
ma ogni cosa so di te,
ti ho conosciuta, vissuta
tramite le parole di babbo
che ogni tanto mi parla di te,
dapprima saltuariamente
forse per pudore
poi man mano che crescevo
con descrizioni più
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La notte è uscita dalla porta
sta nel silenzio la luce fioca
e la claustrale in preghiera assorta
misericordia ancora invoca
Fuori c’è il gallo chicchi... ri... chi
dall’occhio vispo sbatte le ali
apre il becco non ha eguali
riprende fiato per
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| Ci siamo stretti le gambe per ore ed ore
ma ora pare mancare l’appoggio caldo
ora che mille medaglie vinte alla fiera della gioventù
al confine d’una povera vanità
brillano di rosso sul petto.
Noi ormai silenziosi nemmeno ci guardiamo.
La mia
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| Mi lascio fiorire
un bocciolo appena nato,
che non conosco.
Lo spirito mio lo vuove,
le farà da mamma
e un grazie dal vento
forse mi arriverà.
Nel tormento
delle mie notti:
adorerò la sua bellezza
e gusterò il suo profumo,
in un sonno di
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| Smarrito nella vita di altri
all’ombra di intrecci di siepi antiche
perdo me stesso fra spini aspri
non amore per me, ma solo ortiche.
Osservo arcobaleni nella brina
vivo momenti in pause d’esistenza
ed ogni giorno si incammina
il fluire dei
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| Cadendo a terra un bicchier pieno
di vino si frantuma e nel caso sotto
si trovi diciamo di pregio un gran tappeto
il
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| Cercando di tessere emozioni
onde soddisfare quanto nel tempo è risultato vano
un tornado si abbatte come a voler mettere in guardia
da pensieri tutt’altro che d’interesse
vista la loro perplessità quando improvvisamente
si accaniscono seminando
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Prima che la sera
diventi ancora notte
sarà già finita
e il vento
che abbiamo respirato
sarà il veleno
che ci porterà via.
Non avremo tombe
né un sudario
dove pentirci
di tutto il dolore
né amori da rimpiangere.
Solo lacrime divelte
dai
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E quanno ‘o tiempo va cagnanno strata
‘o core nun vulesse abbagaglia’
ma ‘o viento t’ha purtato na ‘mmasciata
‘nzurfanno ca dimane nun staje cca...
E ‘o sole nuovo se fa ‘ncurdatore
‘nzerrato dint’a notte meza scura
e ’nchietta ‘o juorno ca già
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Un tempo i cigli di stradine e di viottoli
di campagna punteggiati erano da due fiori
papaveri e fiordalisi e alla vista a
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Il muschio sulla pietra murgiana
tende al giallo
a tratti al verde scuro
sfuma di grigio secolare.
La lumaca s’incolla con la sua bava
disegna un tutt’uno.
Pietre con piccoli incavi
ove l’acqua piovana si stagna
bevi succhiando pozze
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Quando parole volano alte per fare solo del male
è meglio rintanarsi nel nostro cantuccio
ad attendere il momento di calma piatta
solo allora potremo rivolgerci con fare deciso
per allontanare ogni dubbio su eventi
non sempre consoni al
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È incisa sulle foglie
nell’alito di vento
che scende dalla valle.
È scritta con le rune
di una terra lontana
dove l’ombra impera
e le stelle piangono
intere ere di dolore.
È forgiata sulla luce
e morirà in silenzio
dove nessuno sente
la
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Aprendo a caso un vecchio libro
tra le sue pagine due fiori rinsecchiti
dai colori sfumati ma ancora di bello
aspetto vi ho trovato un papavero
e un fior d’aliso ma nell’oblio caduti
sono della lor presenza sia il perché
che il quando or se
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Tra le fronde dove riposa il vento
l’allodola ha acceso il suo canto.
Il cielo un asfalto di pece.
Nell’alba nebbiosa che non colora
i riflessi grigiastri del mare
la terra si è addormentata.
Ti chiamo nel silenzio disciolto
nel
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Si ferma il tempo
e tace il vento
su prati e foreste
e sul mare che ho dentro;
Anima appesa alle tue labbra,
persa nei
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TIMIDI INCONTRI
Dall’altra parte dell’umile piazzetta
luce appare di sguardo sfuggito e atteso.
Occhi neri cercano i
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Scrisoare
Nu te cunosc, iti scrie mana mea, visez... departe,
In ochii tristi, taramuri necalcate, infloresc in albe intrebari
Oh, oh, viata, stii ca nemiscate- mi par umbrele toate
Si gandul, dezbracat de noapte, sta prins intre schimbari?
Cai
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Nelle more del Destino,
All’Amore io mi inchino.
La tristezza via è andata
Grazie agli occhi
Di una rossa Fata.
Nel percorso della vita
Ritrovato ho la mia strada,
La speranza sempre viva è stata.
Come un flipper noi siamo,
Con ardore ci
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In ogni bel paès
gh’è quel che ciàmenn “matt”:
el fà del mà a nissügn,
l’è liber cumè ‘n gatt.
Te’l vedet semper
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In equilibrio sopra un precipizio
una visuale instabile m’appanna,
vacilla sopra il ciglio del giudizio
sull’orlo divisorio che m’inganna...
s’insidiano ragionamenti ansiosi
da tutti quegli orientamenti ubriachi...
in bilico tra il senno e la
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Ad un tratto
la luce,
intensa, avvolgente
mi travolge.
Mi travolgi,
e non vedo più nulla,
o meglio,
non vedo altro
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Un sogno sospeso, un battito d’ali,
un’onda di luce che trema nel sole.
Un istante di grazia,
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Finito è il mio canto
ora, perso nel mondo.
Il cuore si è spento
arido e sordo.
Niente lo consola,
neanche il
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Ho cercato,
l’assenso di un tuo sguardo.
Ho pagato,
uno sbaglio mai compiuto.
Il tutto che in me vive,
è il nulla che
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INCONTRO CON LA LUNA
Nell’aria mite della sera,
sopra la piccola radura
di una foresta bianca
di mandorli in fiore,
la luna passa a salutare il mondo.
Sorride a creature grate
del dono del suo viso.
Offre pace all’anima ansiosa,
mari e
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VITA SECONDA
Mucchietto di cenere
resti della vecchia vita .
Amò bagliori di sole
profondità di notti blu,
monti
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Lo senti,
lo allontani,
ti insegue,
quel dolore.
Sale dal profondo
come un fuoco eterno
e l’anima innocente
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Quanta fatica nel salir le scale,
strane stanchezze che non hanno nome
meno coraggio e nuove paure
ora che il tempo mio
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In punta di piedi
volteggi, ti ammiri.
Leggera.
In te la farfalla
ritrova il suo volo,
la mano richiama
un invito alla
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Non so ascoltare
il tuo lamento, parlo, ma non comprendo
il tuo silenzio.
E quando ne hai bisogno di me,
ho maltrattato il tuo passaggio,
ora sono io a implorare il tuo ascolto,
e tu mi hai dato lo schiaffo,
che meritavo ad
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Inutile il tuo pianto
fiume bianco nel mondo.
Forte il tuo grido
spinto nel cielo, senza ritorno.
I tuoi occhi
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Distanti coi corpi
uniti con le anime
Tu stia bene
Le nuvole corrono
si addensano
nascondono il sole
toccano le
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Giorno che s’innalza
con un’ala nell’alba
a te lo consacro;
giorno nato azzurro
nell’immobilità dei pioppi,
infinitesimi insetti sulla riva d’una foglia.
Giorno rosato prima d’immergermi
nelle stelle opaline del lago della notte.
Per te, amore,
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Cammini piano guardando lontano,
dietro ognuno in casa si è rintanato.
Affianco scomparsa lei e la sua mano
che forte
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334142 poesie trovate. In questa pagina dal n° 51 al n° 110.
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