Meravigliosi aranciati d’un crepuscolo di fine estate invitano a soffermarsi in un aromatico
bosco, ancora impregnato di quei caldi raggi che ne impreziosiscono il fascino. La tenebra
si fa strada a grandi passi e Fabio decide di avviarsi verso casa e viene, per un attimo, distratto
da un particolare sibilo che s’infila sinuosamente nel suo padiglione auricolare provocando
in lui una stranissima, inspiegabile sensazione…istintivamente poggia i palmi vicino alle orecchie,
quasi per proteggersi da quel fastidioso rumore…ma per poco, perché finalmente tace.
Riprende il goliardico passo, ansioso di tornare a casa, quando improvvisamente ,si sente bloccato,
non riesce più a camminare, spaventato da questa stranissima sensazione comincia a sudare
freddo, ma dopo poco tempo si trova all’interno di una sala comandi, pregnata di luci soffuse
iridanti il contorno…spaventato cerca di muoversi, ma non riesce a fare ne anche un passo.
Nella sua mente avverte dapprima dei segnali confusi, poi dei veri e propri messaggi che lo invitano
a tranquillizzarsi e rilassarsi.
Fabio è ancora più agitato e preso dal panico cerca di afferrare gli oggetti che vede vicini e
questi si sollevano ad ogni suo comando…è incredibile, riesce a dare degli imput col pensiero
e vivere una situazione del tutto impensabile, che non avrebbe di certo mai immaginato.
Finalmente può muoversi e cerca di scrutare quell’ambiente, cercando di darsi un contegno, quando
ecco apparire un suo clone, si un individuo identico a lui ,che gli si avvicina sorridente e lo
invita a conoscere gli strumenti di bordo, spiegandogli che ora lui si trova su una navicella spaziale
proveniente da un lontanissimo asteroide in cui vivono, le ombre personificate, degli umani…
Fabio è sbigottito non riesce a credere a quelle parole…possibile che l’ombra possa addirittura
personificarsi? L’interlocutore dice al ragazzo che ogni nostra ombra vive e aspetta che si
esaurisca il nostro percorso terreno, per ricongiungersi a noi in quell’asteroide ,ove l’esistenza
ha una dimensione del tutto diversa, ma talmente rara che non si può spiegare a parole per
capirne il profondo nesso…Fabio è molto pensieroso ed anche un po’ incredulo e chiede al suo
clone perché lo ha avvicinato e cosa vuole esattamente da lui.
L’alieno gli propone di visitare insieme l’asteroide, così Fabio si potrà rendere conto di quell’essenza
inspiegabile ed incontenibile che ad alcun altro non è dato di comprendere..
Lui ora ha questa possibilità,se decide in positivo naturalmente, altrimenti rimarrà, per sempre col dubbio di aver perso un’occasione irripetibile di conoscenza al di sopra del consueto.
Fabio è gasato, comincia a sudare freddo, poi attratto dal fascino e dalla multimedialità dell’astronave decide di intraprendere quel viaggio nell’infinito, perché in quell’attimo termina il suo finito…