L'orologio da muro segna i minuti al contrario, il giro delle lancette è antiorario.
Un treno attraversa le stazioni del tempo sparato come un proiettile in volo e ciò che è accaduto un istante fa ha smesso di esistere da un secolo almeno.
Vado a letto Martedì sera mi sveglio Lunedì mattina, ho dormito sei ore, sembrano sei giorni;
avevo dei maglioni nell'armadio che ora sono gomitoli di lana, finirò per andare in giro nudo, non so quanto potrà andare avanti sta storia...
vivo memorie di visioni che sono filo spinato arrugginito fra brandelli di carne e materia grigia,
vorrei staccarmene ma quel dannato orologio da muro che gira al contrario e mi fa tornare indietro
nel passato di una vita che ha già speso il suo futuro, è un labirinto di stranezze
da cui fatico a uscire...
qualcosa mi trattiene all'interno del quadrante, con un laccio mi lega ad una linea invisibile.