E’ stato terribile, tanto doloroso, rendermi conto che te ne stavi andando via, ci stavi lasciando... ma l’unico conforto è stata la certezza che avresti finito di soffrire in quel letto di dolore, tuo compagno inseparabile.
In quegli ultimi momenti, come in un film, mentre il cuore si straziava, ho vissuto la vita e la morte, ho pensato per un attimo al mio futuro, ma tu non c’eri più. Non c’era più il tuo amore, non c’era più la tua presenza, la tua protezione, la tua comprensione, la tua onestà, quella tua sicurezza che reggeva la mia esistenza, la tua vena di artista in tutti i campi, non c’era più la tua preziosità.....
Papà, papà, mi manchi... e mi mancherai per sempre! Quanti ricordi dii te adesso mi fanno compagnia mentre la nostalgia mi fa pesare il cuore e mi trasporta nell’ombra del silenzio dietro pareti scure.
La sera, come un treno solitario in un deserto, mi trasporta lungo dune dove solo un fioco raggio di luna segue il mio tormentato passo lungo il tragitto della vita. Le stanze di questa casa non parlano più, intorno tutto è cupo, la mia anima sembra moribonda e si aggrappa a fili di ricordi, picchia contro incudini e pareti quando pensa ai tuoi abbracci, a quelle carezze che riempivano di luci il buio, pensa ai tuoi occhi, a tutto ciò che mi insegnavi con grazia, a quella gioia che riempiva il tempo, il nostro tempo. quel tempo che ora, come un binario muto, scivola inesorabilmente nell’assoluto silenzio di tutto.
Padre mio, quanto mi manchi, starei qui a pensarti senza mai fermarmi e ti vivrei così, come in ogni alba e tramonto, come nel tocco di quella campana che al mattino attendo come una benedizione del Cielo, ma ora devo andare, mi aspettano, starò ancora un po’ con te, in questo luogo di pace a sentire gli uccelli cantare e la brezza accarezzarmi il viso come facevi tu.
Forse il regalo più bello è proprio questo luogo quando ti vengo a trovare perché mi accorgo che il silenzio e la tua anima sono l’unica cosa che rendono viva la mia vita!.