E così la bellezza, la più percepibile dai sensi, genera quel tipo di innamoramento che fa volare l'anima verso il sovrasensibile, proprio verso quell'idea del bello che a me ha ispirato, dopo l'immancabile cotta (esplorando la vita all'impatto del bello fu subito cotta!), “ l'amore del bello”:
Solo al pensier sei bella,
Musa divina,
proprio pertanto
son davver folle!
Se ti vedo mi confondo,
poi ti penso e sprofondo,
infin ti sogno, mi risvegli,
l’ intera notte insonne
passo tra rime e versi
e così mi spasso
per vederti poesia.
Questo è il mio amor
sempre compresso
tra pensier sensuale
e coscienza morale,
è naturale e conflittuale
da quando ci fu
la colpa originale.
E così tra razionale
e spirituale della donna
a me resta l'ideale.
Son certo, verrà giorno,
presago il cor mel dice,
che in vita rinsavirò,
non più insanirò
e alla luce del bello
per solita mania
sarà eterna follia
e dalla dolce visione di un aspetto divino arriva anche “lo spettacolo del bello”:
Musa mia fatale,
vederti
fu splendido abbaglio,
conoscerti
è stata vision del bello,
pensarti
è vera mania,
amarti
sarebbe pura follia,
sognarti
sarà solo utopia.
Convien allor
ammirarti,
sei uno spettacolo
da prima fila
ma per ascoltarti
è d'obbligo
allacciar le cinture
per volar con la melodia
della tua voce
che d'incanto
dona l'oblio
e finanche conduce
alla sublime estasi
della viva luce.
da cui si può finanche versificare “la modella del bello”:
Eterea mia modella,
sol vivido pensier,
nella tua veste di bello
di Te perduto cervello
un dì sarò il tuo artista.
Non so scolpirti il corpo
da inetto materialista
e non sarai una Venere di Milo,
non so dipingere il tuo volto
e neppur sarai Monna Lisa.
Ma con il pudor del moralista
so ben tratteggiarti l'anima
che in viso ti traspare
con il suo seducente sorriso
e la sua limpida bellezza
in Te è piacente dolcezza.
E' questa l'impronta del bello
che da sempre riflette la luce,
fa tanto sospirare l'amore
e ispira in versi la voce.
Infin quel fatal dì,
con mente e coscienza d'intesa,
illuminando il pensier
e spiritualizzando la materia,
la sua vision regalerà a tutti...
finalmente la pace.
Dopo tanta poesia, ritornando all'era spirituale e restando in ambito platonico, è tempo che la biga alata, da millenni intenta a volteggiare nei cieli per le bizze dei suoi cavalli, non si sfracelli più al suolo e l'auriga, tenendo ben salde le redini del cavallo bianco, ci faccia volare lassù nell'iperuranio, laddove l'idea del bello (Estetica/Platone) alla luce della coscienza (Etica/Socrate) è Amore, il Motore (Logica/Aristotele) della vita sulla strada dell'umana perfezione con Bene e Bello indivisibile (kalokagathia).
E con la coscienza (Socrate) dell'amore (Platone) nella mente (Aristotele) o pensier dell'amor nel subconscio (non è uno scioglilingua!) acquisiremo finalmente l'anima (luce spirituale/Maiello sulla scala elicoidale/Wilkins con base comportamentale /Paul MacLean) per tempi migliori agli albori di questa nuova era, allorquando finalmente vivremo alla luce (Spirito Santo) dell'amore (Figlio) sotto i raggi del Sole (Padre)!