Mi svegliai presto quella mattina, il sole non era previsto uscisse, avevano detto tempo instabile con temperature rigide.
L'alba aveva i colori sbiaditi e il vento soffiava forte.
Gli alberi lasciavano la coperta dei rami scoperti e i brividi dei passerotti erano sospesi nelle ali.
Chiusi la finestra, la forza di andare non c'era. ...
Aspettavo spesso quel momento, la luce si celava al cuore e i pensieri avvolgevano la mente di uno spettacolo, di sensazioni.
Era la fine di novembre, il tempo si era nascosto da sempre sotto un sole luminoso di attimi e le giornate sembravano accarezzare i luoghi a me cari.
Uno scenario di purezza e amore, cercavo sempre di essere me stessa nelle cose, la capacità del donare sta proprio essere un viottolo di vita in uno spazio chiuso al tempo.
La vita è dura e bisognava avere quel sorriso in più oltre una lacrima che pur se rattristata, riusciva ad asciugare le parole di ogni genere.
Per me era come sognare un giorno, perenni le mani avrebbero sempre cercato una follia perché non si lascia ciò che si trova nel cuore. E brucia, e si ama....
Attardata di pensieri e fogli ingialliti, le strade pullulavano di attimi e di conseguenza la vita iniziava.
Pensai al momento della verità, saper cogliere le cose essenziali nel vivere e non sentirsi soli anche tra la gente. Brrr, che freddo....
Affogai nel tempo, scoprendo i colori freddi di un libero gabbiano che vola verso il mare lasciando i sogni. ...
Guardai le mie mani, erano rosse e fredde del mattino appena iniziato e le cose mi sembravano al di là di ogni aspettativa.
Non osai chiedere altro, le parole ferite nel cassetto del cuore, avevano assunto un sorriso spento, apparente tra le pagine confuse del mare.
Era la giornata del silenzio, nubi confuse dichiaravano al cielo tempesta di lacrime e le ore, scanditi ricordi di un tempo, solo freddo.
Nel freddo viveva l'inverno, stagione scura di giornate appannate e grigie.
Parlai a me, seduta su una panchina, in riva al mare coprendo i pensieri dalla brezza marina che ne avvolgeva l'anima.
Quanti pensieri!
La finestra aperta al mondo fotografava la speranza del domani, ombre scese sui ricordi ne attutivano i pensieri. Era un giorno senza sole, la vita senza gioia... e così solevo guidare il cuore. ...