Bruno quando suoni tu, "sorridiamo"!
Bruno, il suonatore.
Si è proprio così che viene chiamato. Non è di certo un uomo che passa inosservato. Tutti in paese lo
conoscono. Ma non solo.
La sua verve, cortesia e soprattutto la sua creatività. Ma perchè no anche la sua testardaggine.
Ricordo ancora, quando avevo dieci anni e lui venti. Fu subito colpo di fulmine.
Non riuscì a trattenermi dall'emozione: decisi, infatti, di voler confidare alle mie amichette di aver preso
questa cotta. Ma loro cosa potevano capire, non erano dentro il mio cuore. Mi dicevano di lasciare stare
perchè Bruno era più grande di me ed essendo un bel uomo, c'erano molte ragazze che gli
gironzolavano intorno. Quando vedevo Bruno, le palpitazioni erano alle stelle.
Per questo bel giovincello, insomma, erano tutti scettici, persino la mia famiglia. Ma io imperterrita
continuai a seguire le mie convinzioni, anzi no, che dico.... il mio cuore!
Il modo di fare di Bruno, mi colpì subito. Non era come gli altri ragazzi sfacciati, volgari. Una persona a
modo. E così coronai il mio sogno d'amore.
Ma ritorniamo a mio marito. La musica era ed è tutto per Bruno. L'ha sempre accompagnato in tutta
la sua vita. Diciamo pure è il suo punto di riferimento.
Il suonatore, quando era giovane, si esibiva nelle varie sagre come quelle dell'uva. Ma ha manifestato
le sue doti mucicali anche ai matrimoni.
El suonadu, veniva pratiamente richiesto da tanta gente. Tutti lo ammiravano. E tutt'ora oggi viene
stimato.
Penso con tenerezza a Federica che si presenta sempre come la nipote del "suonadu".
Che soddisfazione per tutti noi, ma soprattutto per Bruno!
La fisarmonica è la sua "amica" di vita. Con essa è iniziato tutto. Ma è anche rinascita.
Oggi, Bruno ritorna a rivivere quei momenti persi in un periodo della sua vita e con entusiasmo
raffiorano i ricordi sui volti delle persone che lo circondano.
La sua vita, in fondo, è proprio così: un'altalena di speranza, quella speranza chiamata fisarmonica.