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La filosofia del nuovo millennio (era spirituale/ultrapallio)

Spiritualità

Meglio l'essenza (Parmenide/essere in sé, Socrate/gnothi sautò n) per la speranza (divina misericordia) che l'esistenza (Platone/essere da, Eraclito/divenire) per la sostanza (carta moneta)!

Questo aforisma filosofico introduce la nuova era spirituale (profezia Maya rivelata a Maiello e... verranno i tempi belli!) che anticipai con le mie scritture, inventandomi la cellula primordiale (pensiero, amore e coscienza), con relativo sistema spirituale, dallo studio della filosofia dei Grandi (Socrate/coscienza, Platone/amore e Aristotele/pensiero).

Ancor prima c'era stata la diatriba tra l'essere di Parmenide e il divenire d Eraclito, con il primo (il padre della ragione) ad anticipare il Motore immobile di Aristotele (verum scire est scire per causas, ogni divenire ha la sua causa fino al Primum movens), mentre il filosofo del panta rei coglie nel segno con l'evoluzione della specie umana dal buio della materia grigia (sistema nervoso) alla luce della corteccia illuminata (sistema spirituale)... e dalla polvere della terra l'uomo divenne un'anima vivente!

Eraclito, l'oscuro (per Socrate) ma brillante fabbro di aforismi, fu anche il primo filosofo a coniare il concetto di anima (psichè) come dimensione diversa dal corpo (soma): “ I confini dell'anima non li potrai mai trovare, per quanto tu percorra le sue vie; così profondo è il suo logos (ragione)”.

Adesso se Cartesio, facendo sua la frase di Parmenide “ lo stesso è pensare ed essere” (la ragione, e non l'occhio- i sensi, vedono il vero), coniò il “ cogito ergo sum” (certezza dell'esistenza terrena) ad introdurre la filosofia moderna, per quanto mi riguarda da tempo sulle tracce del Logos eracliteo (Mente Suprema) mi sono inventato il motto “ amo e sempre sarò” (certezza dell'esistenza eterna) e nel rincorrere a perdifiato questa fantomatica anima, grazie alla cellula e al sistema spirituale, alla fine per davvero me la sono ritrovata.

Sta di fatto, però, che di questi tempi la filosofia, con l'ingravescente regresso culturale, non rappresenta più la disciplina d'é lite per “ amore del sapere” ma è quella cosa con la quale e senza la quale si rimane tale e quale, anzi finanche si peggiora se la famiglia è allo sbando, la scuola è obsoleta, la religione è divisa in gruppi e sottogruppi, la politica è marcia (comandano i ras, tipo Grillo e Berlusconi, mentre nel calcio gli ultras!) e i mass media, infine, sono per i vip (Balotelli) e gli scoop (la Fico).

Allora, da provetto medico di famiglia (seppur oberato da insulsi riepiloghi mensili e da insipienti schede di fragilità... mentale, frutto di qualche mente insana!), ho cominciato da solo e a mie spese (i libri mi costano!) a fare “ medicina educativa” per combattere l'ignoranza del giorno d'oggi che, con malattie batteriche e virali sotto controllo, rappresenta il morbo più devastante e contagioso.

Questa disciplina, partendo dall'educazione sanitaria (mangiar poco e camminare tanto illumina la mente!), si fonda su una filosofia spicciola alla portata di tutti e chiama in soccorso soprattutto la fede (la coscienza morale dentro di me/Kant, la luce della fede sopra di me/Maiello) alla cui luce, checché ne dicano i sapientoni, la scienza diventa sapienza ed io, professori di rilievo a parte (studi classici), ho avuto la fortuna di un padre gran maestro di morale, nonostante la 5a elementare.

A questo punto, dalla mia strabiliante esperienza vissuta, vi posso assicurare che il nostro destino è saldamente nelle mani divine (con la divina misericordia messa a dura prova... ed io paga, diceva Pappagone, con scritture insonni!) ed allora, se Pascal invitava a scommettere su Dio (scommettere su Dio non si perde niente ma si può vincere tanto), io da esperto giocatore vi posso assicurare che scommettere su Dio è l'unico modo per vincere matematicamente. Inoltre l'aforisma di Schopenhauer “ il destino mescola le carte ma siamo noi a giocarle” ad enfatizzare il libero arbitrio (la libertà dell'anima, postulato di Kant insieme all'immortalità dell'anima e all'esistenza di Dio/Critica della ragion pratica), da parte mia vi assicuro che... per il destino siamo carte conosciute!

Proprio in virtù di tanto, con allucinanti eventi sono stato sottratto a forza dai miei giochi di esperto sistemista e così da forzato (altro che predestinato!)...

vuolsi così colà dove si puote

ciò che si vuole, e più non dimandare

mi ritrovo a scrivere di filosofia e di morale, tanto da poter affermare per l'esperienza vissuta, e a ragion veduta, che l'esistenza (vita terrena) è subordinata all'essenza (vita spirituale).

Ero sprofondato, infatti, nel più profondo buio depressivo e, facendo ricorso non certo alle medicine ma alle mie risorse intestine, d'incanto mi trovai al cospetto della coscienza (connaturata e non clandestina) che, seppur termine lessicale molto controverso per i suoi molteplici significati, da vero fantasma dell'io profondo va ben analizzato, ed io cominciai a farlo nel contesto del mio vissuto.

E così, dalla sofferta encefalopatia epatica materna, estrapolai la vigilanza dell'esistenza/ESISTO, indi da mio padre la consapevolezza dell'amore/PER UN ATTO D'AMORE e, infine, assillato da mia nonna Rosina (sin dalle fasce sul bene e sul male), pervenni al suo significato più importante che è la coscienza morale/COSCIENTE.

Con l'acquisizione di questa triplice coscienza (vigile/cogito ergo sum/certezza di esistere all'istante, consapevole/amo e sempre sarò/certezza di esistere in eterno e morale/gnothi sautò n/certezza della verità che è dentro di me) mi ritrovai d'incanto, dopo molte peripezie mentali...

nel rinvenir alla vita

mi diagnosticai una falla

che tra pensieri folli

la mente mi spegnea - (Follie epatiche/Striptease dell'anima)

al cospetto della mia splendida anima (vive in aria ma non è campata in aria!), liberandomi, così, del vuoto e del buio depressivo da insufficiente pressione spirituale.

L'anima, pertanto, cellula primordiale o spirituale (pensiero/membrana esterna, amore/citoplasma e coscienza/nucleo), con la sua luce presiede la cellula neuronale (sistema nervoso) ed io questo lo testimonio dal vivo, se in piena nottata (mi addormento con il pensier tra bollette e schedine!) mi sveglio per scrivere argomenti di tutt'altra portata che mi pervengono, sicuramente, attraverso la coscienza dal mondo spirituale.

La coscienza, pertanto, trait d'union tra mondo sensibile e mondo invisibile, è il nostro cordone spirituale da figli di Dio che ci tiene ben saldi al mondo della luce, basta solo non reciderlo.

Adesso ritornando alla filosofia e alla sua antica diatriba - si son messi pure i Santi con l'immanenza di Sant' Agostino e la trascendenza di San Tommaso a confonderci le idee (la coscienza è immanente, il pensiero è trascendente e l'amore è vincente!) – tra essere ed esistere, tra essenza (ousia/ciò che realmente è/Platone) e sostanza (substantia/ciò che sta sotto), è tempo di risolverla con essenza (spirito), realtà invisibile (mondo noumenico) e sostanza (materia), realtà sensibile (mondo fenomenico), a prendersi per mano e miscelarsi in un mirabile impasto (la divina semenza di Dante) di res cogitans e res extensa per dirla con Cartesio.

In ultima analisi l'uomo, frontiera vitale tra mondo visibile e invisibile, in riferimento al corpo/sostanza (la forma della materia), prigioniero dello spazio e succube del tempo, è espressione del finito e, quindi, mortale, mentre in riferimento all'anima/essenza (il fantasma della materia!), entità spirituale libera da vincoli spaziali e temporali, è espressione dell'infinito e, pertanto, immortale...

il peso degli anni,

oberato dagli anta, (età del corpo)

è nel nostro destino

ma non tange il divino (anima) - La leggiadria degli anta

In filosofia spicciola possiamo ben dire che il corpo (entità materiale) è alimentato dal sole (sistema eliocentrico) mentre l'anima (unità spirituale) è presieduta dall'amore (Luce universale).

In virtù di tanto, grazie alla naturale selezione dell'era spirituale (vita illuminata/corteccia associativa, 5° ed ultimo stadio della vita, dopo la vegetativa solare/fotosintesi clorofilliana, l'animata istintiva/midollo spinale, l'animale emotiva/sistema limbico e la cosciente riflessiva/corteccia cerebrale), da un solare striptease dell'anima (se denudi l'anima non deludi la vita) trasparirà la luce della coscienza, indi si dissolverà la macula oculare e dalla corretta conoscenza (si scala il gradiente di luminosità della luce) si arriverà alla vera scienza che, illuminata dalla fede, diventerà sapienza sulla strada del genoma eccelso su base comportamentale...

Considerate la vostra semenza:

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtude e canoscenza

Proprio così, infine, si realizzerà il sogno del paradiso terreste con l'altruismo dell'uomo cosciente (corteccia illuminata di Abele, pastore di pecore) a prevalere, finalmente, sull'egoismo mentale (materia grigia di Caino, lavoratore della terra).

In questa nuova era spirituale, a parte la filosofia, rifiorirà anche la cultura con tante poesie dal momento che le donne (lo striptease dell'anima è più provocante!), in veste di Muse, avranno il ruolo primario di ispirare prima l'amore in versi e noi uomini, se non si concedono subito, diventiamo tutti poeti...

quando l'amor prende

l'anima si accende,

uno spirito invadente

m'illumina la mente

e proprio all'istante

un pensier lucente

in versi risplende - L'amore dell'anima (La novella arca di Noè/Bibliotheka edizioni)

Questi versi mi vennero d'emblé ma, ahimè, a debita distanza dalla mia Musa ispiratrice, creatura di gran qualità laddove l'essenza (la dolcezza spirituale) si fonda con la sostanza (bellezza della forma fisica), dando così ragione ad Aristotele (Libro Settimo/Zeta) che le identificava quando c'è fusione di etica (dolcezza morale) ed estetica (bellezza fisica), ideale della perfezione umana (kalokagathia) con Kalos/Bello e Agatos/Buono/Bene che trovano certa identità nell'Amore, la Luce della Verità, Fattori della Triade Divina, la cui indissolubilità e indivisibilità è data dall'intercambiabilità...

La Verità è la Luce dell’ Amore

La Verità è l’ Amore della Luce

L’ Amore è la Luce della Verità

L’ Amore è la Verità della Luce

La Luce è l’ Amore della Verità
La Luce è la Verità dell’ Amore

e, così, da questa fantastica veduta (contemplazione/pensiero estatico, 5° ed ultimo grado della conoscenza dopo il grigiore del cogito/pensiero vigile, lo splendore della ragione/pensiero razionale, il bagliore dell'intelletto/pensiero sciente e il fulgore della sapienza/pensiero illuminato) si può ben dire che...

l'amore e il bello

sono amanti immortali

con la coscienza del bene

valore universale.

Siamo nel cuore dell'anima

con toni e pause in armonia

a scandire la dolce melodia

della coscienza morale,

verità e luce universale – La coscienza in versi (La luce dell'anima/Montecovello)

In conclusione, tornando alla filosofia moderna, tra razionalismo del metodo deduttivo di Cartesio (dal generale al particolare) ed empirismo del metodo induttivo di Locke (dal particolare al generale), lo spiritualismo della fede (sapienza, non certo la mia... relata refero!) di Maiello (dal buio alla luce), dopo il cielo stellato di Kant (intelletto) e la notte delle vacche nere di Hegel (ragione), è la filosofia vincente della nuova era spirituale (ultrapallio) e ... anche gli atei crederanno!

Alla luce della fede (sapienza) scomparirà il buio dell'ignoranza (encefalopatia morale) e così, grazie all'acquisizione del genoma eccelso su base comportamentale, finalmente l'homo diventerà sapiens...

Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne anima vivente” dopo aver attinto dall'albero della conoscenza (del bene e del male) e della vita (Sacrificio della Croce).

A questo punto anche la terra, senza più il pregiato fertilizzante umano delle anime prave sulla strada del petrolio e dei diamanti...

Guai a voi, anime prave!

Non isperate mai veder lo cielo

acquisirà la sua stabilità per diventare il paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora (era spirituale/ultrapallio).

Questa nuova era spirituale (ultrapallio), di cui sono l'apripista con scritture e poesie morali (Striptease dell'anima/Altromondoeditore, Il pilota dell'anima/Kimerik, I giochi dell'anima/Kimerik, Le fantasie dell'anima/Kimerik- Biblioteca Vaticana, La luce dell'anima/Montecovello, La novella arca di Noè/Bibliotheka edizioni), avrà il presidio della famiglia ristrutturata (le unioni gay sono sentimentali ma non matrimoniali e vanno legalizzate!) sotto gli occhi vigili del medico di famiglia che, libero da insulsi riepiloghi mensili da approntare (schede di fragilità mentale a parte!), avrà non solo il compito dell'educazione sanitaria ma anche di educare allo scopo di acquisire l'anima nella sua interezza (luminosa triplice veste a immagine divina), che presuppone la vigilanza (certezza dell'esistenza terrena/cogito ergo sum), la consapevolezza (dell'amore, il motore della vita che dà certezza dell'esistenza eterna/amo e sempre sarò e la coscienza (morale/gnothi sautò n, certezza della verità di cui siamo depositari dall'alito vitale).

Naturalmente per avere il presidio di un medico cosciente, con la cosa pubblica presidiata (Supercorso per Montecitorio) da gente con cognizione dell'anima (lungi dagli ultras del calcio e dai ras della politica da Berlusconi a Grillo!), la medicina sarà supportata, e non sopportata (insegna a vivere), soprattutto dalla filosofia (salutare connubio enfatizzato da Aristotele), perché curare l'umanità, mirabile impasto di spirito e materia di cui il Creatore è geloso, è il privilegio di medici di qualità.

In tutta sincerità a me manca tanto la qualità scientifica, da esperto di encefalopatia per mente precaria dopo svariate follie, mentre in tema di qualità morale ne ho abbastanza se, scherzi a parte, la divina Provvidenza mi ha insignito, divinae gratiae causa, della docenza in “ Educazione morale” sotto segni lampanti (strane coincidenze ed allucinanti eventi) e segnali lampeggianti (movimenti di sole e stelle da “ Amor che move il sole e l'altre stelle”... il Maestro Dante mi ha davver tanto confuso!).

Proprio per questo in famiglia sono ancora un incompreso (“ Nemo profeta in familia” e “ Lettera d'auguri di un folle alla moglie) ed allora i casi sono due: i pazzi o sono tutti i miei familiari o, come è più probabile, il folle sono soltanto io, ma poi sono da perdonare perché ho l'alibi e l'hobby dell'amore (amo e sempre sarò, Maiello).

Con recidivante follia (apripista dell'era spirituale!), però, vi assicuro (l'umano destino è un disegno divino) che, alla luce della coscienza (cultura della fede), l'altruismo dell'intelletto (anima, sistema spirituale, corteccia illuminata) prevarrà, finalmente, sull'egoismo della ragione (mente, sistema nervoso, materia grigia)... relata refero dell'Ipse dixit e qui non si tratta né di Pitagora né di Aristotele e neanche di Grillo e Berlusconi!

Ed allora per quanto mi riguarda rivedrò e mi limiterò con i giochi (con le donne ormai non ho più problemi e senza le potenzialità di Silvio mi basta la Musa per le poesie!), per quanto riguarda, invece, tatuaggi e piercing (fatti non foste a viver come bruti) son fatti vostri ma anche dei medici di famiglia con il compito finanche di educare (medicina educativa).

L'educazione sanitaria, infatti, dovrà inculcare che la pelle è un organo vitale, affascinante velatura della bellezza fisica (sostanza) da cui traspare la dolcezza spirituale (essenza) e su questa luminosa scia della perfezione umana (kalokagatia), con il sopravvento dell'anima per amare (Maiello) sulla mente che fa ragionare (Cartesio), sarà paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora...

la luce dell'anima,

essenza divina,

è come il profumo di un fiore...

si sente ma non si vede


Francesco Andrea Maiello 07/05/2014 19:35 767

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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