Tonino aveva pensato bene di piantare nel suo orticello un albero di pero. Nel piantarlo pregustava delle belle pere succose, gustose, che pendule dai rami, grondanti di foglie e di frutti, invitavano le mani del contadino a raccoglierle. Gia'vedeva la cesta poggiata sul tavolo, stracolma di frutti ed i suoi bambini festanti, che facevano a gara per mangiarseli.Poi pensava:-Le pere sono anche salutari, ne daro' un po' a mia madre, e' anziana, le faranno bene-. Cosi' si prese cura di quell'albero con costanza e molta attenzione. Non dimenticava mai di dargli l'acqua, di osservarlo, di fare in modo che gli insetti non lo infestassero. L 'albero crebbe frondoso,era una gioia arrampicarsi sui suoi rami per potarlo; i bambini si divertivano a girargli attorno, a nascondersi tra i suoi rami....ma di pere nemmeno l'ombra. Tonino s'informava con gli anziani: Come mai quell'albero tanto bello non facesse pere!? Ma nessuno sapeva dargli una risposta. Il tempo passava e solo gli uccellini erano contenti di quell'albero frondoso, che spandeva i suoi rami al vento. E fu così', a malincuore, che il contadino si decise a reciderlo per fare posto ad un altro vegetale.Una mattina si alzo' di buon'ora, si reco' in campagna, e comincio' a tagliare il tronco di quel pero che tanto aveva desiderato. Passava di la' uno scultore di oggetti sacri, che vedendo tutta quella legna a terra si offri' di comprarne qualche pezzo, aveva intenzione di farne un crocifisso per la chiesa. Tonino, fu ben contento di intascare qualche soldino, dalla vendita di quella legna:"Almeno tutta la mia fatica è servita a qualcosa"penso' tra se'e se'.
Lo scultore si mise al lavoro ed in breve tempo, un bel crocifisso, grande, altero, troneggiava al centro dell'altare, nella chiesa del paese. Tonino, la domenica, andando alla messa con la moglie, si accorse che tutti si prostravano davanti al suo pero, ora rappresentante una figura sacra e lo pregavano. Lui non ne era capace, non poteva proprio fare a meno di pensare che quello era il suo pero. E nel silenzio solenne della chiesa, mentre il sacerdote celebrava la messa, Tonino rivolgendosi al Cristo, pensava: Piru nascisti in un orto eccellente, e mai o munnu pira avisti a fare, ora di Piru Cristu divintasti, cu un ti canusci ti veni a adurari, ma io' ti canusciu ca' si Piru sempre, Piru un facisti e mraculi vo' fari!?
Traduco: Pero sei nato in un orto eccellente, e mai al mondo pere "avisti" a fare, ora di pero Cristo sei diventato, chi non ti conosce ti viene ad adorare, ma io ti conosco che sei pero sempre, pere non hai fatto e miracoli devi fare!? |
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