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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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La vita è bella,
qualora non ci son vicende storte,
se sei felice con la tua consorte
ed hai parecchi soldi in cassaforte!
La vita è bella,
se il fisico risponde in modo attivo
ad ogni problematica dal vivo
e senti d’esser sano e volitivo!
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Sogno... sogno la tua mano
e le dita leggere che danzano
sogno la tua bocca
e le labbra calde che amo
sogno il tuo corpo
e la tua pelle che ansima
sì, ti sogno e perdo il controllo
libero la fantasia e ti sfioro...
desiderarti, credimi,
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A volte il prezzo è troppo alto
per avere un po’ di attenzione,
la solitudine non aiuta a riempire
quel senso di vuoto che invade dentro.
A volte impliciti ruoli nascono da umori
che sembrano giusti ma son ritenuti solo tali;
conoscersi a fondo al
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Prima di andare via
raccogli le lucciole
rimaste in giardino
a guardare i sogni
Andati a morire
fra le ombre del bosco
e pronuncia le ultime
parole d’amore
Perché io possa
ricordare questi istanti
senza piangere gocce
di pioggia
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N’ho ben donde
il dimostrar fede
su quel che il cuor
mai lede al sentimento
avverso...
Così come una stilla
or di
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Certo nun’è corpa nosta
si stu munno è na supposta
si stu tiempo taccagnuso
lassa spisso ‘o core ‘nfuso
e sta rota arruzzunuta
cchiù nun gira e fa ‘a patuta.
Certo nun se po’ campa’
si sta freva fa sterna’
si c’o juorno ‘o sole more
senza
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Come l’ultima goccia di cera
del moccolo della candela,
quasi spento
scivola via il giorno.
Cala veloce il vespro
autunnale,
si spegne la luce del cielo tra
fumose nuvole prone d’acqua
L’oscuro colore copre ogni cosa,
nessuna stella luccica
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fisarmonico andazzo
in un mimetico percorso
strabordante di
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Si appoggiò sulle mie guance l’amore
fu un bacio senza chiedere
improvviso e spontaneo parlò di lei.
Un bacio cosa nasconde
nel suo silenzio tutta la sua vita
lasciando nel petto una scia di luce .
Io indegno di tanta poesia
rimasi nel buio
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Quando resti nuda
al crepuscolo e al mezzodì
s’innalza la virtù della benedetta compiutezza.
S’incarna nel cuor delle maniere
il tema di un’aria lirica,
e s’allegra quella gioia pura in divenire.
Registro in ogni posa più formosa
la testa
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Leggerissima neve che ti degni
ancora di lambirci e d’arrivare,
noi con i nostri peccati e gli sdegni
di chi neppure sé
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Mar Nero, Mar Rosso, Mar di Vino.
In un mare di vino dimenticare
di saper nuotare.
Dolce affogare, morte indolore.
Scorrere sull’allegria delle bollicine,
cadavere felice con il viso che sorride.
Benedetto da Bacco.
Sballottato senza resistenza
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| Assopito, caduto un foglio dalle mani
rimane una rima baciata, persa nel domani
quel canto di nenia volato nel cielo
intonato nel rigo di una canzone, è pioggia nel disgelo
I giorni, un po’ senza ieri
timoniere di misteri
in un saluto di baci
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Il pianoforte suona Chopin
alla finestra bussa la vita
cuore che batte e mai smette
cuore che ascolta l’alba
sente passare le limpide note
tra i suoi preziosi battiti
le sente vibrare negli attimi
in cui il silenzio s’avvera
presto sarà ancora
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Rotondo fanale,
di incerti confini,
albeggia, scompare
e riappare tra i pini,
una cocuzza candita
di plastici affilati aghi,
con i capelli tra le dita
-di qui e di là-
trasognato vaghi...
Vaghi il pretesto
cercando il dolore,
ti trovi che è
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Vecchia fotografia in bianco nero
del passato sul retro aveva una data
stampigliata nell’album dei ricordi
invano l’ho cercata: era San Carlo
o forse San Silvestro e quale quell’anno
del cinquanta? Ma di quella foto
io ho un ricordo vivo: Milano
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Ti ho rivisto, amico,
quando il tempo l’ha concesso,
ho continuato a parlarti,
quando ho potuto
anche se tu non c’eri.
E tu, senz’altro,
avrai fatto lo stesso.
Il parlare fraterno, amicale,
spesso in solitudine,
non si interrompe,
ma trova
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Spazi nel tempo
onde ritrovare quel pizzico di serenità
che una volta ha addobbato il cuore
amorevoli piccolezze
si dimostrano più che importanti
riuscendo a creare quell’atmosfera
dove rifugiarsi in attesa del domani
ambito traguardo da non
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“Marcello vieni! E’ pronto da mangiare! ”
gridò la mia consorte sul balcone.
Avevo terminato di parlare
con un amico e
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Ho smesso di essere viandante
coda di cometa
lacrime di sogno
creta da modellare.
Ho smesso finanche
di smaniare dietro ai vetri
nei ritagli di questo tempo
cosi denso di parole.
Ho smesso di aspettare
e di restare
tanto da qui
se si parte o
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Non dimenticarti mai
la finestra aperta
quando esci da te stessa
verso l’ora del tramonto
Potrebbero uscire i pensieri
che hai negato
e rinchiuso attentamente
nel segreto del cuore
Non ricordare mai
il colore del sole
al mattino appena
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Era una notte limpida e stellata
presi una lucciola per lanterna
mi avviai sulla collina dei conigli
a cavallo di un
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Ali tarpate
da blocchi in cemento
mostrano agli occhi
l’atroce tormento,
torri di guardia,
filo spinato,
la paura
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| Al primo sole
dalle fronde degli alberi
piccole gocce di rugiada
scivolano lente
sulla terra assopita,
durano poco son fuggitive,
breve è lor vita.
Dalle fronde dell’anima goccia
una stilla d’amaro sapore
e annuncia che il tempo
si fugge
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Nonni nelle mani
celano tutti i colori
della saggia
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In una penna
con la quale scrive
scorre un sogno,
profuma
di gioia, dolore
diventa preghiera
trasmette speranze;
I
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Ho sempre saputo di essere un alieno,
è forte e palese questo senso di richiamo,
sulla mia astronave è tutto così chiaro.
Pianeta ghetto di dominio schiacciante,
punto di decollo a gravità pesante.
Uso perverso di effimera intelligenza
che si
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-il mondo si è fermato-
disse il gigante al nano
-cosa vedi all’orizzonte?-
rispose il nano a fronte
-solo nuvole nere tempeste e temporali-
-io nuvole chiare che Tu non puoi osservare-
Ma spesso Sua Altezza, il Grande, il Tiranno
ci indica la
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Ho spiato la tristezza ed era lì,
ho avuto paura, della paura stessa,
e svestita di emozioni la
nostalgia fece gran rumore,
non fece riposare.
Ho spiato i pensieri, erano stinti
come foglie d’autunno a
cader sul suolo inermi.
Ho spiato la
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Ti regalo la mia assenza,
prendila e stringila al petto
è dono prezioso.
Sentirai un abbraccio
di fiducia nella notte
il brivido della tenerezza
davanti al tramonto.
Seguirai col naso schiacciato
sul vetro della finestra
e gli occhi
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.
Voi contate gli anni, io conto i momenti di poesia
gli attimi di gioia, gli istanti di felicità.
E non si sommano come le date,
non si accumulano sui calendari
ma si trovano un posto tra le stelle
e poi brillano silenziose,
a rischiararmi
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In questo silenzio
il pensiero mi avvolge.
Sono sere pietose.
Si staccano i rami d’ulivo
per fare
fuochi d’amore.
Il profumo sale nel cielo.
Penso adesso
all’ultima nuvola a cuore
mossa dal vento,
mi sembra che parli.
Dicembre é
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Nella ridda quotidiana
di parole e degli affanni,
sentimenti e melodrammi,
sono incerti balbettii
questi nostri scarni versi,
di noi
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Un giorno
mi innamorai di una farfalla:
una bellissima farfalla.
Aveva mille colori sulle ali
e leggiadra volteggiava nei prati infiniti
correndo da un fiore d’arancio a una campanula
da un gelsomino a una margherita
senza mai stancarsi, come fosse
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E’oggi un suo ritornare a quel passato
é oggi un suo ritornare a ricordare
ma negli anni tanti è cambiato il bosco
invano cerca ma non trova qualle quercia
dove inciso aveva il nome di quel suo
primo amore anche diverso è oggi degli
uccelli il canto
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Come straccio strizzato al massimo
cuore mio
non lascia spazio alla speranza
quando ogni di’ cavilli si fanno spazio
ognuno con la propria anima si diverte
onde riuscire ad eccellere
soffocano parole volate via
senza lasciare traccia
momenti
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La sera prima m’ero addormentato
in preda a un’indicibile stanchezza,
ma la notizia data in piena notte ...
m’ha reso una
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Ci lasciammo nel verbo della notte
in una poesia senza tempo .
Riversa nel pensiero l’anima viaggia
nelle sue penombre l’amor insegue .
Cosa vuoi mi disse il cuore
non vedi che corro più di un treno
e d’amor ho piene le carrozze.
L’anima si
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Scrivi il tuo nome
con il sangue ancora caldo
e batti ventidue volte
mentre la notte scorre
i tuoi conflitti
a metà delle tenebre
mai dome nel passaggio
fra il silenzio e le ombre.
Apri una porta
scolpita nel legno antico
e resta in
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Potrei giocare al dubbio
di quelli che si intrugliano sovente
nei panni di un bambino abbandonato
tra i fiori e dentro i solchi del domani
così per ingannare
il vento del passato da evitare.
Potrei far finta ancora
che l’ombra del tuo mondo è
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Se tu mi baciassi
ora
- bocca contro bocca -
sotto questo buio
che cade sui tetti
mentre
una notte nuova
- tutta da inventare -
si fa largo
tra le nostre mani
che non si toccano
Se tu mi baciassi
ora
mentre mi guardi
ed io avessi
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Nei tuoi giorni,
ritrovo a sorprendermi,
a ritrovarmi su un fiato a metà.
Non so dove andremo.
E quei passi appesi a un filo
non so dove andranno.
Il silenzio per ora mi è accanto.
Il gocciolare della pioggia
mi riporta al tempo del tuo
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Faccia faccia
cuore a cuore
solvi Tu
cos’è l’Amore?
Ne scrivo poesie
da quando cosciente
ma ancor d’essi
non so quasi niente!
Versi d’amplesso
vibrano parole
pazzo tuo universo
s’un foglio a colorare.
Profumano sogni
capelli al sole
celano
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Piange la terra,
piange ogni alberello
per non veder più
ombre in movimento
e anche il cielo
ha messo l’ombrello
per dare spazio
a un nuovo vento.
.
È triste anche il mare,
è triste ogni corsa,
si è spendo anche
il faro del porto
e ogni
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Carezze del vento
dove si cullano i fili d’erba
ora stanchi di sole
- ci arriva da lontano -
un suono più amico
voce del mare che torna
onda, che arriva fino al mistero
e mai tradisce
l’acqua, che nella pioggia cade
bagna, la prima foglia
e
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Mutamenti e inattesi al viver porta la natura
alla ricerca e al ricordo di desideri antichi
che lì deluso si gira oggi in volo il pettirosso
che invano lo sguardo cerca la dolce bacca rossa
poiché seccato è nel tempo quell’agrifoglio amico
perché lì
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Mi vestirò di notte
di seta e vento,
mentre i variopinti petali
di un altro fiore cadono
confondendosi con le farfalle.
I rami spogli dell’ultimo albero
in giardino,
a stento accolgono sparuti uccelli
in un ultimo fremito di vita.
Di nuovi
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Verso il baratro dell’accantonamento,
della fruizione delle nostre singolarità,
alimentati dall’esaltazione delle disparità.
Immobilizzate le coscienze.
Società piatta, dominata.
Lo abbiamo toccato con mano
questo pandemonio pandemico
dove la
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Alto in basso sta,
lungo il tragitto corto,
per chi viene e per chi va,
più diritto è storto,
il nodo della libertà...
Indietro e avanti,
più qui fisso è l’orizzonte
men lì muovono i rimpianti,
il sole c’è adesso di fronte
che prima erano le
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Soffiava il vento su strade incerte e
tu, ragazzo con spontaneità e altruismo
volevi fermar la sua furia devastante.
Branco di sadici ed irosi lupi,
ad illogica e misera grandezza,
un fuoco di violenza e
d’irrefrenabile gagliardia
non avvezzo
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A cosa serve l’aria che respiriamo
se condividerla non possiamo
solo il pensiero ha questo privilegio
nell’avvicinarsi a chi nel cuore pulsa ogni dì
sensazioni d’impotenza s’impadroniscono
lacerando quella fetta di muscolo
capace soltanto di
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“Sei andata da quell’uomo
e non so quel che c’hai fatto,
tra la femmina ed il maschio
basta il minimo contatto ...
Ora
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Oh, quanti fiocchi cadon dal cielo
posando in terra una coltre di gelo,
ma quando il mondo è ormai ammantato
appare allo sguardo un regno incantato.
Brilla il paesaggio e sembra diamante,
sui rami è ovatta bianca e brillante,
si leva un
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Vivì |
30/11/2020 06:41 | 788 |
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Come fiori eravamo a primavera,
rigogliosi, aitanti e profumati,
d’ogni passante gioia e meraviglia.
E venne poi l’Autunno, e fu di sera
quando, da un forte vento sballottati,
perdemmo un petalo nella fanghiglia.
Ma noi, se pur dal tempo un
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Poche anime in questo silenzio
sulla banchina del porto
fragili sguardi in attesa
nel
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S’adombra il cielo
spegnendomi l’inquietudine
in questo vento
che mi spettina le parole.
Quanto ancora ho da dirti,
quante parole chiuse nei
cassetti di quei “forse”
che rosicchiano il cuore.
Malinconici i ricordi
si spaccano sulle
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| Dal fango dell’agricoltore,
dal sudore del lavoratore,
dal sacrificio di chi ha
dato la vita per la libertà,
dal pianto dei bimbi che
muoiono di guerra e fame,
da chi conosce il dolore
ed ha fame d’amore,
io che sono empatia ed anarchia
ho
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Dolci ricordi la memoria affollano,
come ferita che il tempo
non rimargina. ...
Tu, vecchio casolare, ora mi appari
frale e stanco.
Hai vegliato sul podere intero:
a monte i castagni, a valle il ciliegio,
il fico e il noce ad occultare
i
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Nell’infranger gl’indumenti
scopro i segreti più misteriosi e colorati
della tua tela seducente.
Quando guardo intenso
il profondo della tua corporatura
mi sorride l’arcobaleno più travolgente.
Nel peccar questa carne mi concedo
le mie tinte
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Quando la notte accende con le stelle il firmamento
e la splendente luna si mostra a quell’incanto,
spesso ripenso ai sogni
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334193 poesie trovate. In questa pagina dal n° 14101 al n° 14160.
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