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Seduto sulla panchina
seguo i legni all’orizzonte
sogno tra i due pargoli
cerco di rispondere ai loro continui
"perché” “cos’è”
mi tuffo con i loro pensieri
nello specchio d’acqua di fronte
inizia un viaggio fantastico
che nei loro occhi
trova
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Volente o nolente amichi cari,
stavorta ce ballate proprio tutti.
Destra, sinistra, leu, libberali,
ciccioni, belli,
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Bruciano le mie parole
questa sera
salgono come fiamme al cielo.
Forse ti raggiungerà questo calore
scuotendo il tuo cuore gelido
inquietandolo in rimorsi.
La tua immagine si contorce
accartocciandosi
in una spirale di fumo nero
e forme
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Ma come è passato veloce quest’anno
molto non manca ad occupare quei banchi
dove il mondo aprirà le sue possibilità
cercando d’imprimere bene
quanto la vita potrà elargire
bagno salutare
dove reperire quanto occorre
onde fare risaltare il
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“Papà, ti prego, sono in gravidanza
non posso starti dietro tutto il giorno,
perché non vai a farti una vacanza
con Diana
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Donna Angelo
potuta incontrare
dissolvendo gelo
inbernato Cuore.
Entità celeste
fascino divino
Alma sveste
se a Lei vicino.
Mai così bella
sulla mia scia
angelica stella
la vesto poesia!
Sublimarla vorrò
"- colori mia vita!"
ogni dì che
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Siamo rimasti soli
a giocare col vento
che di sera
riempie le strade
Dove non c’è nessuno
a guardare
il tramonto che vola
verso la notte
Siamo rimasti in due
a contare le nubi
scatole vuote
in attesa del giorno
Lune in amore
col cielo
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Ho lasciato pagine bianche
nei risvolti della vita,
chiudendole tra pensieri scuri
e desideri in corsa.
Spazi,
lasciati appositamente in bianco
per sostenere idee in continua evoluzione.
E ritornare sui passi,
spesso incerti e incespicanti
tra
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Ho notato questo cuore predicare nel deserto
fra le pagine di un giorno dentro il pomeriggio assorto.
Mi sembrava così vero, cosi acceso di futuro
che mi sono innamorato di quel verde in chiaroscuro.
La mia mano come un faro ti ha inquadrato nella
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Lo strofinar tra intuito e sapere
pietra focaia tra meningi posta
scoccar fa la scintilla delle idee
e alla scoperta
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| Se aquieta el pensamiento
y en lo profundo
del infinito
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| Nel cielo raccolgo stelle cadenti
lancio astri in una lattea strada
intrattenitore di serate in galassia
diverto i bimbi
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| Scendeva con la sera
la bimba dal colle,
per mano la teneva
la mamma,
di nero vestita.
Era bella la madre
della bimba triste, che
non giocava con me
Fiorella,
sempre cercava lontano
l’altra mano,
la mia era troppo piccola;
con lei contavo
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Carnavale se chiammava
pazzo e armuso comme a marzo.
Pe’ stu munno annuro e sparzo
l’e piaceva ‘e cammena’
e si ‘o sole l’appicciava
dint’o scuro s’avviava
e schiattuso miez’o niente
se senteva ‘o rré d’a ggente.
Carnavale se credeva
e puteva
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Non lottare contro le malinconie
quando si manifestano improvvise
ogni anima vuole sfogo, pianto
e stretta dal silenzio può soffocare
nasce un sintomo che avvolge il cuore
e allora vuoi stare solo, e capire
questo è tempo di occhi fissi sul
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Bruciano nel fuoco di un camino
fogli strappati di una poesia
ombre ingentilite
nel tuono di uno sguardo .
Grigie fuliggini salgono al cielo
poi ricadono al suolo
in frammenti di mute poesie d’amore .
Non puoi fermare il sogno
di ogni respiro
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| FOGLIE APPASSITE
Nel buio la stanza
passi a tentoni
guadagnano l’uscita,
fuori piove
sferza un vento freddo
e batte forte la pioggia
sui volti stanchi.
Stanno marcendo
negli aridi rami
i frutti ancora acerbi,
colti da invisibile
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Per sua natura una ferita
emette rumori consistenti
nello statagemma d’un dolore
cigolante sottopelle.
Può silenziare
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Con lo sguardo all’ignoto
dopo aver navigato gli oceani selvaggi
attracco in porto:
c’e una luce diversa in ogni venatura
e in ogni vaso...
gerbere e fresie colorano l’orto.
Forse è difficile
spingere gli occhi sotto il proprio naso...
ma
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Giorni di carnevale oggi
ma non ne senti la gioia
l’atmosfera così il ricordo
corre ad un mio vecchio tema
delle medie del cinquanta
scorso lì due figure dipingevo
l’altezzosa figlia di una
signora ricca tanto e il suo
sgargiante e assai
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Visione di un lodevole cielo amaranto,
sopra di noi intenti ad amar l’un l’altro,
prende vita dopo la pulsione di un tramonto.
Non rivolge alcuno indietro,
al passato le attenzioni,
per viver la sfumatura della nostra congiuntura.
Non piove
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Allentare la morsa che ogni dì s’imbatte senza rispetto
diventa un’occasione onde approfittare di attimi
che altrimenti oggi non potrebbero sopravvivere
eclissati un tempo ritornano a battere i piedi
affinché nel loro respirare trovino un posto
ove
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“Hai paura a guardarmi negli occhi,
m’hai tradito col tuo direttore,
sull’altare m’avevi giurato
ch’ero io il tuo unico
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Un Carnevale di fantasia,
dove lo scherzo è solo una piccola poesia,
di pochi versi ubriacati,
di coriandoli colorati
su eroi mascherati.
Basta un po’ di trucco,
un po’ di colori
e gli uomini diventano migliori,
un vestito sgargiante
e la
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Una rosa nel vento
del mare é piegata
quasi cadente é abbacciata
su un piacevole momento.
L’ultimo petalo planando
come lacrima nell’oceano
urla sull’acqua lontano
che si sta avvicinando.
Impaurita di veemente
parvenza ora svelata
da un sorriso
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Quando me ne andrò
cercami dove il sole nasce
tra sospiri di nuvole dorate.
...
In petali di luce librerò
tra coriandoli di stelle addormentate
sarò rosea brezza del mattino,
vento impetuoso nei giorni di tempesta
mare dipinto di
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Se sono la tua ombra
allora tu sai
che la luce è morta
qui, dove finisce la sera
E le carezze
non sono altro che buio
calato lentamente
sulle nuvole dei vespri
Se sono il tuo incubo
vivrò nei sogni
fino al mattino
quando le stelle
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Giorno dopo giorno s’impara,
a stringere i denti,
a correre più veloce,
a ricacciare indietro il dolore.
Dolore dopo dolore s’impara
a soffrire un po’ meno,
a guardare con occhi nuovi,
a scendere nel profondo.
Discesa dopo discesa s’impara
a
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Lascia che giri l’ora più antica
sul quadrante del tempo
La vita è più dolce
se rallenti il passo
Agli angoli del mondo
lo sguardo è un pugno
nello stomaco
girarsi dall’altra parte non basta
ché il freddo è già
dentro
e scava abissi
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Mordo le piccole mele che nascondi nel petto con appetito,
bacio le due mezze rosse fragole che sono le tue labbra,
stringo forte il tuo corpo come stringo il cuscino
di piume delle notti insonne.
Bacio, gusto le mandorle delle tue mani,
il viso ti
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| Oltre i giunti di nebbia fine
che la condizionata mente
offre sempre pronta
alle mie domande,
sciabordio d’utopie e sogni
stremati sulle corde dell’attesa,
appesi alla prima stagione
al primo amo sussurrato,
come esca per una ragione,
tu vivi non
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| È dolce crogiolarsi
nel pensiero di un’amicizia
nel saluto del mattino.
Chi ti scrive di te si ricorda
con due
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| C’è una casa rossa, ancora
a sfidare il tempo
la pioggia sui rovi e i filari e il fiume
col passo nuovo negli occhi
le voci
si cercano al buio in una vita spesa, e al centro
di una primavera dissolta,
la luna
che la notte
di ogni notte
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Al seno adagiata
nutrimento calore
ancor piccola vita
figlia d’Amore!
Pulsano Cuori
all’unisono istante ...
"rammenti dolori
travaglio asfissiante?".
Ma poi il momento
adagiata sul seno
eterno sentimento
nulla più vero!
Se mai finirà
Mamma
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Come delusi saltellano
in cerca di pastura lì
nel giardino i passerotti
e di loro il più audace
alla finestra si avvvicina
e dirmi pare un poco muovendo
quel capino suo: di rondini
gazze merli tortorelle
e pettirosi tu in versi più
volte ne hai
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| Se ti ho visto svanire in un pensiero, lascia
i frammenti di un giorno a dimenticare le ore
e invita il tuo sguardo a voltarsi sul mio,
come fa il vento a chiedere
la forza di spostare i miei occhi, le pagine, distratti di te
poggia le mani e ferma
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| Di corsa di corsa
non possiamo perdere l’ultimo treno
e poi la notte è buia
si può solo immaginare
incontri ravvicinati
con chi ha soltanto idee malsane
scappare è l’unico rimedio
per non venire travolti da chi
ha cattive intenzioni
essere
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| Sono quasi venti giorni
che non faccio più l’amore,
tutta colpa di Marisa
ch’è fuggita col dottore!
Il dottore di
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Lenta mi giunge
l’eco di un tuo
pensiero irriverente,
poi sorridi,
si illumina il cammino.
Indolente, mi
chiami,
uomo
mentre dolce
mi osservi gli occhi.
È dolcezza
di contemplarti
mia, e di volerti.
E al suono prezioso
delle
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Del mio paese
non molto c’è rimasto oltre ai cimeli...
frammenti di memorie
poco di più che una tiepida polvere:
le carezze dell’alba
e i brandelli del cielo e delle stelle
e l’eco d’una rondine.
Nemmeno l’ombra
o un segno
dei tanti affetti qui
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Spoglia la sera
finché potrai
chiamare le nubi
col loro nome
Mettiti nuda
di fronte
ai vetri colorati
che desideravi
Scindere dal cielo
poco alla volta
mentre la notte
scendeva nera
A portare via
lo sgabello
di paglia affilata
dove i
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Costrettovi da fatti e circostanze,
obtorto collo, devo recitare;
risate, frizzi, lazzi, cori e danze!
Invece fossi solo, in riva al mare,
attento solamente al suo brusio,
null’altro in mente che le forme care
donate al tuo bel corpo dal
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Quando s’oscura il cielo
l’anima è nel tormento
e nasce il malcontento
celato dentro un velo.
La lacrima che scende
sopra il tuo viso stanco
è una spina nel fianco
che sul cuore si stende.
È bagnata la sabbia
e non trovi il conforto
hai
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Per noi? Non corsie di tulipani ma ciottoli
anche se - tu, io - code primaverili di rondini in anarchici azzurri
e sandali del " noi, sì " in eccedenza.
Fluidi orizzonti d’inconsistente Aprile
- se il flashback che narra non mente -
su ginocchi
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Lia |
15/02/2021 21:09 | 798 |
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Briciole d’ombre
negl’occhi stanchi
palpebre abbassate
su fogli sparsi
e intanto il tempo va via
Fuori è buio,
la pioggia bagna la notte
e la luna si copre di bianco
fa luce ad un gatto miagolante
Par di sentire
la voce greve del
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Qui,
dove si ferma la vita
nell’affanno del vivere
o forse,
del sopravvivere.
Scrutammo
nel fondo del fondo
squarci di buio e salvammo
soltanto,
quel dolore profondo.
Adesso parlo a te
e,
ogni mio battito
è una parola, un attimo
di
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sognai di essere un respiro
sussurrato dalle labbra
che mi baciarono
sotto la pioggia di voglie
amabile sorgente d’acqua pura
mi saziarono le carezze
lambendo la parte tenera
bruciata dall’inquisizione
della rabbia nell’amarti
contro ogni
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Mi torni come un’ombra
in queste sere stonate
dove il parlare distratto
mi graffia la malinconia.
E ti scrivo, cercando
in quelle canzoni,
consumate dal rimpianto,
un nome ormai lontano.
Ed ancora ti cerco,
come un risveglio a
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Fresca rugiada di primo mattino,
brezza leggera che togli il fiato,
palpito di cuore
sei
alba e tramonto,
sei
cielo e mare,
acqua fresca di sorgente,
il mio sole nascente.
Amore.
Avevi occhi
come stelle risplendenti,
stelle
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Tremando guardo il colle,
non posso più violarlo,
fin nei sogni vado a cercarlo:
come un faro, come luce.
La pace ora costruisco
dicendomi ancor bugie,
lascio strade che erano mie
e mi avvento come tutti.
Lassù seminano ancora
più vicino alle
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È difficile ritrovarsi
in ciò che siamo
tempo che non ritornerà.
Ora la luna imbianca la notte
nei suoi silenziosi canti d’amore
è luce in cerca di noi.
Soffia il vento
gelido rumore di ricordi
solo l’illusione sussurra
ci vediamo domani
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Se non c’è il filo mancherà il contatto
che illumina la mente assieme al cuore
e senza luce sarai sordo al tatto
nel decantar la vita e il suo valore.
Se non c’è orecchio non avrai l’afflato
che tinge di armoniosità il vissuto
e cieco e muto solo
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| La pur feroce critica
quando proviene dai consumatori
è stimolante,
irritante è se invece arriva da censori
e non puri di cuore;
è certamente
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| Non so se tu lo sai che io lo so
che adesso fuori nevica.
E ti sento ancora
nelle poche parole del tuo ultimo abbraccio
quando il tuo sguardo era il mio da lontano.
Ora che sei nel ritmo cadenzato
di una stagione che passa silenziosa.
Nel
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| Ancor s’attarda oggi a partire
il pettirosso a volar lontano
verso altri lidi ignoti lo guardo
mentre saltella gioioso su un ramo
del nespolo innevato e mi domando
perché questo indugiare suo strano
forse questo mutar del tempo dal freddo
al
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| Che tristezza passare per quella porta
e non trovare la solita accoglienza
in un giorno che risplende d’amore
seppur in un periodo da brividi
vuoto che ferisce
dopo anni di vizi
vera randellata
assenza che colpisce
in uno scrigno
dove
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| “Il matrimonio è stato già deciso:
il dieci agosto, in gondola a Venezia
- espose Giulia, in tono assai deciso -
e questa
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T’osservo dall’alto
mi par volare
Tu viso assorto
sogni Amore!
Effondi ardore
all’unisono istante,
ti senti sola
distesa inebriante.
Gambe candide
Angelo da baciar
stelle vivide
occhi per amar!
Troppo bella e sola
ad ascoltar tuo
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Se qualche volta
ho parlato troppo
mi devi perdonare
in queste sere
Di luna acida
il vento non sa
di essere troppo freddo
per amare il cielo
E anch’io non ho
che queste nuvole
da accarezzare
prima di andare via
Verso una terra
troppo
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Cara/o Elena Poldan,
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