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Coglieva ciclamini
per la sua maestra,
s’ illuminava il viso
quando li prendeva in mano,
nell’infanzia
a primavera
tra farfalle e grilli
i bimbi
osservano le
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Io ti luogo
e tu diventi terra
e poi mare infinito.
Pietra di fiume granitico
e tempesta che trascina.
Io ti luogo
e volo nell’isola lontana
riconosco spiagge e tempo
menti e mani.
Diventi muschio e foglie
di montagna incantata
e paesaggio
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È l’alba di un nuovo giorno
ancora fiori secchi da raccogliere
ma germogli vivi ci aspettano
ancorati alla speranza
di giorni belli, algidi di primavere.
Ancor non è giunto il tempo
di raccogliere primule
ma tornerà quell’ora
che mi designò
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Non cercare il cielo quando la nebbia
chiude le stelle nel suo ovattato respiro .
Tutto si nasconde alla vita
ombre nei cuori
noi dove andiamo se siamo
indivisibili respiri senza pace .
Poi tutto si tinge d’amore
il sapore della vita
illumina
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Marzo se sceta ‘mbraccio a ‘na canzona
miez’ all’addore aspre d’e limune
e ‘stu ciardino ‘nfuso ‘e primmavera
chiagne ricorrde ca nun fanno sera.
Ce sta n’auciello cantanne ‘nzeriuso
mmiez’’e fronne d’arancio a vaniglia
sta aspettanno ca nascene
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Dio non esiste
l’ho visto negli occhi
dei bambini lasciati
a morire nel mare
Dio non c’è più
l’ho capito quando
è morto mio padre
abbandonato in una stanza
E non ditemi dell’amore
e delle sacre scritture
sono solo bugie scritte
da un cielo
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| Che bello!.
All’orizzonte
dove il cielo
sembra congiungersi
col mare,
limpido, calmo,
azzurro, profondo,
...finisce tutto,
almeno così sembra.
E’ una linea retta
fra il blu del mare
e l’azzurro del cielo
e lì si ferma stamani
il mio
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| Questa primavera sarà la più bella
delle nostre stagioni- sarà come giungere
da pianeti distanti dove non sbocciano
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| Solo pensieri sfuocati
in questo mondo di rapaci,
raggiunger l’alte vette
oltre spazi celesti e corpi luminosi,
sempre
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| Senza stelle è la notte,
il buio ci accompagna,
i tanti baci non illuminano
il nostro lento passo,
ma i tuoi occhi, sono
una sconosciuta luce,
mi sento felice,
tenendoti stretta
e passo dopo passo
sicuro, cammino
e lontano vedo
la tua casa,
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Questa sera
faccio pace coi tuoi occhi
fermo il tempo
di ogni parola stanca
sillabo ogni dolore
affiorato alle mie labbra
Nell’ istante che mi guarda
e poi mi sfugge
ritrovo le tue mani
che mi spostano lontano
Lontano dai tuoi silenzi
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| Riprendo a scrivere,
per riprendere a vivere.
Tra le mani un gomitolo srotolato,
orli scuciti
di giorni che passano lenti.
Non so guardarmi dentro.
Non so recitare preghiere
per sentirmi parte del mondo.
Al di là non vedo se non strade
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Adesso, sto nel buio di occhi frantumati
dall’accecante abbaglio d’una luna piena,
quando capita il giorno che diventa sera
e vorrei urlare, come urla il vento di bufera.
L’assenza d’ogni forma di compostezza
mi sparpaglia nell’aria, preda d’un buco
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È distratto questo sole
che inoltrata primavera non scalda.
L’esempio di tanta latitanza
sa di vaghezze diluite
nell’onerosa lotta del quotidiano
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Dal nulla, dove tutto è vento e spettro,
nel buio che ricopre il fondo abisso,
informe e vuoto, dove aleggia Dio,
che accoglie in sé l’Eterno,...
s’accende una scintilla
e romba un forte tuono
e dove prima c’era oscurità,
compaiono le stelle
e
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Ed io che sono il merlo della sera
sconvolgo la tempesta del non fare
nel noto labirinto del latrare
tentando inutilmente la maniera
di accendere la vecchia tiritera
che vuole solamente addizionare
il misero cadeau fallimentare
sul banco
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L’aia è sparita ma il mulino povero
rude mostra alla vista le sue da tempo
sofferenze che ferma la rugginosa ruota
semidistrutte pale il tetto scoperchiato
più le rondini un dì compagne lì vi fanno
il nido le macine non più lucenti di verde
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PENSIERI IN LIBERTA`
e, io vivo, si io vivo,
a volte grido, per non parlare,
a volte amo, per non morire,
a volte scrivo, per non sentirmi solo, e
si vivo, io vivo,
a volte non so perche`,
a volte non so per chi,
a volte non so per cosa,
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Non fu tua madre
ma t’osservava come Lei
suoi occhi clessidre
svuotate mai!
Donna senza tempo
fior di carezza
v’ha accolto suo campo
seminando certezza.
Insegnante per missione
d’ogni bimbo s’è nutrita
or lacrima vostro Cuore
improvvisa
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Io e lei, al ristorante
soli, al lume di candela,
una magica atmosfera
nel silenzio della sera.
La fissavo e mi fissava,
sguardi languidi d’intesa,
in quel clima di calore
era nato il nostro amore.
Ho una donna affascinante,
avveduta,
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Più ti guardo e più mi rendo conto
del salto che hai fatto da quando
relegata tra quattro mura
rannicchiata come un riccio
niente lasciavi intravedere
di quanto nel cuore pulsava
eccezione fatta di quella passione
che tanto ha commissionato
onde
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Tu mi ricordi
la pioggia grigia
di novembre
quando le foglie
cadono da sole
con un silenzio
inciso nella terra
e il sole non sa
che sarà l’ultimo
tramonto del cielo
tra le nuvole rosse
del nostro amore.
Tu piangi solo
lamenti di
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Che ho gli occhi verdi, so
e che continuano a scrosciare i pollini
in questo caldo e calmo Venerdì di Febbraio, senza venti.
E che l’Eternità non si misura su meridiani di versi:
ma tu lo sai dell’ombra dei mirti nei pleniluni immensi,
dei lenti
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Lia |
26/02/2021 20:50 | 762 |
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Ha dato tutto il suo amore
ed ora è sazio il mio cuore,
all’alba cerca il sole,
al tramonto vuole un letto,
profumato, caldo e colorato,
figlio del tanto amore
che ha donato e ricevuto.
Di notte aspetta le stelle,
a loro racconta la mia vita:
una
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Non rimanere qui
tra le periferie di uno sguardo .
Anche se la notte è buia
non servono le parole
c‘è un domani più importante
è la voglia di vivere .
Tu stringiti a chi
vive in una emozione
libera tutto l’amore che hai.
Apri il tuo
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Il tuo sorriso è un fiocco di neve
sorriso infinito che non ha fretta dell’amore,
prende ogni cosa, la fa sua
è solo tuo questo sorriso
è come un seme sotto la neve,
è come un sogno, un sorriso impossibile
per il mio cuore.
Nel tuo sorriso c’è
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Da sfuggente lava a ferma pietra,
mutabilità immutata
regalata all’attenta lettura dei secoli.
Al lume fioco del futuro
speriamo,
colla somma delle
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Quelle impronte sulla sabbia
mi dicono di te
dei tuoi instancabili
valichi tra cielo e mare.
La rena e la neve
nulla possono celare
e sui granelli scomposti
tanto tempo rimane
impigliato tra suola e fondo.
Nei giorni bagnati di lacrime
le
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| Si fugge dai silenzi
come dagli specchi
dai nostri occhi
fuggiamo
temiamo la vertigine
la mano che ci conosce
mostriamo
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Strappati alla vita, all’amore alla gloria,
anime cosparse di polvere da sparo,
due gocce d’acqua cadute nel vuoto,
drappo Italiano a coprir le bare.
Uomo, marito e padre,
cuore umano d’amor esemplare,
avvinto dalla vita fin divenir eroe di
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È una strana compagna
che vaga nel deserto
si ferma tra le dune
rende depresso il cuor.
La luce che sparisce
fa allontanare il vento
si spengono le stelle
tutto s’oscura ognor.
Come una scia cattiva
tempesta nelle mani
non ci sarà più l’alba
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E poi arriva il dissidente.
Quello che non crede.
Quello che Il virus
possa contagiare non ritiene.
Quello che se ne frega
se l’altro per natura
non sta bene,
ché le sue fragilità
non gli consentono di vivere
una vita spensierata e
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Il mio non luogo
è il taglio dello spazio
sale cemento e boschi
il tuo pensiero li scavalca
mi cerca e si riflette nelle
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Poesia immolata
nettare di gioia e pace.
Donna costola dell’uomo
sacramento di vita
e morte
Innovatrice del genere umano
Fiorisce dal seme
prospera la vita.
Un tonfo al cuore
inverdisce l’amore.
Prova imperniata
di dolore
Ti dona il
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Una bella tua fotografia colorata
lì tu seduto nel giardino sorridente
il glicine ancor non mostra i suoi
colori che ricordo vivi e ben fissati
in un tuo quadro or ben guardando
quel sorriso mi domando quali fosser
in quel momento i pensier tuoi:
i
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Com’è difficile rimanere attaccati a questa terra
quando tutto se ne va nel verso sbagliato
ci vuole tanta pazienza e perseveranza
onde non prendere decisioni drastiche
ogni suppellettile sembra essere lì
per il tiro a segno
mezzo di sfogo che non
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“Antonio, son venuta a chieder scusa,
perdonami pel male che t’ho fatto,
è stata una tremenda infatuazione,
quell’uomo
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| Fischiava come vento
tra fronde ondeggianti,
pareva un lugubre lamento,
sorgeva sul far della sera
e saliva la notte come un ululato.
S’espandeva dintorno
e moriva sul fare del giorno,
placato da un’alba di luce rosata
apriva la mente e
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Uno accanto all’altro
come in vita,
come in trincea...
un ultimo abbraccio
a due anime sole
sconosciuti fin quando
un
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Astro effonde prenunzio
l’ho sentito sospirar
nel fragor del silenzio
d’una notte lunar!
Proferir cosa vorrà
- son pronto ad ascoltar -
nulla forse sfuggirà
inebriante chiaror?
Selene ove sei
retro coltre a rischiarar
or sfuggi agli dei
sai
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| Non preparate le valigie ai figli
come fecero i padri e ancora prima i nonni.
Se partono
difficilmente potranno tornare:
è poco il tempo
e le voglie scarseggiano...
negli agi poi
si scordano il sentiero del ritorno.
Se ritornassero
troverebbero
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Rugiada negli occhi
carezzevole alchimia
suadenti rintocchi
soave empatia!
Or più ieri
urge poesia
ove sgretolar valori
d’un mondo ipocrisia!
Autenticità assoluta
nell’infonder emozioni
peculiar via con fuga
da mille frustrazioni?
Proferisci
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Nella bramosia di fare incetta
depose frutta aciniforme
in vaso d’ossidiana, scalpellato,
da inesperte mani
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Percorro al buio questa selva in me
dove mi perdo senza ragione
nella notte della notte, ch’è la vita mia.
Mi accompagno
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L’amor che tra le gioie insorge
nel centro del grazioso spirto rimane
insieme alle musiche del nostro fremere.
Nel cuor le note intendo
tra i nuovi tocchi di sospiri e labbra
che si muovono attraenti nel lustro letto.
Il miracolo
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Ti ricordi la prima volta...
Cullati dentro l’incoscienza di mille dilemmi,
ci siamo scambiati l’odore della nostra pelle,
non c’era una canzone,
eravamo strumenti stonati in cerca di calore.
Un filo invisibile annodò il tempo,
legando la fine
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Il gioco fantasioso con le ombre nel buio della notte
l’incontro sensuale delizioso fra penna e pennello
appuntamento
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Nel mio cielo sereno tu mamma eri il mio sole
stella lucente d’amore,
scia di dolore m’ avvolse quel triste giorno
quando dal mio cielo andasti via,
che tristezza infinita!
Mi persi a guardare il cielo scuro
senza te vita mia,
Scia di stella
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Isola lussureggiante ed umida
la tua accoglienza a metà del mio viaggio.
Inganno in lievità sulle tue sabbie calde
l’elucubrare sommerso delle
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Questo senso del freddo e la mia voce
hanno il suono delle foglie morte
Cerco le vene sotto pelle
per ascoltare le pulsazioni del cuore.
I rumori si perdono altrove.
Ogni attimo può allontanarmi dal mondo
e in quell’attimo mi accorgo
di non
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Bendato, fino alle ossa,
uno scricchiolio risuona
antico di melliflua giovinezza,
incolore miniatura afona,
un simulacro di coscienza...
Qual sostanza distillare,
nel rudere bislacco
d’animo pieno infervorare
uno straccio di sacco,
di pula e
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| Che io ricordi non li avevo notati
il sole, abbagli, i gialli che sprigiona
l’isola verso l’acqua a me vicino
il volo
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| Millefoglie di baci
e una domanda alla tua bocca.
Sai del tempo che raccontano le stelle?
Le parole che mandano
sono
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Jim27 |
22/07/2020 23:04 | 2288 |
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| Farina di granturco grezza
più cicoria di fresco triturata
per le starnazzanti oche ecco
il lor pastone dal pollaio un primo
coccodè poi un secondo e un terzo
una mano raccoglie nel pollaio
bianche uova al tatto ancora calde
nella stalla le
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Di sogno in sogno...
Diamanti,
grappoli di firmamento.
Ombre, luci avvolte di pianto.
Sbirciano spazi di sereno,
nell’iride, sul volto.
Gocce di smeraldo, schegge di ametista,
cristalli taglienti, lame sottili,
scavano ferite
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Non vuoi dare noia
non vuoi che niente s’inceppi
ed è così che dovrebbe essere
guai mettere bocca negli affari altrui
vorrebbe dire fare qualcosa d’irrimediabile
tenere alto il proprio pensiero
è quanto sin da piccoli hanno insegnato
prendere
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“Affittasi due stanze per studenti”,
il solito cartello sul portone
ed un via- vai di giovani clienti ...
da sempre in
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Volano i giorni dimenticati in uno sguardo
i nostri passi sinceri restano
a cosa serve ricordare l’impossibile
se alla vita mancano i sogni
quando all’imbrunire siamo soli in una canzone
e l’amore ci porta in quel dolore che non va via.
Bella la
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Ora sei cenere
fra le mie dita stanche
e vento di nuvola
quando il sole muore
e diviene sera
nel tempo di un battito
da dimenticare
prima che sia tardi.
Ora sei terra
sparsa sui giorni
che mi restano ancora
per pregare lune
e non ho che
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Questo tempo
ha stravolto il nostro tempo
annientando cuori e anime.
Restami accanto Amore di una vita
ad accarezzare spalle quasi curve
ché la forza dell’ultima tempesta
ha oramai stinto tutti i colori.
Si, tu restami accanto
e sii ancora e
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334183 poesie trovate. In questa pagina dal n° 12601 al n° 12660.
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