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Le 16 poesie pubblicate il giorno 14/11/2021 sull'argomento "Comicita'"
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All’erta di occhi e labbra, stiamo
- hanno detto - che se ne andrà la slargata Terra
per cieche tempie, in precipizi d’atmosfera.
Qui era il bosco dove entrava la sera, qui
il riso d’api e di uccelli senza voliera.
E, nell’accadersi di petali, sapore
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Lia |
14/11/2021 19:07 | 499 |
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Quante volte
ho pregato il cielo
di darmi il tempo
per amare una luna
e quante volte
il nero delle notti
mi ha avvolto
in un velo di buio.
Quante volte
ho gridato al vento
il mio dolore
e solo la pioggia
mi ha risposto
con il
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-Lucidalabbra sul finestrino-
Uno specchio di silenzio,
uno sparo sulla porta.
Il mondo trema
- ma non ce ne accorgiamo -
dal freddo dell’essere,
dal ghiaccio dell’ipocondria,
dal marcio, dall’amore.
È seduto a cavalcioni, uno
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Domani andremo a largo,
dove il mare non cerca confini e la notte
ondeggia nel silenzio.
Perderemo la rotta tra le barche che si cullano
nei ricami di filigrane d’oro
disegnate al congedo del sole.
Domani andremo a largo,
dove la quiete che ti
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Sembra laceramento di carne
strappata dal suo corpo vivo
perché non percepisce alcun dolore
pur non riuscendo a sentire altro.
Così, come un vissuto incompleto
e munito di sole difese ancestrali,
corre a brandelli fino a trascinarsi
sull’ultima
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Quando sarò riuscita ad invecchiare
senza aver ancor dimenticato il mio tempo insieme a te,
saprò,
che quei nostri anni
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C’è stato un inverno arrivato all’improvviso
che ha gelato anche le parole,
ed io tremavo dentro un freddo
che non mi faceva respirare.
Notti senza sogni da sognare,
mattini senza risveglio,
occhi spenti che tessevano l’addio,
anime inzuppate
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In questo cielo terso,
in quest’angolo d’ universo
dove volano i miei pensieri,
quelli di oggi, quelli di ieri.
Una folata di vento
li fa danzare nel manto azzurro,
Tanti belvederi, leggeri misteri,
molti sentieri.
Tornano a galleggiare
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Sento dei passi dietro di me
mentre mi logoro nei perchè,
non appare quella stella che mi portava fortuna
il cielo è scuro
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Quando le budella
Dell’universo
Ti si ritorcono contro
Non esitare
È come quel filo di brezza
Mattutina
Che accompagna
Un volo senza ritorno.
Quel click
Impronosticabile
Che impone l’esser Formica
In fronte al gigante.
Non siamo
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Come l’autunno ha steso
Il suo ultimo tappeto di foglie brunite,
il vento furente ha scompigliato
le chiome sparute
e i nudi fusti attendono tremanti
le percosse della grandine,
così resto, Padre,
come l’ultimo ramo alto di questo olmo,
che la
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Amo la mia città
come si ama una donna
un amico, la madre, una puttana.
Amo la mia città
anche se sta cadendo a pezzi
anche se è sudicia, ingrata
amo le sue storture
i suoi difetti
amo i paradossi
i suoi dialetti.
Amo la mia città
lo
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Metto in vendita mia suocera,
è una vecchia paralitica
dal carattere scorbutico,
è loquace ed antipatica,
ed è grossa
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Quanto può fare un’ora di tempo in più
onde cambiare la vita
non da tutti è compreso
riuscire ad estirpare ogni secondo
inconsapevolmente realizza
a gestire quanto necessario
affinché il dopo non debba pentirsi
seppure con qualche opzione
alla
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| Di quell’immenso niente
rotolato sui nostri giorni
ricordo solo sillabe fuggenti
celate in paludosi passi
temerari
anche
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Intercalai un verso
ad ogni impressione
pur con evo avverso
anelata emozione!
Di poesia che rimarrà
- dimmi Tu adesso -
ove non schiuderà
eterno concesso?
Gitano solitario
t’attenderò al tramonto
sognando su arenario
ovunque Te nel mondo.
E se
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