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Le 37 poesie pubblicate il giorno 28/01/2018
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Mi dipingevi il cielo ed io volavo
con la freschezza della primavera
che in me prendeva forma e che cullavo
nel cuore della mano tua sincera.
Mi regalavi il tempo che adoravo
con la preziosità di una preghiera
nell’acque benedette del tuo
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Avevano un difetto di pronuncia
gli occhi che mentivano nel riso: in tondo
ti ballavano i nasturzi e ai polsi perline insolenti.
La gola s’occludeva alle rose e l’Io s’interrompeva
in un lento clangore d’ombre:
che in alto, i voli, facciano
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Lia |
28/01/2018 21:21| 1075| |
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La mia prima rosa
è sbocciata a febbraio
quando l’inverno
diventa meno gelido
e i teneri germogli
spuntano dalla terra
come carezze
dettate da ombre nuove
Il mio ultimo petalo
cadrà in autunno
mentre la nebbia
avvolge gli alberi
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Quand’ero giusto appena un ragazzino
rivolta verso i prati de’ la Rocca,
co’ le mani a imbuto su’ la bocca,
mi’ madre me
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Di fili spinati
piena è la Terra,
di croci
di urla
di guerra.
Umane essenze
incatenate in corpi
senza volto,
dilaniate dall’ eccidio:
massacro silente
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Il fazzoletto
è pieno di nodi,
che avevo sciolto
per dimenticare.
Ma ritornano imponenti e forti
come una nave in balia delle onde,
come quel ricordo,
si
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| Un tuffo nel passato
è come spingersi fra le onde.
Pensieri,
impegnati nel rincorrersi,
rotolano
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| Vorrei essere un’isola
distesa su quattro articolazioni laviche
discendente dall’esplosione d’un polmone
d’una milza (per
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| Fosti
bizzarro scorrere,
Fiore.
Lottavi
per la Verità, ma nessun
ti credette.
Fosti
pioggia,
brina,
vento,
mare,
e neve.
Quando giunse
entro te
la Neve, era Primavera.
Correvan gli anni, ma tu
avevi chiesto di sapere
se cio’ che
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| Indietro, ancora sembra un inserto di verde
(credo) la forza della materia perenne
che muta sotto la pelle, gioca
al
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Sono carezze di vernice
spugnata
sulle pareti del cuore.
Vermiglia e muta la parola
incrostata emozione
sulla bocca
di ventaglio stinto.
Perdo il tuo profumo
in uno spruzzo
di luna storta
per ritrovarti
all’alba delle mie
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si fa largo fra nebbie e nubi nere
un timido raggio di luce
mentre stordita
tra frantumi d’una vita estinta
annichilita da spettri divenuti giganti
e battaglie contro ansie risvegliate
riemergo barcollante
ampio e splendente è l’orizzonte
ma
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Corpi...
spoglie disegnate dentro
senza nome sono morti
senza messa e senza musica,
senza loculo che la polvere ed il fango.
Domani piangeranno
donne anzitempo invecchiate
come piccole lumache
nella frescura della sera.
Ferri
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Quanto tempo
resta un bacio
incollato sulla pelle,
quanta distanza corre
tra la curva dei sensi
ed il rettilineo
dell’addio,
quanta voglia insaziabile
racchiudono le mani di due amanti,
quante ore restiamo lì
ad osservare la nostra vita
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anche gli occhi più stanchi
hanno in tasca dei sogni,
porto sempre dei guanti
per sfiorare i tuoi sguardi
la pazienza
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Volo di magia
fra gli occhi del destino.
Vivida gemma sbocciata
sosti sulle mie primavere
senza farmi sentire
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| Ti scrivo
dopo anni d’attesa
che il cuore ristagna
dentro una nube.
Ti scrivo
con note stonate
che risalgono fili d’erba
tra i rami di acuti silenzi.
Ti scrivo
per non lasciarci più
e abbeverarmi di te,
ogni attimo che fugge via.
Ti
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| Se vedessi chi ero
non saprei chi sono
dietro di me il vuoto
per celarmi a me stesso
come nave senza nocchiero
seguo la corrente del tempo
bugiardo e rinnegato
comunista e conformista
fascista e opportunista
son adesso diventato
chi osa più
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E i giorni si rincorrono
offrono il fianco a sogni sbiaditi e respiri stanchi
muovono la memoria in tortuosi
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E’ l’ombra del passato
coi suoi trascorsi neri in copertina
che candida regina
si affida ai miei ricordi da giornale.
Più lesta col mandato
si adegua ai suoi bisogni di sensale
nelle memoria astrale
per dare senso e forza alla tossina
che
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Non voltarti
se mi ami...
gli spigoli del cuore
il mio petto squassano.
Cammino inciampando
sull’impervio ciottolato
con il respiro più affannato
ad ogni passo.
Se mi ami
non voltarti
stringo i pugni
conficco le unghie nel
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Del mio sorriso
fatevi pure una risata e pulitevi la bocca e l’anima
prima di giudicare
spogliatevi davanti a voi stessi
da pregiudizi, maligni vizi e provate
a mettere le mie scarpe, i miei vestiti, le mie rughe
accessori d’anima e corpo
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| Ero un uomo
sono diventato un numero
tra altri numeri.
Ore dilatate
trascorse nei campi.
A sera
per i più fortunati
una doccia a secco
con quell’odore forte
a dare il sonno forzato.
Il soffio del vento
a farmi compagnia
spazza via le
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Ti porterò una rosa bianca
del colore della neve.
Una lacrima silente dal tocco lieve
ti dirà quanto il tuo abbraccio mi manca.
Ti porterò una rosa
la più bella del mio giardino.
Ogni petalo diverrà un ricordo
che mi parlerà di te
nella
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| Io qui a temere ogni cosa
tu lì a darle il giusto valore;
la notte è ancora lunga
per chi non sa aspettare,
quando per
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| dirla "potenziale" questa mente
fin quando non sarà espansa
e unificata nella primaria
origine
di sogni e di pene
-scritte su cieli di carta-
e di effimere gioie
come la felicità che sempre sfugge
lei si nutre
abbeverando del sangue
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| Nella pienezza del ventre
udivo l’essenza dell’amore,
custode dell’innocenza,
fortezza dall’insidie del
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| Timida fai capolino
fra le nubi e la pioggia,
giocando a nascondino
con le solite stelle,
lentamente poi t’affacci
appoggiata
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| Bianche pagine
al profondo
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A volte
riesci a interpretare
il silenzio che infrange
la mia solitudine.
Sei più preziosa
dell’oro che germoglia
negli occhi di un bambino.
Sei limpida come la luce
che percorre il tuo sorriso.
Quando non mi confondi
con le ombre che
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37 poesie pubblicate nel giorno 28/01/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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