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Le 40 poesie pubblicate il giorno 27/10/2017
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| Tu sai che il tempo è un pavido destriero
che corre nei suoi giorni mai sincero
e che la terra dona spine e fiori
a questo corpo frutto di dolori.
Tu sai che il cielo più non guarda in basso
che nuvole e tempeste danno il passo
al vento che
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| Cadono gelsomini
come neve sotto il sole d’agosto
Candide stelle
anomale nel vento
Imbiancano il giardino
intenso è il
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| Ricordo ancora
quand’ero bambino
con la palla giocavo
nel mio giardino.
Partì all’improvviso
un tiro potente,
una rosa colpii
tempo di un niente.
Tutti i suoi petali
caddero a terra,
il bel giardino
sembrava in guerra.
Tutto
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Ogni giorno ed ogni ora
la terra d’odio si colora.
Il rosso sangue dell’umano
corre come materia di vulcano.
Di nascere la pace
Non sembra essere capace,
eppur la fratellanza
è da duemila anni in questa stanza.
Vien fuori lo sgomento
di
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Accade di sentirti
Mite assenza dell’aria
Odore di
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Forse già presagivi una tragica e precoce fine
nel fischio improvviso e squillante del treno
che all’alba partiva dal binario con inquietudine,
senza il conforto di un ultimo abbraccio
né il tempo per poche parole.
Colsi malinconia e la notte del
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I campi perduti del male
dove il sole esita
la morte della stagione
e attende un ricordo di nebbia
Sentieri smarriti
che i passi non seguono
per timore delle ombre
abbandonate dagli antichi dei
I silenzi di luna nera
verso sera
quando non
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Umide gocce
abbandonano foglie
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E’ dalla porta di servizio che entro
puntando lo sguardo
verso quel punto
dove l’incanto è un appunto al consueto
e,
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Innumerevoli creature dintorno...
nel conto - che sfugge e non torna- dei social
candidate ad abbracci virtuali e saluti
elette al potere di condivisioni – segreti per modo di dire...
semplici sfoghi parole in aria lanciate come confetti
o
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Tolti i tacchi
strappati i capelli
sprangate le imposte
dimenticato il giorno
col suo caldo raggio
cancellate le labbra
e poi le ciglia
denudata di pizzi e orpelli
indossata una tunica stanca
ruvida compagna d’invisibile insonnia
scivolando
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Before me and behind me
lightning from the glances
in the eyes of others
I am the creator of the impossible
if they buy
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Se solo tu potessi vedere
quel che ho scorto nel fondo,
nei tuoi occhi,
non basterebbe il mare
a contenere tutte le lacrime.
Un bagaglio, sporco e zeppo
di ferite e sogni frantumati
e accatastati alla rinfusa.
Dove ero io quando
il tuo sole
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Sinistro e beffardo
il fruscio del vento
che sbatte sui rami scheletrici.
Filtra tremante la luce lunare
attraverso il fogliame annerito
dalle tenebre oscure.
Un incubo reale,
da cui nessuno mi può salvare;
prigioniero nel bosco infernale,
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Stasera al cimitero s’è concluso
un altro funerale ed il defunto
ne la cappella propria è stato chiuso
con le corone sparse in ogni punto.
...In piena notte il tam- tam dei morti,
di salma in salma, è corso ad informare
l’arrivo, con suggerimenti
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Nel mio tacito esistere,
tra gioie e dolori, urla,
di vecchi e nuovi mostri,
i miei pazzeschi versi,
mi fanno coraggio
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Il tuono chiuso
lo sento dentro
nel tempo.
Orologio ticchetta
sono io la tua bacchetta
la tua nobile lancetta.
Assapora la mia magia
in questo concerto di fantasia
battiamo insieme questa via.
Corriamo nell’oblio
del nostro
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| Verdi colline che guardo da lontano
dalla mia finestra chiusa, per il freddo
ancora è presto per l’inverno
ma un brivido mi scorre piano piano
Soffia l’aria dal "Gigante Addormentato"
sempre fredda nell’autunno, e vedo
mille foglie dorate chiare e
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| Nel castello del silenzio
da sempre, per sempre
tra le antiche guglie gotiche
vaga silenzioso
il tuo eterno premio
volteggia
tra i saloni vuoti
furtivo come un’ombra
si dimena assorto
tra gli antichi candelabri
lontano
tra le stanze
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| L’Ottobre ci dà gli ultimi tepori
che assai ben poco dureranno ancora
perché Novembre incombe con le nubi
nere nel cielo e freddo ci promette.
Sbiadiranno il gran verde le colline
e l’atmosfera assumerà tristezza
nei giorni stanchi quasi a far
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| Eri ancor giovinetta
così bella e graziosa
quando svelta passavi
e odoravi di rosa:
il tuo sguardo posavi
su adolescenti
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| Ho dovuto scegliere
fra la mia coscienza
ed i tuoi occhi,
ora le mie parole
sono solo fiumi storti.
In balia della speranza,
sincera e vana
mi sono lasciato cadere.
Cadere come una piuma
o come un masso,
come ciò che mi consuma
o come un
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Pantò |
27/10/2017 17:01| 970 |
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| Attendo che il silenzio mi sorprenda
e taccia il turbinio delle sirene
che cantarono inganni, e le falene
riprendano le danze sulla tenda
al lume fioco dell’ acetilene.
Rivivere le note della sera
quasi fosse canzone mai sbiadita
di cui rimane l’
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Cosa mai nasconderà una zucca
nella notte delle streghe?
Uno scheletro malandato,
uno spirito maleducato,
un fantasmino fluorescente,
una ragnatela avvolgente,
una maschera stregata
o una faccia spaventata.
Cosa mai si nasconderà?
I suoi occhi
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Dolce limpida
acqua
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La tua mano
ramo proteso
nell’universo
spazia il mio corpo
Gemma di carezza
cuore senza pena
Donna
che scivoli di un piano
nell’inventario scoordinato
di un giorno guardato all’indietro
ascolta il vento
ricuci strappi di promessa
il tuo
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Questo tramonto profuma di madre
di occhi duri e scarni
di mani pallide
di labbra senza più sole.
Il grigio dei solchi
strappato alle guance
diventa ancora pensiero.
Lo sguardo si stringe
e vola sul cuore
stanco e perdente
a volte tace
le
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Nell’Ottocento, quando ancora usava
combinare svariati matrimoni,
c’era un brav’uomo solo che cercava
in qualche donna pregi alquanto buoni.
Si rivolse a un sensale (ben lucrava
quell’individuo con cotal lavoro),
per veder se per caso si
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Dice di te
la luce
cade
nel momento propizio al tuo tempo.
Sei
il premio su tutte le sere
il mormorio cinguettante
sui sorrisi del sole.
Svelta estate sulle pareti di casa
e fiori aurore
dettate agli abbracci
con le mani nel
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Finisce dov’era cominciato il viaggio,
si ritira la luce, scatta
un altro scenario.
Ecco la fabbrica dei cuori arrugginiti
lo scandalo confezionato dal demiurgo
impostore, il rivoluzionario crasso
che spia le evoluzioni: e l’uso dei cappelli
le
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40 poesie pubblicate nel giorno 27/10/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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