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Le 57 poesie pubblicate il giorno 23/02/2017
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Morde il mio inchiostro
un sentimento di vuoto abbandono.
E ad esso mi affido
ceppo secco
rigettato alla riva dal mare
nel suo eterno andirivieni
inerte
nell'attesa che un'onda
più forte e potente
indifferente
lo risucchi di nuovo
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| Tante volte
son tornato
e sui miei passi
ho lavorato
nell'impronta
di un divenire incerto...
e poi
non ci ho capito molto
per ignoranza
o per pigrizia
oltre ho viaggiato...
ma continuo nel sognare
e mi ripeto di sorridere
e mai coprire
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Capita che a volte la vita tua diventi lago
e le ciglia di sopra e di sotto tra loro si attacchino.
Capita che il tuo o il mio pensare porti altrove
e la nostra sofferenza ci chiami per nome.
Capita che te ne esca da te stesso
per rifugiarti nella
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Quando dalle mie affusolate dita,
scivolerai
come libero vento
su acuminate vette,
navigherò
tra spaventose crepe
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Il grido dell'onda si è placato,
il mare è tranquillo.
La quiete è qualcosa che
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Oltre gli arcani silenzi e le corolle di parole,
oltre gli sguardi devoti e le carezze fugaci,
oltre il tuo lieto sorriso su labbra di corallo,
spesso esitante approdo
alla celeste immensità dell’animo tuo
percorrendo i versi delle mie
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Siamo tiepide ombre di un piccolo mondo
celati tra oscuri meandri di villaggi virtuali
illuminati simulacri di orrende
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Era per raccontare
degli alberi i moti invisibili,
degli uomini l’immobile memoria.
Pare, ora che intorno tace il mare,
le radici di entrambi lambiscano
degli
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Schegge d'amore
lasciano tracce indelebili nel cuore,
mentre l'anima si strugge.
È il trionfo dei passati
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| Raccontami del sole e di dove si è nascosto;
qui c’è solo un opprimente grigio
Lubrico invade ogni sentimento,
offusca orizzonti, lascia solo intravedere
l’ ignoranza del male che contagia la vita, degradandola.
Quanti ideali perduti
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| posai il respiro
sulle carnose labbra
di velluto rosso sangue
sognando di averti dentro al cuore
le mani inseguivano
la scollatura profonda
vestita di pizzo color carne
le baciai con ingordigia passione
i seni bianchi morbidi al tatto
si
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| Mani consumate dalla creta
impastano e creano illusioni
sospeso è il tempo nella stanza
illuminata da tenue luce di candela.
E' l'ultima maschera
e finirò di cesellare volti muti
finirò di appendere sui muri
il ghigno amaro
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| Stringe il respiro l’emozione
mentre sorvolo il cielo e volo
in un mondo fatato tutto mio.
La tua immagine,
icona appesa alla parete del cuore
col tuo nome che,
come un’eterna melodia,
riecheggia nell’anima
e accompagna i miei
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Era luogo di frontiera
ingegno e forza del resistere
l’uno e l’altro estremo
in bilico sul vivere
la falla aperta a custodire
sepolti sogni e mancati ritorni
Era provvisorietà gnostica
nel preludio di metamorfosi
e nuova
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| come in un sogno
fermo la tua immagine
tra le ombre
difficile è ora riconoscere
quella dolce carezza
quella lieve lacrima
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| Orecchie senza bocca
lasciano chi dispera senza speranze;
non ho ragione di parlarti
non posso cucire senza ago né
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Ti porto addosso nel mio profumo d'eterno.
Mi respiri l'anima e all'amore s'apre il
monologo che turba la permanenza.
Posso additare la tua essenza in lingue
che penetrano scollature di battiti
e di quel canto uno stelo pulsante mette
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Una luce.
Là in fondo.
Un debole, fioco lumino.
A volte lo vedo,
altre no.
Prima era più intenso,
ora
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| Lo so che sono fragile
e il cielo in alto è assente
nel mio sapermi vittima
di un mondo indifferente
che naviga
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| Caldo il fiume del cuore
Cerco le parole nude
alla sua sorgente
versi
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Sabyr |
23/02/2017 17:44 | 765 |
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| Il mio ascolto dimenticato
nel tram di fine giornata,
spedito era il passo verso
la gola del ponte di sola
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| Ti ho sognato stanotte
eri l'ombra che seguiva
i miei passi
ti ho sognato stanotte
eri nuvola leggera
all'orizzonte
ti fermavi per aspettarmi
sparivi tra gli alberi
sfioravi la luna
scendevi e mi accarezzavi
eri pioggia bollente
dentro di
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Un Mago dispettoso,
decise un bel giorno,
dì levarsi i numeri di torno.
Un mondo
senza minuti, senza ore,
senza tempo,
nella Luna e nel Sole
trovar riferimento.
Problemi
ogni mattino
dall'adulto al bambino,
senza un numero a lor
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Sintonizzati ragazza sulle mie frequenze
sollevami e sollazzami mentre canto il ritornello.
Sei rinata per farmi da
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Tu,
scivoli in me come candidi fiocchi
che delicati e leggeri circondano il cielo,
planando piano mi sfiorano gli occhi
sciogliendo dal cuore il tremore del gelo.
Tu,
che inondi i miei sensi di versi e magia
cullando la mente d'un solo
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Se mai tornerà una dittatura
e i tempi le vanno incontro
deportazione spaziale per gli oppositori
ai pianeti dell'Acquario scoperti.
Un razzo o due per imbarcarli
e quarant'anni luce di viaggio
così da non infastidire il
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| Cristalli illuminati
nel bianco di un rifugio
al tramonto
tra riflessi di canto
volati all'infinito
dalle curve di un abbraccio.
Ancora lo vedo
dai giardini di Ravello
passeggiare in quelle stanze
nell'ultimo respiro
di un piano senza
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| Se non avessi camminato per mari
e scalato monti,
non sarei vissuto.
Se non avessi ucciso qualche verità
e imbrogliato me stesso,
non sarei qui a guardarmi indietro.
Se non avessi scavato fino in fondo
alla terra senza trovare niente,
non
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Da troppi lunghi giorni
non ti ho più sognato
camminando io, da solo
nelle mie lande oscure
e neppure ti ho baciato
prima di dormire
e tu non sapevi,
non l'hai mai saputo
di quali ormeggi, io venivo
alla tua riva,
di quanti legami
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57 poesie pubblicate nel giorno 23/02/2017. In questa pagina dal n° 4 al n° 33.
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