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Le 53 poesie pubblicate il giorno 22/02/2017
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| Se tu sapessi
che questo mio enorme pensarti
appartiene ai passi
che lasci sulla mia strada
allora...
mi baceresti di baci
che hanno
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| L’amore
non sempre
è innocente.
Talvolta
è magma
incandescente
travolge
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| Là
su quella collina
lo spirito
del nostro respiro
bastava a nutrirci...
erano attimi
dall'amore ambiti
al sotterfugio donati
folli della gioventù
e devoti alla luna...
e nulla più
nella notte
ragioni
tra le
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Sono qui
nel tuo avanzare e nel tuo ritrarti,
nella cadenza del tuo ritmo intenso
e nell'aura di questo
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Sei tu...
ed è intimo di pelle
perlaceo riflesso
per lambir le stelle
pretenzioso nesso
vorresti...
desio ti grava
sull’anelito che sfiati
sputi di lava
di brividi rinati
esplosione...
con tocchi di brace
e dei sensi
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Un porcellino nudo vagava per la campagna
imprecando con la sorte per lui assai taccagna
Tra morsi calci e pugni era alquanto indifeso
con il morale atterra, triste e incompreso
Tra i rovi delle more fece capolino
uno spino allegro sottile e
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La passione irrompe
nel profondo dell'anima
con tutta la sua forza devastante
come un fulmine muto
caduto dal profondo
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L' eroe
si sveglia stanco
la mattina, che la notte
ha ucciso un altro drago.
E il ferro pesa,
ma la spada
gli serve per difesa.
Sotto l'elmo
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Intenerisco per un nonnulla,
dinanzi a ogni manifestazione
di vita rivelata,
divento diretta espressione
del suo plasma,
fluida lacrima che si ricompone.
Sensibil sono
a ogni mutamento che passa
attraverso me,
rafforza l'indole
del debol
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| C'era una volta il Nilo
a Napoli
steso senza sospiro
tra i vicoli.
C'era una volta il Nilo
che i Greci da
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| Cercami, sono li nella fiammella
di quell'umile e semplice lanterna.
Sono qui nella stretta della dita
quando sfugge ogni logica del cuore .
Guardami, lo scenario del tuo giorno
io sono, quando il sole si nasconde
tra le ciglia.
Io non sono nella
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| Invece che briglie
moti, contaminati
dalla luna.
Moti d'acqua,
orchestre.
Non provateci
a sovvertire la natura
dei
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| Vorrei non essere io
e concedermi la parte
che vi si addice,
rivoltare il calzino
della vita e credere
che l'interesse cieco
urti in contraddizione
coi propri desideri.
Vorrei essere specchio
e soddisfare la curiosità
che resta appesa
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Vita serbata
guscio gemme
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allontanato vento foresteriero e malvagio
raccolti i miei pezzi sparsi
composi
in un intreccio di tessere dorate
il Sole
mio perenne amico
che scalda
e spazza via ombre funeste
dall'anima spoglia
stesi i panni infradiciati
dall'umida e
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Stringimi forte
in iato di
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Come ogni mattino
spingo la mia barca nel mare tempestoso
e come fosse tempio del vivere libidinoso
accendo la lampara per farmi strada
seguendo l’amara scia tendenziosa.
Come ogni mattino
getto le mie reti distrattamente
tra escrementi e pesci
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Questo raggio deciso è una lama che taglia
i pensieri e sparpaglia le ombre sui muri
la speranza che appassisce ogni sera
al distacco mi vede corolla che piega
lasciando lo stelo in disparte
Ma è al primo chiarore che insieme con
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| Stilettate al vetriolo
dentro stanze di specchi incompresi
il varco aprono ai mostri
abitatori sconosciuti della
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| La notte racchiude mille pensieri,
ma non dà risposte ai miei problemi;
si fa ammirare dagli stolti
che come me,
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Mi piace il vento dentro il bosco
mi piace il suono sulle foglie
l'odore intenso che mi bagna
come un profumo che sa di campagna.
Così siedo su questo sasso antico
come chi sa quanti altri prima
chi sa se potesse raccontare
quante cose
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Visi innocenti
con lacrime
asciutte
sfinite dal vento
di bieche sentenze
che incalzano colpi
senza indugiare.
Visi
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I miei colli sono verdi e belli,
infrangono i miei dubbi,
di certezze ne hanno tante,
mi nutrono lo spirito.
Il mio sguardo lo fanno suo,
crescono assieme ai miei sospiri,
si vantano di essermi padre,
mi cullano come culla una madre.
Tutti
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Non dolerti delle ferite,
quando queste
ti hanno concesso
di sentirti vivo.
Ammettilo!
Dopo di allora
nulla, era
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| Pensieri
che mutano in parole
Difficile seguirle nell'ombra
di un giorno che cambia.
Un attimo
e sorgerà il sole
e in questa luce nuova
tutto potrà cambiare
anche le paure della notte
e l'infinito correre
di sogni
che non
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| Molta stanchezza,
un po’ di vino rosso,
caduta in letargo.
ti ho sognato.
Di preciso non so
cosa è successo
ma al risveglio
avevo
gli occhi in lacrime
e mi sentivo in colpa
per qualcosa.
Meglio sarebbe stato
restare a te vicino
col capo
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Della mia terra cercherò
gli angoli più belli al mio domani,
sarà come cercare un forziere
in cui racchiude gioielli di storia.
Amo stare qui con il mio patire,
ogni tratto di strada conosce
il volto che liberamente ha
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Dietro ogni tuo velo
sei nuda e senza squame
copriti di silenzi, di alghe amare
e vieni nell'abisso,
nella dimora della conchiglia
che scrive l'anima e si quieta
bacia la tua pelle,
la tenera ombra della luna
ti dice, nel silenzio
dove si
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Poesia,
denominatore comune
di frazioni notturne
in un'equazione
dove l’incognita è espressione di
totale astrazione
tra gli interrogativi della mente,
contrapposto il silenzio dell’anima,
preludio di eternità
-Soluzione:
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Son le parole di lei che ti restan vicine,
quando scende la sera e tutto si ferma,
quando su dei fogli, piano piano ... riaccendi la vita.
Note pazze d'amore di quel violino gitano,
che ti muove la mano senza porti un freno
e tu non pretendi
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53 poesie pubblicate nel giorno 22/02/2017. In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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