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Le 47 poesie pubblicate il giorno 05/05/2016
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Quel che osservo
è la mia Bibbia,
eroi nelle retrovie
in dissolvenza sullo sfondo.
Cartapesta,
primo piano palesato
da un
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Ho artigli di ghiaccio
ed ali di cristallo
per volare nel blu del tuo cielo
tra dune di sabbia ed oceani infiniti
nel viaggio longitudinale
che ti attraversa l'anima.
Ho giorni di sole
e piogge d'inverno
nelle tasche da donarti
ti
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Pensa: l'Ànima tua mai sarà quieta,
e l'ùltimo tuo spìr inghiottirà
la truce Notte del tuo cuor di sangue.
Pensa, mentre tramonti, qui affogando
nell'Ocèäno dei fatàl tuoi morbi:
a che
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Sei
disciolta nell’aria
essenza che sprigiona
un eco d’amore,
“Mamma”
sei amore
ancora in questo tempo
il tuo odore è rimasto sulla mia pelle
il mio dolore si fa poesia
sei amore
con un bacio lambisci la mia vita
la tua anima
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Attimi d’amore mi violentano il cuore
mentre i rintocchi della vita si fanno pesanti
un colpo di vento scompiglia i miei
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Nell'aria immutabile
di sentieri bruti
spigoli affilati nascondono
delitti antichi,
a luci spente
nelle acque più scure
menti di fuoco
ardite,
infilano
sguardi rugginosi, ostili
che dimorano
in abissi d'odio,
in luride
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Intrappolata nelle tentazioni di monotonia
la poesia bambina spinge per cercare dimensione
una spinta di luce
uno stentoreo azzardo di parole;
la fatiscenza della notte plasma i suoi confini letterari
e occhieggia sillabe alla malinconia del
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Fan corona
fili argentei...
al passo del tempo
che accarezza
soffi di vita
M’appari così mamma
tenera e dolce,
allorché il trascorso
gli occhi tuoi ha velato,
di lacrime amare
sul viso segnato...
Mi guardi e ancor
bimba mi rivedi,
per
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Morire, in te morire
sono un albero, e affondo
ho mie radici, nel mare
- nel mare -
Negli occhi dei suoi abissi
sapere, e non sapere
voci saline, e le conchiglie
- conchiglie -
L’ancore, qui mi affondano,
di silenziose rive
fino in fondo, in
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| Nato alla lotta e un dì rude e spietato,
valente e fiero in armi, e risoluto
a dominare il mondo poi deciso
allor che in uniforme, fosco e truce.
Ma giacque sopraffatto dagli eventi;
da Russi sottomesso, e poi redento,
e non più
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| Son stanca, disse un giorno la Cicala,
d'essere ognor chiamata fannullona,
è una sentenza scritta alla carlona
da chi mi vuole male e se la sciala.
Non è neppure vera la credenza
ch'io sia da te venuta quell'inverno
a chiedere
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E si sapesse dicere che sento
scrivesse ciento juorne e ciento notte
e ‘a penna nun sciatasse nu mumento
‘nfaccia a sta vita ca malata sfotte.
E si putesse vevere a chest’acqua
‘o core se ‘mbriacasse ‘e magaria
e maie sta capa se scetasse
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“Qualcuno mi ha rubato il cellulare
e la faccenda adesso è fastidiosa,
perché non posso più
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| Parlarono anche loro,
gli Angeli senza voce,
narrarono il silenzio del nulla,
altri sconosciuti, essenze senza memoria
cantarono canzoni senza senso,
altri ancora come i bambini e le donne
ascoltarono piangendo.
Il Dio della vita si accorse
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Eolo |
05/05/2016 06:26 | 1928 |
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| Madre, culla di violenza.
Mi hai strappato dal tuo seno.
Troppo presto al buio e al freddo.
Atterrito tra
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| Occhi
scintille di fuoco
immersi nelle stelle.
Luce d’argento specchio
dell'anima,
cornice di
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E la tenebra
come un muto vuoto
è ovunque, è onnipresente,
è Dio:
prima dell'essere, esiste
e divaricandosi genera
altri ologrammi,
ennesime chimere.
Dovunque l'occhio peregrini
mai la sua ombra
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47 poesie pubblicate nel giorno 05/05/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 47.
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