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Le 55 poesie pubblicate il giorno 19/01/2015
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Campi assonnati bianchi di brina
nella nebbia infreddolita d’inverno
consumano lacrime tutte loro
attese nelle domande mai risolte
in questo andare per strade ripetute
e spentesi nell’ ultimo respiro
dell’ istante sempre eterno
come se il racconto
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Ti narrerò dell'ora più fragile e sola
tra i rovi d' inquietudine
quando anche la speranza nella tenebra s'invola.
Ti narrerò di un esilio lungo una vita
lambito dalla nostalgia
quando mite l'onda unisce in una sinfonia di
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Sotto i rossi tetti
quando il sole scende
nasce nella sera
il fiore dell'amore
e scalda i nostri cuori
quel bocciolo che si apre
e sale un profumo
a farsi desiderio
io, mi accosto
e non mi sposto
dalle labbra tue di fuoco
e navigo nei
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Ascolto vicissitudini inimmaginabili
che rattristano le anime,
ammirativo di cotanta caparbietà,
del lottare che ti
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| Vieni con me all’Isola Madre,
pugno di terra sull’azzurro frangente
del Verbano, lussuriosa carezza
cullante flora e fauna da paesi lontani
in brada miscellanea ridente
Ginkgo biloba e fagiani,
pappagalli e ibischi, pavoni e azalee
nel giardino
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| Sulla soglia dell’orizzonte
il tramonto s’è addormentato
e sull’arenile regna il silenzio,
anche la risacca ha smesso di sputare
e più non s’ode il mare
né respirano le onde
che pigramente lambiscono la riva.
In questi frangenti;
nel profondo
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| Mi scuote dal compiacimento
di me stessa
e penetra nella mente
nei più reconditi recessi
fino a toccarne il cuore.
Sentinella del confortante buio
nella babele
delle mie emozioni
con lei si disperdono le ombre.
Sfolgora come
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| Si spoglia ad uno ad uno
dei suoi dolci grappoli
la vigna
Autunno s'avvicina
odore di gesti antichi
e di castagne arrosto
fuoco cielo nuvole pioggia
fanno esplodere la luce
Si! era autunno
tesori di succhi
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| T’ebbi a sognare d’immenso
fors’anche prima ch’io esistessi.
Adesso un intenso travaglio
accompagna le notti insonni
del mio sentir per
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| Chissà se così grandi eppure se ne vanno
attratti invece da stelle lontane lontane
Le cose belle- tutte-
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| Coltello, perché incidi il nulla?
Non sai che esso non sanguina?
E' l'ultima speranza che hai,
pazzo poeta
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| Nel mare raggiunge il tesoro,
cristallizzato nell’ azzurro remoto.
Che il cielo ti faccia da sfondo,
il sole ti adorni
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| Febbrile di pianto
come venerando
d’un sacello,
proteso sullo scoglio
di velati pensieri,
narra oppressi
desii.
C’è tutta la quiete
d’un placido mare,
e non vivo più
di plausi, o lodi,
o stomachevoli
dolcezze,
amore
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Scurrinu li uri
u tempu a nuddu talia .
u munnu piglia focu
abbruscia animi e biddizzi
mentri li putenti
si nni stannu a taliari
ddi terri ‘nzuppati di sudura
e sangu dunni scurri nni li mura.
A fidi accalura ddi dulura
'nzuppa lu
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| Sono un gatto,
un gatto nero
vivo all'ingresso di un cimitero
abbandonato tra croci, lapidi e fiori
senza remora alcuna e senza dolori
osservo le notti con un po’ di paura
saltello fra tombe e quattro mura
non ho mai avuto padroni da
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| Un male antico consuma lento il
tuo corpo stanco, felice
di tanta vita e doni gioiosi.
Uno specchio pare il tempo nella sua corsa,
lasciando la sua stretta fredda e sola,
ma nell'ora che l'ombra del dolore rende buia,
brillano come stelle
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| Vestito di lucertola
emanante bagliori
sgusciante sulla terra
sovrastato
da un angusto fardello
taglia con pacifica andatura
l’etere
mescolato alle ciane gocce cadute
ad ammorbidire il suolo natio
Inverno morbido
come un saluto
generato
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| Vuoto
come il giorno senza il tornar della sera,
come la madre che spera
ancora
di avere un figlio in grembo,
a ricordar com'era il sostentarne
l'anima
venduta al cielo
per un pugno di follia.
L'altalenarsi
del viaggiar del sole
con la
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| Andrò via nella notte
non farò rumore.
Addio amori miei
il tempo dato
non è più mio.
Non
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Cristallo verde, blu e turchese, il mare,
col suo incessante, intenso moto ondoso;
spinta dal vento si alza ed è
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Non vedo altra luce
che non sia
un'immagine riflessa
nel buio di questa
tetra vita.
Immagino senza riuscire
a vedere, come se
una cappa di piombo
si fosse fusa oscurandomi
la mente e gli occhi.
Allungo le mani
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Greggi di parole
[gradiente termico di pensieri in folla]
viaggiano in incognito
dimentiche del sacro etimo
con piedi piantati nel fango
[per non disimparare il colore della realtà]
s’allunga la fila dei camaleonti
all’uscio della
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| Lettere tra i pensieri
affamate di gratitudine
in un concerto d'illusioni
le mie fragili certezze
accolgono farfalle senza ali
tra le ali del mondo.
Un fardello di speranze
s’inchina alla memoria
di una grazia d'immagini
che risale la
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| Di già si confonde fra i tralicci.
Una picchiata, una virata,
un inchino e via.
Salutata la vecchia primavera,
di lei-
perduta
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Il profumo del bosco
ha cento minuti contati.
E' l’universo, in cui si scioglie l’estate
e resta il suo lindo sorriso.
Il cuore si lascia cullare,
e gli antichi sapori
sparsi fra le dure brughiere
si fanno come sane preghiere
per le foglie del
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| Quanta gioventù distrugge la guerra...
chi solo nell'età mai adulta
chi nel riflesso di un dolore
mai che riposi
e gettata in uno sbuffo pungente
di polvere da sparo
misto al sangue evapora...
neppure in lontananza
il tempo
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| Leggevamo il nostro libro nudo
negli sguardi che erano uno solo,
mentre la notte delle Esperidi
combaciava con la luce
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Jim27 |
19/01/2015 11:41| 2560 |
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Meglio così in fondo:
distesa e nuda dentro ad una solitudine
senza illusioni, senza fede.
E’ una pietà concreta verso il cuore
un dialogo continuo con le stelle,
spazio immenso di possibilità!
Eccezione costruttiva
attitudine paziente
esercizio
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È finita la salita
adesso viene il difficile.
Potrei sedere,
osservare il panorama
e morire assieme al
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Ritorna ancora o primavera
Cingi di sole gli arbusti secchi
Sazia la terra di zolle brulle
Togli la fame dai nostri occhi.
Colma d'amore l'indifferenza
Dei nostri abbracci cogli l'essenza
Sfamaci il cuore con dolci sorrisi
Che i nostri passi
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55 poesie pubblicate nel giorno 19/01/2015. In questa pagina dal n° 6 al n° 35.
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